A partire dal 2026, il panorama del bollo auto in Italia subirà un cambiamento significativo, interessando esclusivamente le automobili di nuova immatricolazione. La riforma prevede che il pagamento del bollo auto non dovrà più avvenire nei tre mesi attualmente previsti, ma dovrà essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione del veicolo. Questo cambiamento mira a semplificare la gestione del tributo, rendendolo più chiaro e intuitivo per i cittadini.
Novità per le auto nuove
La nuova normativa stabilisce che il bollo per le vetture immatricolate dal 1° gennaio 2026 sarà pagato per un intero anno, a prescindere dalle eventuali scadenze quadrimestrali che le singole regioni potranno decidere di adottare per particolari categorie di veicoli. È importante sottolineare che per le auto già immatricolate prima della fine del 2025, le regole rimarranno invariate, mantenendo le attuali scadenze quadrimestrali, a meno che le regioni non decidano diversamente. Questo aspetto evidenzia come la riforma si concentrerà principalmente sulle nuove immatricolazioni, senza impattare immediatamente i veicoli già circolanti.
Il provvedimento, sebbene non sia ancora legge, ha già ricevuto l’approvazione preliminare dal Consiglio dei Ministri, in quanto parte di un decreto legislativo che attua deleghe fiscali in materia di tributi regionali e locali. Attualmente, il testo è in fase di esame da parte delle commissioni competenti, le quali forniranno un parere che potrebbe portare a modifiche prima della seconda lettura in Consiglio dei Ministri.
Cambiamenti nel cambio di proprietà
Una delle innovazioni più rilevanti introdotte dalla nuova normativa riguarda il cambio di proprietà dei veicoli usati. In passato, i soggetti passivi erano identificati l’ultimo giorno del periodo tributario, il che creava difficoltà nei casi di passaggio di proprietà durante il mese di pagamento. Con il nuovo sistema, l’identificazione avverrà il primo giorno del periodo tributario, riducendo le problematiche legate a trasferimenti tra diverse regioni e limitando le richieste di rimborso da parte dei contribuenti. Questa modifica si propone di creare una maggiore uniformità nella disciplina del bollo auto a livello nazionale.
In aggiunta, il bollo auto per i nuovi veicoli sarà ora pagato per un periodo di 12 mesi, superando le attuali disposizioni che prevedono scadenze variabili a seconda della tipologia di veicolo. Tuttavia, le regioni avranno la facoltà di introdurre deroghe, consentendo pagamenti quadrimestrali anche per i nuovi veicoli, a seconda delle loro specifiche esigenze fiscali.
Impatti sui veicoli in fermo amministrativo
Un’altra novità di rilievo riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo, noti anche come “ganasce fiscali”. Fino ad oggi, secondo una sentenza della Corte Costituzionale del 2017, questi veicoli erano esentati dal pagamento del bollo. La nuova normativa stabilisce che il tributo dovrà essere comunque versato anche in caso di fermo amministrativo, a condizione che non si tratti di una “perdita del possesso del veicolo per forza maggiore o per fatto di terzi”. Questa modifica è destinata a generare un aumento del gettito fiscale, ma potrebbe anche suscitare preoccupazioni tra i cittadini che si trovano nella situazione di avere veicoli su cui non possono esercitare il diritto di proprietà.
Inoltre, la riforma introduce diverse semplificazioni per i commercianti di veicoli usati. La cessione di veicoli effettuata da chiunque a soggetti che commerciano professionalmente in auto interromperà l’obbligo di pagamento del bollo, a condizione che venga registrata presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA). La comunicazione di tale cessione dovrà avvenire entro 60 giorni, eliminando la necessità di compilare un elenco quadrimestrale contenente i dettagli dei proprietari delle auto e del contratto di vendita. Questa semplificazione riduce il carico burocratico per i venditori e per il PRA, contribuendo a rendere il processo di compravendita dei veicoli usati più fluido e meno gravoso.
In sintesi, mentre il nuovo sistema di pagamento del bollo auto si prepara a entrare in vigore nel 2026, le modifiche proposte mirano a semplificare la gestione del tributo, rendendo il processo più coerente e meno conflittuale, sia per i cittadini che per le amministrazioni locali. Con l’approvazione del decreto legislativo, si attende ora di vedere come le varie regioni si adatteranno a queste nuove regole e quali ulteriori misure potrebbero essere introdotte per facilitare la transizione.