Un attacco con droni lanciati dalle forze russiane ha colpito questa mattina la città di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina. Le autorità locali confermano una vittima mortale, una donna di 34 anni, e decine di feriti, tra cui anche diversi minori. L’episodio ha suscitato allarme per la frequenza e la modalità degli attacchi sulla zona urbana.
Dettagli sull’attacco e sulle vittime registrate
L’attacco è avvenuto questa mattina a Kharkiv, importante centro industriale e sede di numerose strutture civili e infrastrutture. Nel corso dell’azione militare sono stati usati più droni, strumento ormai comune negli scontri attuali, che hanno colpito diverse zone della città.
Le forze di sicurezza ucraine e la procura regionale hanno confermato la morte di una donna di 34 anni, vittima diretta dell’esplosione o delle conseguenze del raid. Oltre alla persona deceduta, sono 82 i feriti segnalati, numeri aggiornati nelle prime ore successive all’attacco. Tra i feriti sono presenti otto bambini, alcuni con traumi di entità variabile. Le condizioni dei feriti non sono state nel dettaglio specificate, ma la presenza di minori evidenzia l’impatto civile del raid.
Uso dei droni nelle operazioni militari su kharkiv
L’impiego di droni si conferma una tattica ricorrente nelle operazioni sul territorio ucraino. Questi velivoli senza pilota possono trasportare esplosivi e colpire con precisione, creando danni in aree abitate. Nel caso di Kharkiv, lo schema degli attacchi ha spesso previsto l’utilizzo di piccoli droni di fabbricazione russa, a causa della loro capacità di eludere alcune difese antiaeree.
L’incidente di questa mattina si inserisce in una serie di raid simili segnalati nell’ultimo anno nella regione. Kharkiv, città strategica per la sua posizione vicina al confine russo, è stata ripetutamente bersaglio di attacchi che colpiscono infrastrutture, edifici residenziali e luoghi pubblici. L’aumento degli attacchi con droni riflette una volontà di intensificare la pressione militare, spesso in modo diretto sulle popolazioni civili.
Reazioni e contesto dei raid nella regione di kharkiv
La risposta delle autorità ucraine non si è fatta attendere. La procura regionale ha condannato l’azione, descrivendola come “un attacco deliberato contro la popolazione civile”. Le istituzioni internazionali seguono da vicino gli sviluppi nella zona, chiedendo agli autori di rispettare le norme del diritto internazionale umanitario.
Kharkiv si trova da tempo in prima linea tra le città più colpite dal conflitto in Ucraina. I numerosi attacchi hanno causato danni a infrastrutture e una crisi umanitaria crescente, con migliaia di sfollati. Gli attacchi con droni aumentano l’instabilità, complicano la vita quotidiana della popolazione e gravano sui servizi di emergenza, impegnati a soccorrere un numero elevato di feriti.
Il bilancio di questa mattina aggiunge un capitolo doloroso a una serie di episodi che testimoniano l’intensità e la difficoltà del conflitto in corso nella regione.