La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha partecipato di recente a incontri internazionali tra cui il vertice dei BRICS in Brasile, presentando due idee chiave per stimolare la crescita economica mondiale. Il suo intervento ha richiamato l’attenzione sull’importanza di un modello di sviluppo che tenga conto non solo dei numeri del PIL, ma anche degli aspetti sociali e ambientali. Sheinbaum ha ribadito il suo impegno per un’economia che non poggi sulla fabbricazione di armi, proponendo misure concrete per ridurre il loro impatto.
L’appello alla pace contro l’aumento della produzione bellica
Durante gli incontri internazionali, la presidente messicana ha evidenziato l’aumento globale della produzione di armi come un problema che non può essere ignorato. Sheinbaum ha lanciato un monito chiaro: “l’industria bellica non può essere considerata un motore di sviluppo economico.” Ha ribadito la necessità di mantenere un orientamento pacifista che contempli una riduzione degli investimenti in armamenti.
La relazione tra economia e sicurezza
Ha spiegato che destinare risorse alla manifattura bellica contribuisce a un modello di crescita che alimenta conflitti e instabilità, rischiando di compromettere il benessere collettivo. In questo senso, ha sottolineato l’urgenza di rivedere le priorità globali, puntando su settori che promuovano la collaborazione e la coesione tra le nazioni. La richiesta di Sheinbaum va letta come un invito a ripensare la relazione tra economia e sicurezza in chiave pacifica.
La proposta messicana per la riforestazione e il sostegno ai piccoli produttori
Al vertice del G20 dello scorso novembre 2024, Sheinbaum aveva già avanzato una proposta concreta: destinare almeno l’1% del budget investito nella produzione di armi a programmi ambientali e di sviluppo. In particolare, l’attenzione si concentra sulla riforestazione, considerata una strategia prioritaria per contrastare i cambiamenti climatici e preservare gli ecosistemi.
Un modello di cooperazione allo sviluppo
Parallelamente, la misura punta a sostenere i piccoli produttori, che rappresentano una fetta importante dell’economia rurale e della sicurezza alimentare in diversi Paesi. Con questo meccanismo, che Sheinbaum definisce un modello di cooperazione allo sviluppo, si intende creare un circuito virtuoso tra la riduzione delle spese militari e la promozione di attività sostenibili. L’idea mette al centro l’equilibrio tra protezione ambientale e miglioramento delle condizioni di vita delle comunità locali.
Un vertice internazionale per ripensare la crescita economica globale
Sheinbaum ha proposto anche l’organizzazione di un nuovo vertice internazionale dedicato esclusivamente allo sviluppo economico. L’obiettivo è mettere in discussione l’idea tradizionale di crescita basata soltanto sull’aumento del PIL. Secondo la presidente, è fondamentale andare oltre la semplice crescita quantitativa e puntare a risultati che migliorino concretamente la vita delle persone.
Valutazioni più ampie della crescita
Ha spiegato che il PIL non cattura aspetti cruciali come la distribuzione della ricchezza o la qualità della vita dei cittadini. Per questo motivo, propone di introdurre valutazioni più ampie, che considerino la sostenibilità ambientale e il benessere sociale. L’iniziativa mira a coinvolgere rappresentanti di vari Paesi per costruire un approccio condiviso capace di garantire un progresso che non danneggi il pianeta né lasci indietro intere fasce della popolazione.
Sviluppo economico sostenibile: la nuova sfida per le economie mondiali
Nel suo discorso, Sheinbaum ha tracciato una visione precisa dello sviluppo economico sostenibile, inteso come un modello che privilegia le persone e l’ambiente rispetto ai soli dati macroeconomici. Ha sottolineato che la crescita del PIL resta un indice troppo limitato, incapace di rappresentare le disuguaglianze e gli effetti negativi sull’ecosistema.
Un cambiamento di paradigma necessario
Lo sviluppo sostenibile, così come lo descrive, richiede un cambiamento di paradigma. Occorre adottare strategie che evitino danni all’ambiente e riducano le disparità sociali, garantendo opportunità e dignità a tutta la popolazione. Questo tipo di crescita dovrebbe accompagnarsi a politiche pubbliche mirate, non a processi economici dettati da logiche esclusivamente finanziarie o belliche.
Sheinbaum ha concluso il suo intervento con un richiamo alla responsabilità globale nel definire modelli di crescita più inclusivi e duraturi, capaci di bilanciare interessi differenti e tutelare la pace internazionale. La sua posizione rappresenta un contributo concreto al dibattito internazionale sul futuro economico e sociale.