La voglia di abbronzatura dopo l’inverno porta tanti italiani a esporsi al sole senza il giusto riguardo. In realtà la pelle, soprattutto quella dei giovani, corre rischi che vanno al di là delle classiche scottature. Il melanoma è in crescita nelle fasce più giovani della popolazione italiana, e la protezione solare tradizionale non basta più per difendersi da tutti i fattori di stress ambientale che colpiscono la pelle d’estate.
L’aumento dei casi di melanoma tra i giovani in italia
Negli ultimi anni, il melanoma è diventato una delle neoplasie più frequenti tra la popolazione giovanile italiana. Secondo l’Associazione Italiana di Melanoma , quasi il 20% dei nuovi casi riguarda persone tra i 15 e i 39 anni. Questo dato segnala un cambiamento preoccupante rispetto al passato, con un’incidenza elevata tra adolescenti e giovani adulti. Anche negli Stati Uniti, studi clinici mostrano come solo cinque scottature gravi tra i 15 e i 20 anni possano aumentare del 80% il rischio di melanoma nel tempo. Nonostante la percezione comune, non è solo l’esposizione solare diretta a rappresentare il rischio maggiore, ma anche l’intensità degli episodi di ustione cutanea in giovane età.
Questi numeri chiedono una revisione del modo con cui ci si protegge durante le stagioni calde. La pelle giovane spesso sottovaluta il pericolo, preferendo il risultato estetico di una tintarella luminosa piuttosto che adottare corrette abitudini. La prevenzione inizia dall’informazione e da una skincare mirata che consideri non solo i raggi UV, ma tutti gli elementi che danneggiano il derma e lo rendono vulnerabile.
Proteggere la pelle non è solo questione di filtri spf
Il tradizionale uso della crema solare con filtro SPF non è sufficiente a proteggere la pelle dal complesso delle aggressioni esterne. Certamente i raggi ultravioletti sono il primo fattore di rischio, ma vanno aggiunti altri elementi come il calore intenso, l’inquinamento atmosferico, la luce blu emessa dagli schermi digitali, e gli sbalzi termici improvvisi. Tutti questi fattori concorrono a provocare stress ossidativo, micro-infiammazioni e danni cellulari che la sola protezione solare non riesce a gestire.
Paolo Piazzetta, chimico e fondatore di Therine Skincare, spiega che “un filtro solare protegge dai raggi UV, ma non blocca il calore, il vento o la polvere, stress che agiscono anch’essi sulla pelle.” Per questo sono nate formulazioni specifiche da usare prima dell’applicazione del solare, capaci di contrastare la produzione dei radicali liberi e di rinforzare le difese naturali. Si tratta di prodotti con antiossidanti stabili alla luce, sostanze che stimolano il metabolismo cellulare e ingredienti in grado di riflettere e convertire l’energia luminosa in eccesso. Il risultato è una barriera più ampia e attiva contro vari tipi di aggressione.
Il trattamento post-esposizione per una pelle più sana
Dopo una giornata trascorsa all’aria aperta, la pelle si presenta spesso indebolita. I meccanismi di difesa e riparazione sono messi a dura prova, la barriera cutanea perde integrità, e anche il microbiota si altera. Sintomi visibili possono essere rossori, secchezza o irritazioni. In molti casi questi effetti emergono soltanto dopo alcune ore, rendendo indispensabile una fase post-esposizione nel rituale di skincare.
Ingredienti come probiotici e ceramidi vegetali sono utilizzati per supportare il ripristino dell’equilibrio cutaneo. Tali componenti aiutano a rinforzare la barriera contro le aggressioni esterne, favorire la rigenerazione cellulare e mantenere un’idratazione adeguata. Questo tipo di trattamenti è particolarmente indicato per chi ha subito trattamenti dermatologici o è stato esposto a condizioni ambientali difficili come vento o smog intenso. Anche l’idratazione profonda, assicurata da sistemi multistrato di acido ialuronico, contribuisce a mantenere la pelle elastica e tonica.
La skincare hi-tech: verso una protezione attiva e continua
La protezione della pelle oggi non si limita più a un gesto superficiale. I prodotti di nuova generazione integrano azioni antiossidanti, rigenerative e di difesa ambientale in formule leggere e con alta penetrazione. Tra gli attivi più efficaci ci sono l’acido clorogenico in ciclodestrine, che interviene subito contro i danni da radicali liberi, e l’estratto di verbasco, che contrasta la luce blu emessa da smartphone e computer. I fermenti e i probiotici contribuiscono a ristabilire il corretto bilanciamento del microbiota, mentre le ceramidi rinforzano la barriera cutanea naturale.
Questi cosmetici funzionano come un sistema multifase: si applicano prima del solare per preparare la pelle e dopo per ripararla. Il risultato è una difesa che non si ferma alla schermatura fisica o chimica, ma agisce a livello biologico, stimolando la salute del tessuto cutaneo dall’interno. Questo approccio rappresenta un cambiamento nella cura quotidiana della pelle, mirando a intervenire con precisione e a mantenere l’equilibrio naturale contro molteplici fonti di danno. La protezione diventa così un processo continuo, integrato nelle routine di bellezza e salute cutanea tutto l’anno.