La giunta comunale di Firenze si appresta ad approvare un regolamento specifico per il trasporto turistico all’interno dell’area Unesco del centro storico. L’obiettivo è limitare la circolazione di mezzi atipici come caddy e risciò, riservando invece l’accesso a navette elettriche ben definite. Questo provvedimento nasce dalla volontà di tutelare la sicurezza di visitatori e residenti, e disciplinare le attività di trasporto che possono impattare sull’ambiente e sulla fruizione dello spazio urbano.
Restrizioni sui mezzi atipici nell’area unesco di firenze
Il regolamento vieta l’uso di veicoli non convenzionali, come caddy, risciò e altri mezzi simili, lungo tutto il territorio tutelato dall’Unesco nel centro storico di Firenze. Questa decisione mira a ridurre il traffico e i possibili disagi causati da mezzi ingombranti o poco maneggevoli, che negli anni hanno generato controversie. L’unica eccezione riguarda le navette turistiche elettriche, che invece potranno circolare ma solo sotto strette condizioni.
Le navette saranno ammesse in numero massimo di 24 veicoli, dovranno avere colore bianco e rispettare l’omologazione come veicoli atipici della categoria M1. Saranno inoltre dotate di tutti i dispositivi di sicurezza richiesti per legge. Solo agenzie di viaggio e turismo potranno intestare e gestire questi mezzi. I percorsi disponibili saranno due, decisi dall’amministrazione comunale, e ogni movimento dovrà essere autorizzato dalla direzione mobilità.
Queste misure puntano a garantire un trasporto turistico sicuro, regolamentato e meno impattante sulle aree più delicate della città. Ripensare la circolazione dei veicoli atipici rientra in una strategia più ampia di tutela del patrimonio culturale e ambientale, evitando la degradazione del centro storico e tutelando i flussi pedonali.
Chi coordina la nuova normativa del trasporto turistico a firenze
Il documento che sarà messo alla prova del Consiglio Comunale è stato elaborato da due assessorati chiave: quello al turismo guidato da Jacopo Vicini e quello alla mobilità guidato da Andrea Giorgio. Su questa base sono state definite tutte le regole che riguardano i mezzi turistici oggi presenti nella zona Unesco.
L’idea è creare un quadro normativo chiaro che fissi limiti e controlli, evitando situazioni di abusivismo o comportamenti che possono peggiorare la vivibilità e la sicurezza. Viene sottolineato che questa normativa migliorerà la qualità dell’esperienza turistica e la circolazione per tutta la cittadinanza.
Secondo quanto comunicato da Palazzo Vecchio, il regolamento si basa sull’articolo 91 della legge regionale Toscana sul turismo. Questa norma conferisce ai comuni la possibilità di intervenire localmente per regolamentare servizi turistici, sempre rispettando principi di equità, non discriminazione e senza creare penalizzazioni.
L’intesa tra Comune di Firenze e Regione è quindi parte integrante del percorso di approvazione, e segna un impegno reciproco a tutelare gli spazi pubblici e l’immagine della città. Il controllo e la gestione saranno affidati a specifici uffici, al fine di monitorare la corretta applicazione del regolamento.
Impatto sulla mobilità e il commercio nel centro di firenze
Il provvedimento avrà un’eco sulla mobilità turistica in centro Firenze, settore da anni caratterizzato da un’offerta molto variegata e non sempre regolata. I caddy e i risciò, presenze comuni soprattutto nella bella stagione, rappresentavano una soluzione di trasporto gradita a certi turisti ma al tempo stesso fonte di criticità per i flussi pedonali e la sicurezza.
Limitando questi mezzi, il Comune punta a favorire una circolazione più ordinata e sicura, soprattutto per gruppi turistici che si muovono con navette elettriche omologate e autorizzate. Anche le agenzie di viaggio dovranno adattarsi a queste nuove regole, richiedendo permessi specifici e rispettando itinerari fissi.
Per gli operatori del turismo, questa novità potrà tradursi in un cambio di organizzazione pratica dei servizi, ma anche in una maggiore chiarezza nelle regole del gioco. Gli utenti, dal canto loro, troveranno un contesto più sobrio e una maggiore attenzione negli spostamenti.
Il valore del centro Unesco come area tutelata impone misure di gestione più rigide rispetto ad altre zone della città. Controlli più severi significano anche più sicurezza per i turisti, meno impatti sul patrimonio artistico e una riduzione del caos urbano. Palazzo Vecchio sembra così voler mettere un punto a situazioni che negli ultimi anni hanno suscitato discussioni e proteste.
Fasi di approvazione e attuazione del nuovo regolamento
Il percorso per l’adozione definitiva del regolamento passerà dal voto del Consiglio Comunale di Firenze, che dovrà esprimersi dopo l’esame della giunta. Solo dopo questa fase tutte le norme saranno operative e potrà scattare il divieto nei confronti dei mezzi atipici.
L’intesa con la Regione Toscana, che ha concesso il quadro normativo di riferimento all’articolo 91 della legge sul turismo, restituirà un sostegno formale importante e garantirà la legittimità delle scelte adottate dall’amministrazione comunale.
Una volta entrato in vigore, il regolamento sarà applicato con controlli ad hoc e sanzioni previste per chi viola le prescrizioni. La direzione mobilità di Firenze seguirà da vicino lo sviluppo della situazione, programmando l’approvazione delle navette elettriche e il monitoraggio dei percorsi.
Gli uffici comunali si preparano a ricevere le richieste di nulla osta dalle agenzie turistiche interessate, che dovranno dimostrare di rispettare tutte le condizioni imposte. Ci si aspetta così un cambiamento nella gestione dei flussi turistici, con spazi protetti e un brusco stop alla presenza simultanea di mezzi non omologati.
Questa mossa di firenze si inserisce nel più ampio quadro europeo di regolamentazioni dedicate alla protezione dei centri storici e alla riduzione dell’inquinamento urbano provocato dal traffico di veicoli non autorizzati.