Engie Italia ha annunciato una significativa espansione nel campo dell’accumulo energetico, consolidandosi nel mercato nazionale con l’acquisizione di due nuovi impianti di stoccaggio da 100 MW l’uno. Questi impianti si trovano a Latiano, in Puglia, e sono già completamente autorizzati, pronti ad entrare in fase di costruzione nei prossimi anni.
Due impianti a latiano per incrementare la capacità di accumulo
La divisione italiana di Recurrent Energy, controllata da Canadian Solar Inc., ha ceduto a Engie Italia due impianti di accumulo energetico a batteria, entrambi autorizzati e situati in provincia di Brindisi. L’operazione porta la capacità installata di Engie nel settore dell’accumulo da 50 MW a 250 MW, consolidando il suo ruolo tra i principali operatori italiani.
I sistemi BESS acquisiti sono fondamentali per sostenere l’incremento della produzione da fonti rinnovabili non programmabili, come solare ed eolico, gestendo i picchi di domanda e migliorando la stabilità della rete. I progetti in Puglia, oltre a beneficiare di autorizzazioni complete, rappresentano un passo importante per l’azienda, che punta a completarne la realizzazione entro il 2028.
Questi impianti permettono di accumulare energia durante le ore di maggiore produzione rinnovabile e di rilasciarla nei momenti di picco di domanda o di scarsa produzione, garantendo una maggiore affidabilità della rete elettrica regionale e nazionale.
L’importanza dell’accumulo per il sistema energetico
Andrea Fiocchi, Managing Director della GBU Renewables & Batteries di Engie Italia, ha sottolineato l’importanza dei sistemi di accumulo nel garantire la flessibilità del sistema energetico nazionale. Senza questi impianti diventa complicato integrare in modo efficace le fonti rinnovabili intermittenti, responsabili di una quota crescente nella produzione elettrica italiana.
Con l’acquisizione dei due progetti di Latiano, Engie conferma la sua volontà di partecipare attivamente alla trasformazione del mercato energetico italiano. Il piano dell’azienda prevede di arrivare entro il 2030 a una capacità complessiva installata di 1,6 GW nel settore dell’accumulo, con un mix di tecnologie in grado di gestire la domanda e compensare le variazioni di produzione.
La risposta alle sfide della transizione energetica
Questa espansione risponde anche alle esigenze di un sistema elettrico sempre più decarbonizzato, in cui i picchi di produzione da fotovoltaico ed eolico devono essere bilanciati per evitare blackout o eccessi di offerta. L’accumulo tramite batterie si presenta come la soluzione più adatta a questo scopo, migliorando la qualità del servizio e riducendo l’impatto ambientale complessivo.
Il portafoglio attuale di engie italia nelle energie rinnovabili e accumulo
Prima di questa operazione, Engie Italia disponeva di un portafoglio diversificato di impianti rinnovabili e sistemi di accumulo. Attualmente gestisce 14 impianti fotovoltaici che totalizzano 152 MW, insieme a 17 impianti eolici con una capacità complessiva di 400 MW. A questi si aggiungono 4 impianti di batterie per l’accumulo con una capacità di 48 MW.
Con l’inserimento dei due nuovi impianti pugliesi da 100 MW ciascuno, la capacità di accumulo raddoppierà abbondantemente, confermando l’impegno di Engie a rafforzare la propria presenza nelle tecnologie di stoccaggio energetico in Italia.
La realizzazione di questi impianti è prevista entro il 2028 e si inserisce in un contesto di crescente domanda di capacità di accumulo, indispensabile per gestire la transizione verso un sistema elettrico più basato sulle fonti rinnovabili.
I progetti sono localizzati in una regione strategica per l’energia verde italiana e rappresentano un importante passo verso la riduzione delle emissioni di gas serra, attraverso una maggiore integrazione di fonti pulite e soluzioni di storage avanzate.