Le condizioni meteorologiche avverse continuano a creare disagi in diverse zone del Veneto, con precipitazioni intense che hanno portato all’esondazione di fiumi e smottamenti lungo strade provinciali. Nella notte tra il 6 e il 7 febbraio 2025, un nuovo movimento di detriti ha interessato la statale 51 alemagna, nel tratto che collega Cortina d’Ampezzo a San Vito di Cadore, in provincia di Belluno. Nel frattempo, la Pedemontana trevigiana ha subito forti allagamenti a causa di temporali e piogge persistenti. Le autorità locali e i volontari della protezione civile sono impegnati in molteplici interventi di emergenza per contenere i danni e garantire la sicurezza della popolazione.
La colata di detriti sulla statale 51 alemagna e l’intervento in valle del cadore
Nella notte passata, una colata di detriti è ripresa a muoversi lungo la strada statale 51 alemagna, proprio in corrispondenza di dogana vecchia, fra cortina d’ampezzo e san vito di cadore. Questo fenomeno aveva già provocato l’interruzione della viabilità nei giorni scorsi ed è stato segnalato dall’assessore veneto alla protezione civile, gianpaolo bottacin, durante un aggiornamento sulla situazione maltempo in regione. Lo smottamento ha coinvolto terreno e materiale roccioso che si sono riversati lungo la carreggiata, causando difficoltà al traffico e preoccupazione per la stabilità dell’area circostante. Da tempo, le autorità monitorano con attenzione il rischio frane in questa zona montana, specialmente durante eventi atmosferici intensi. Le squadre addette hanno messo in sicurezza il territorio e valutano possibili evacuazioni o sospensioni della circolazione.
Esondazioni e interventi in pedemontana trevigiana: focus su meschio e crevada
La pedemontana trevigiana ha subito forti disagi per la presenza di temporali e forti piogge. Stanotte il fiume meschio ha esondato a cordignano, provocando allagamenti e mettendo in difficoltà diverse abitazioni e attività sul suo percorso. Sul posto sono intervenuti numerosi volontari della protezione civile, impegnati nel contenimento del fenomeno e nel supporto alla popolazione locale. Anche il crevada ha oltrepassato gli argini a susegana, generando una situazione critica soprattutto nelle zone circostanti dove si registrano accumuli di acqua nei quartieri più bassi. In vari comuni della provincia di treviso, squadre di volontari stanno lavorando per svuotare garage e scantinati, spesso invasi dall’acqua piovana che è salita rapidamente nei bassi piani. La situazione è resa più delicata dalla persistenza delle piogge e dalla previsione di ulteriori fenomeni temporaleschi nelle prossime ore.
Il monitoraggio e la risposta delle istituzioni tra cortina e treviso
A cortina d’ampezzo è stata attivata l’ana cadore, l’associazione nazionale alpini, per affiancare le operazioni di monitoraggio nelle zone a rischio conseguenti alle precipitazioni intense. L’attività dell’ana si concentra sul rilevamento di eventuali movimenti franosi o situazioni di pericolo per la popolazione e gli escursionisti. Nel frattempo, è stato attivato il servizio di piena sul fiume monticano, che a vazzola, in provincia di treviso, ha superato la terza soglia di piena, raggiungendo livelli pericolosi per le aree limitrofe. Sono oltre cento gli interventi effettuati in tutta la provincia di treviso, con la presenza di più di quarantacinque vigili del fuoco in campo. Squadre provenienti anche dai comandi vicini di belluno e venezia si sono unite alle operazioni, concentrandosi soprattutto su svuotamenti, rimozione di alberi e rami pericolanti e messa in sicurezza delle zone più esposte. L’attività coordinata delle forze dell’ordine e dei volontari si rivela fondamentale nelle fasi di emergenza per ridurre i danni e tutelare la popolazione.
Il ruolo dei volontari della protezione civile e la gestione delle emergenze in veneto
I volontari della protezione civile rappresentano una risorsa preziosa nei momenti di crisi, soprattutto in regioni con territorio montano e fluviale esposto a eventi estremi come il Veneto. In questi giorni si stanno confrontando con un quadro meteo complicato, segnato da temporali violenti e accumuli d’acqua consistenti che hanno fatto esondare diversi corsi d’acqua. Le operazioni intraprese includono il supporto alle persone coinvolte, la valutazione dei rischi su strade e abitazioni e l’assistenza nelle azioni di sgombero delle aree colpite. Lo scenario odierno racconta di una stretta collaborazione tra enti locali, vigili del fuoco e associazioni di volontariato, con numerosi interventi in cortina, treviso, belluno e venezia. Questa coordinazione è indispensabile per affrontare le emergenze, ridurre i disagi e studiare soluzioni efficaci per le prossime ore, quando le condizioni meteorologiche potrebbero aggravarsi ancora.