La mattinata del 5 aprile 2025 a cortina d’ampezzo si presenta con un forte contrasto climatico tra le alte quote imbiancate di neve e le piogge intense nel fondovalle, seguite da eventi franosi. La brusca discesa delle temperature e il cambiamento meteorologico hanno colpito le località montane, mentre continuano le difficoltà sulle vie di comunicazione nella valle.
Neve fresca sulle cime e temperature sotto zero oltre i 2500 metri
Durante la notte tra il 4 e il 5 aprile, una perturbazione ha fatto crollare la colonnina di mercurio nelle aree più elevate intorno a cortina d’ampezzo. Le temperature minime in città si sono fermate attorno a 8 gradi centigradi, ma salendo oltre i 2.500 metri si è arrivati fino allo zero. In particolare, le stazioni meteorologiche sulle vette hanno registrato un abbassamento netto, con valori intorno a -4 gradi sulla marmolada.
Questo abbassamento ha portato a una leggera caduta di neve, non significativa per intensità ma sufficiente a coprire con un sottile strato bianco le cime delle principali montagne ampezzane. Tra queste spiccano tofana, cristallo, sorapis e antelao, che si sono presentate agli occhi dei turisti con un aspetto insolito, già dalla prima luce del mattino. Non si è trattato di una nevicata abbondante ma soltanto di una “spolverata” sopra i 2.600 metri, sufficiente però a segnare il paesaggio dopo settimane di clima mite.
Il fenomeno ha sorpreso chi frequenta la conca ampezzana, abituato al caldo primaverile degli ultimi quindici giorni. L’effetto visivo crea un contrasto netto tra i versanti ancora verdi del fondovalle e le quote più alte che mostrano i primi segni dell’inverno tardivo.
Piogge intense e danni da colate detritiche nel fondovalle della conca ampezzana
Nel frattempo, nel fondo valle della conca ampezzana, il peggioramento meteorologico si è tradotto in piogge intense e persistenti. Queste condizioni hanno causato una nuova colata detritica dalla croda marcora, che ha interessato nuovamente la statale 51 di alemagna nel territorio di san vito di cadore. Il tratto interessato è già chiuso al traffico a causa di frane precedenti, e l’evento ha confermato la pericolosità del versante.
Le autorità locali e le squadre di emergenza hanno monitorato la situazione per valutare la stabilità del terreno e provvedere alle operazioni necessarie per la messa in sicurezza delle strade e la protezione dei residenti. Le condizioni meteo della zona rimangono instabili, con possibili nuove precipitazioni che potrebbero aggravare ulteriormente le condizioni del territorio montano.
Il verificarsi di questi fenomeni ricorda i problemi idrogeologici a cui è soggetta la regione dolomitica, dove la conformazione rocciosa e la forte variabilità climatica spesso provocano movimenti franosi.
Impatto sulle attività turistiche e viabilità nella zona di cortina d’ampezzo
La pausa di bel tempo dopo settimane calde aveva creato attese positive per la stagione turistica a cortina d’ampezzo, ma queste condizioni meteo hanno generato difficoltà, soprattutto per chi si sposta sulle strade in quota e in valle. La presenza di neve leggera in quota può influire sulle attività escursionistiche, soprattutto per chi non è attrezzato per condizioni invernali improvvise.
Inoltre, l’interruzione della statale 51 di alemagna, una delle arterie principali per raggiungere la conca, causa vari disagi per i pendolari e i visitatori provenienti da san vito di cadore e zone limitrofe. Le autorità hanno ribadito l’importanza di evitare il passaggio su strade interdette e raccomandano cautela nelle comunicazioni ufficiali.
L’attenzione delle strutture turistiche alle condizioni meteo
I gestori delle strutture turistiche stanno seguendo l’evoluzione del meteo con attenzione, pronti a fornire aggiornamenti ai clienti e a riorganizzare eventuali programmi per escursioni o attività all’aperto. L’attenzione resta puntata sulla tenuta delle infrastrutture e sulle misure preventive da adottare nei prossimi giorni.
Nonostante il disagio, lo spettacolo naturale delle cime imbiancate richiama l’attenzione e offre un’immagine suggestiva, testimonianza della varietà climatica delle dolomiti anche in primavera.