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Riapertura parziale della ss51 di alemagna dopo le frane tra cortina d’ampezzo e san vito di cadore

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La strada statale 51 di Alemagna sarà riaperta domani alle 13 dopo essere stata chiusa per una serie di frane verificatesi dal primo luglio. Il tratto interessato si trova tra Cortina d’Ampezzo e San Vito di Cadore, in provincia di Belluno. A comunicare la riapertura è stata Anas, che resta attenta all’evoluzione delle condizioni meteo per garantire la sicurezza della viabilità.

Monitoraggio e condizioni meteo durante la chiusura

L’attenzione sulle condizioni della Croda Marcora e dei canali circostanti non si è mai interrotta. Dopo ogni precipitazione, in particolare quella prevista per la notte prima della riapertura, sono stati programmati controlli specifici. Durante la notte più recente prima dell’annuncio, una nuova colata è arrivata a interessare il tratto già chiuso, pur senza ostacolare ulteriormente la viabilità.

Il monitoraggio ha previsto l’utilizzo di strumenti e sopralluoghi, effettuati da tecnici della Protezione civile e da personale Anas, insieme a rappresentanti della Provincia di Belluno e della Prefettura. Lo scopo è sempre stato quello di impedire situazioni di pericolo improvviso per chiunque si trovasse a transitare o lavorare sulla statale.

Impatto sul territorio e prossimi sviluppi

La riapertura di domani rappresenta un passo importante per alleviare le difficoltà di spostamento nella zona. San Vito di Cadore e Cortina d’Ampezzo sono località fondamentali per il turismo e l’economia locale e la statale 51 costituisce un collegamento essenziale. Lo stop prolungato aveva causato deviazioni e problemi logistici importanti per residenti, operatori e visitatori.

Nonostante le aperture temporanee, le autorità continueranno a monitorare la situazione. Le condizioni meteo e lo stato del territorio rimarranno sotto osservazione, con possibilità di chiusura immediata se si verificheranno eventi meteorologici sfavorevoli. L’obiettivo resta la piena riapertura in totale sicurezza appena possibile.

Si attendono aggiornamenti sulle prossime fasi e sul completamento degli interventi di consolidamento del terreno. Nel mentre, l’attenzione resta alta per tutelare la viabilità e la sicurezza nell’area dolomitica colpita dalle frane.

Chiusura della ss51 e motivi delle interruzioni

La ss51 è stata chiusa a causa di diverse frane che si sono susseguite nelle ultime settimane. Il fenomeno naturale ha interessato in modo particolare l’area tra Cortina e San Vito di Cadore, con cedimenti di terreno e colate di detriti che hanno reso impraticabile il passaggio. Il primo evento risale al primo luglio, da lì l’Anas ha deciso di sospendere la circolazione per permettere interventi di messa in sicurezza.

La chiusura si è resa necessaria perché i canali che scendono dalla Croda Marcora, sulle Dolomiti, presentavano ancora rischi di nuove colate detritiche. Questi elementi hanno portato a una vigilanza permanente e a controlli più frequenti per monitorare la stabilità del terreno lungo la statale. Lo stop al traffico ha coinvolto residenti, turisti e operatori economici dell’area, causando disagi importanti.

Riapertura temporanea e limitazioni previste

La riunione tecnica tenutasi il 4 luglio ha stabilito, tra Prefettura, Provincia, Protezione civile ed enti locali, una riapertura prudente e graduale della ss51. Si prevede una prima fase con traffico consentito solo in orario diurno, dalle 7 alle 20, rimandando la totale riapertura a condizioni più stabili.

Durante gli orari di apertura sarà presente un presidio di sorveglianza a vista, incaricato di chiudere immediatamente la strada in caso di pioggia o visibilità ridotta. Questo dispone una gestione dinamica della circolazione, con interventi rapidi se si presentano condizioni meteorologiche avverse.

Il sistema scelto punta a limitare i rischi, mantenendo la strada aperta quando il rischio è contenuto, senza però mettere in secondo piano la sicurezza pubblica. Le misure adottate tengono conto dell’importanza strategica della ss51 per collegare le località montane con il resto della regione.

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