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La crisi del cacao tra calo di produzione e nuove opportunità grazie alla blockchain in costa d’avorio

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Il settore del cacao vive una fase complicata, con una contrazione della produzione che ha colpito in particolare la costa d’avorio, primo produttore mondiale. In questo contesto, l’adozione della tecnologia blockchain ha aperto nuove strade per migliorare la trasparenza delle filiere, coinvolgere giovani e donne e rilanciare l’economia locale. Il progetto Green Horizons punta a integrare formazione e lavoro in un sistema produttivo più sostenibile e controllato, rispondendo a sfide internazionali e locali.

Le radici della crisi nel settore del cacao

Il cacao soffre a causa di molteplici fattori combinati. La richiesta globale si scontra con difficoltà nella filiera, in gran parte dovute alla mancanza di trasparenza e a condizioni di lavoro spesso precarie. La sostenibilità sociale, tema ormai imprescindibile, deve concretizzarsi anche nelle pratiche quotidiane. Oltre a pressioni di natura economica, il settore ha affrontato la nuova normativa europea EUDR, entrata in vigore nel 2023. Il regolamento vieta l’accesso al mercato europeo dei prodotti legati alla deforestazione o realizzati senza garanzie ambientali e sociali.

Le normative e il cambiamento climatico

Questa norma ha imposto controlli più rigidi e pesanti per i produttori, con impatti diretti sull’esportazione di cacao. Il cambiamento climatico ha inoltre compromesso le coltivazioni, con temperature sempre più alte e patogeni che minano la resa. Le retribuzioni basse ai lavoratori del comparto non favoriscono investimenti né il benessere della comunità agricola. Di conseguenza, la produzione è passata da 2,2 milioni a poco più di 1,4 milioni di tonnellate annue. A questo si aggiungono ostacoli commerciali: nel 2023, l’amministrazione Usa ha imposto dazi del 21% sulla costa d’avorio, raddoppiando quelli su molte materie prime africane.

Trusty e la blockchain: una risposta tecnologica per la filiera del cacao

In mezzo a questa emergenza, Trusty, una società benefit specializzata in tecnologie blockchain, ha introdotto una soluzione per rendere più sicura e trasparente la filiera agricola. La blockchain garantisce che ogni passaggio, dalla coltivazione alla distribuzione, sia documentato in modo immutabile e accessibile. Ciò risponde anche all’obbligo imposto dal regolamento europeo di dimostrare la provenienza e la conformità dei prodotti.

Trusty ha sviluppato Green Horizons, un progetto sostenuto dal ministero dell’interno italiano per promuovere l’inclusione economica in Costa d’Avorio. Il piano si concentra su giovani e donne nelle regioni di Abidjan, Yamoussoukro e Bouna, offrendo formazione sulle tecniche dell’economia verde e della zootecnia. L’obiettivo è prevenire l’emarginazione sociale e i rischi di migrazione irregolare, attraverso un impiego dignitoso e regolamentato. Il progetto durerà fino al 2027 e punta a coinvolgere 320 persone tra i 18 e i 35 anni.

Il cacao 100% ivoriano tra equità e tracciabilità

Green Horizons segue un intervento precedente, Fair & Trusty Trade, realizzato tra il 2021 e il 2023. Lo scopo era rendere più equa la filiera del cacao in costa d’avorio, migliorando la visibilità e la distribuzione del valore. La piattaforma blockchain è stata implementata insieme a Comoé Equitable, azienda locale che produce il marchio Choco+. Questo laboratorio, primo in países, trasforma interamente cacao ivoriano certificato equosolidale, garantendo la rintracciabilità del prodotto fin dalle fasi iniziali.

Cooperative di produttori e vantaggi economici

Cooperative di produttori come Agrimagni e Yosran hanno utilizzato la tecnologia per semplificare il monitoraggio delle coltivazioni. Yosran raggruppa 158 coltivatori e 186 piantagioni per complessivi 418 ettari di cacao biologico, certificato secondo standard rigorosi. Nel 2023 la cooperativa ha venduto circa 100 tonnellate di cacao a prezzi tripli rispetto a quelli di mercato, grazie all’intermediazione della piattaforma e a clienti come Domori, un importante produttore italiano di cioccolato.

Impiego, formazione e inclusione sociale con choco+ e trusty

Il laboratorio Choco+ impiega stabilmente dieci persone, di cui il 70% sono donne. Tra queste, il 40% arriva da contesti socialmente svantaggiati. Oltre al lavoro, il progetto mette a disposizione corsi tecnici per il personale e per le cooperative, al fine di mantenere nel tempo i risultati raggiunti. La formazione riguarda non solo abilità specifiche di lavorazione, ma anche capacità gestionali e imprenditoriali.

Alessandro Chelli, fondatore e ceo di Trusty, sottolinea come la scarsa visibilità delle filiere africane renda difficile controllare le pratiche etiche e rischi di sfruttamento. La piattaforma blockchain consente invece di raccogliere dati in modo sicuro e semplice, dal campo fino al consumatore. Attraverso app per smartphone e funzionalità track&trace, chi compra può verificare l’origine esatta del cacao, rafforzando la fiducia e assicurando compensi adeguati ai coltivatori. Questo approccio unisce tecnologia e responsabilità sociale, orientando il settore verso un futuro più indicato alle esigenze di tutti gli attori coinvolti.

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