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Sono arrivati 92 migranti a bari dopo il salvataggio in mare a bordo della nave ong solidaire

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Nel pomeriggio di oggi, il porto di bari ha accolto un gruppo di 92 migranti soccorsi nel mar Mediterraneo dalla nave della ong solidaire. L’attracco è avvenuto poco prima delle 16 alla banchina 31, nel capoluogo pugliese. Tra loro ci sono donne, ragazzi e bambini in condizioni diverse, tra cui una donna incinta e numerosi minori, molti dei quali viaggiavano senza accompagnatori. Questa operazione si inserisce nel contesto delle traversate migratorie che interessano il tratto di mare tra africa e italia.

Le condizioni di salute e l’assistenza fornita ai migranti

Tra i minori presenti sulla nave, uno ha mostrato sintomi preoccupanti che hanno spinto gli operatori sanitari a disporre il suo trasferimento in ospedale. Si tratta di un giovane con diagnosi di tubercolosi, una patologia infettiva che richiede cure specifiche e l’isolamento per prevenire possibili contagi. Per garantire la tutela di tutti i migranti e dello staff che li ha accolti, sono state adottate misure mediche immediate.

Al gruppo dei minori senza accompagnatori è stata assegnata particolare attenzione. L’equipe del pronto soccorso dell’ospedale pediatrico giovanni xxiii di bari ha fornito assistenza sanitaria specifica. Gli operatori hanno valutato lo stato di salute dei ragazzi, somministrato eventuali cure e proceduto con gli accertamenti necessari a escludere altre forme di contagio o problematiche sanitarie. Questi interventi si sono svolti nelle prime ore successive allo sbarco, in una struttura ospedaliera specializzata nel trattamento di pazienti pediatrici e adolescenti.

L’assistenza sanitaria ha riguardato anche gli adulti, considerando che molte persone erano esposte a rischi legati al viaggio via mare e alle condizioni di vita precedenti. Le visite mediche hanno incluso verifiche per malattie infettive, disidratazione e condizioni legate allo stress.

L’arrivo e la composizione del gruppo di migranti a bari

La nave solidaire ha concluso oggi il suo viaggio salpato giorni fa durante le operazioni di soccorso in mare. Il numero complessivo dei migranti a bordo è stato di 92 persone. Tra questi, c’è una ragazza incinta, una condizione che di solito impone attenzione e interventi sanitari immediati. Sono presenti 38 minorenni, dei quali 32 viaggiavano senza familiari o tutori. La presenza di tanti ragazzi soli ha richiesto un’immediata valutazione da parte delle autorità competenti, sia per questioni legate alla sicurezza sia per garantire le cure necessarie a questa fascia vulnerabile.

La nave ha attraccato nel porto di bari, un punto strategico per l’accoglienza nel sud italia. L’approdo alla banchina 31 ha permesso un rapido sbarco e l’inizio delle procedure di identificazione e assistenza. L’arrivo è stato seguito con attenzione dalle autorità portuali e dagli operatori sanitari, per coordinare vincoli legati alla sicurezza e alla tutela delle persone salvate in mare.

Il ruolo del porto di bari nell’accoglienza dei migranti

Il porto di bari rimane uno dei nodi fondamentali per la gestione degli sbarchi lungo la costa adriatica. Il suo ruolo cresce con il flusso migratorio diretto verso l’italia meridionale. L’arrivo della nave solidaire oggi conferma l’importanza delle strutture portuali e degli operatori locali nell’assicurare un accoglimento rapido e organizzato.

L’organizzazione sul posto coinvolge diversi enti, dalle autorità portuali alle forze dell’ordine, passando per le squadre sanitarie e gli operatori sociali. Ciascuno lavora per gestire la discesa dei migranti, la loro identificazione, il sostegno medico e l’avvio delle procedure previste per la regolarizzazione e la protezione. Bari, con la sua posizione geografica, offre un accesso immediato alle strutture sanitarie più vicine, riducendo i tempi di intervento per casi urgenti.

Un aspetto rilevante riguarda la gestione dei minori non accompagnati, che spesso richiedono accoglienza protetta e programmi dedicati per la loro tutela. Le autorità locali si coordinano con il ministero dell’interno e le organizzazioni umanitarie per garantire spazi sicuri e assistenza. Nel caso odierno, l’intervento dell’ospedale pediatrico sottolinea la complessità degli interventi sanitari imposti da questo tipo di operazioni.

L’arrivo odierno si aggiunge ai flussi registrati nei mesi precedenti, consolidando bari come uno snodo primario per il soccorso in mare e l’accoglienza. Le condizioni del Mediterraneo e le rotte migratorie rimangono instabili, rendendo necessari interventi immediati e coordinati per gestire ogni approdo in sicurezza e nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte.

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