Home News Piena improvvisa sul fiume Piave mette in difficoltà sette ragazzi a Fagarè di San Biagio di Callalta
News

Piena improvvisa sul fiume Piave mette in difficoltà sette ragazzi a Fagarè di San Biagio di Callalta

Share
Share

Un gruppo di sette giovani è rimasto intrappolato su un isolotto nel fiume Piave, a Fagarè di San Biagio di Callalta, provincia di Treviso, a causa di una piena improvvisa. L’episodio riporta l’attenzione su quest’area, già teatro di un grave incidente solo pochi giorni fa, quando un giovane ha perso la vita annegando.

La situazione ieri sul fiume piave a fagarè di san biagio di callalta

I fatti si sono verificati a Fagarè di San Biagio di Callalta, dove una variazione improvvisa del livello dell’acqua ha isolato sette ragazzi su un piccolo isolotto nel letto del fiume Piave. La piena ha sorpreso il gruppo mentre si trovava in una zona generalmente frequentata per svaghi estivi e momenti di relax lungo il greto fluviale. A causa dell’aumento rapido della portata, i giovani non sono più riusciti a raggiungere la riva in modo autonomo, trovandosi così in una situazione di emergenza.

Di ritorno sul posto sono intervenuti i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e il personale medico del Suem 118. Le operazioni di soccorso, ancora in corso nelle ore successive all’allarme, puntano a riportare tutti in salvo senza incidenti. L’area è stata già segnalata per l’alto rischio di variazioni improvvise del flusso del fiume, soprattutto in questo periodo dell’anno, quando le piogge possono causare rapide escursioni idrometriche.

Il contesto degli incidenti sul piave: il caso del 18 giugno

Questa zona del Piave era già stata protagonista di un grave fatto pochi giorni fa. Il 18 giugno scorso, infatti, un giovane aveva perso la vita per annegamento, sempre lungo le rive di Fagarè di San Biagio di Callalta. Anche in quel caso il ragazzo stava trascorrendo il tempo sulle cosiddette “spiaggette” formate dal fiume, frequentate da gruppi di amici e giovani durante i mesi caldi.

La morte di quel giovane aveva sollevato preoccupazioni sulle condizioni di sicurezza e sull’adeguatezza delle segnalazioni in area fluviale. Le autorità avevano già avviato un monitoraggio più stringente e raccomandazioni per la popolazione locale e i turisti, ma gli eventi delle ultime ore dimostrano la necessità di ulteriori provvedimenti.

L’intervento di carabinieri, vigili del fuoco e suem 118

Non appena il gruppo di ragazzi ha lanciato l’allarme, sono stati impegnati vari corpi di soccorso. I Carabinieri hanno coordinato le operazioni di emergenza sul territorio intervenendo sulle strade d’accesso e mantenendo l’ordine. I Vigili del Fuoco hanno avviato la ricerca e la messa in sicurezza degli isolotti fluviali, sfruttando barche e volontari specializzati in interventi in acqua.

Il Suem 118 ha predisposto l’assistenza medica, pronto a intervenire nel caso di malori o incidenti legati alla piena o allo sforzo fisico dei giovani coinvolti. Questi interventi mostrano l’efficacia del sistema di emergenza locale, anche se sottolineano come il rischio sul fiume Piave sia concreto e richieda attenzione da parte di tutti.

La fragilità nei luoghi fluviali

In evidenza resta la fragilità di chi frequenta zone fluviali, dove variazioni improvvise nell’acqua possono mettere a repentaglio la sicurezza anche di gruppi esperti. Il fiume Piave, con i suoi tratti suggestivi ma imprevedibili, presenta pericoli evidenti nei mesi di pioggia o repentini cambiamenti climatici. Le autorità locali mantengono alta la guardia per evitare altre tragedie in questi contesti.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.