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Morte di viviana maria baldassini a robecchetto con induno: inchiesta aperta dopo la caduta di un albero durante un evento locale

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La procura di Busto Arsizio ha avviato un’indagine dopo il tragico incidente che ha portato alla morte di viviana maria baldassini, 63 anni, vittima del cedimento improvviso di un albero lungo l’alzaia del naviglio pavese a robecchetto con induno, in provincia di milano. L’evento era legato a una passeggiata promossa dalla pro loco, che si sarebbe svolta anche in caso di maltempo, come specificato dal volantino informativo. Le condizioni meteorologiche avverse, caratterizzate da vento e pioggia, sembrano aver causato la caduta della pianta. Il caso viene trattato come un fatto rilevante ma senza configurare al momento ipotesi di reato.

Le circostanze del cedimento dell’albero e il contesto dell’evento

Il 15 gennaio 2025, la sessantatreenne viviana maria baldassini è stata travolta da un albero caduto lungo l’alzaia del naviglio pavese, una zona frequentata per passeggiate e attività all’aperto nella località di robecchetto con induno. La caduta si è verificata nel corso di un’iniziativa promossa dalla pro loco locale, organizzata per favorire momenti di svago e socializzazione anche in giornate contrassegnate dal maltempo. Le avverse condizioni atmosferiche di quel giorno, con vento sostenuto e pioggia insistente, hanno indebolito la stabilità dell’albero. Fonti ufficiali confermano che la pianta avrebbe ceduto proprio a causa di queste sollecitazioni esterne.

Dettagli sull’organizzazione e le criticità

L’evento ha attirato l’attenzione, poiché si sarebbe svolto soprattutto in aperta campagna e lungo un percorso che, nonostante l’organizzazione, presentava alcuni rischi in condizioni meteorologiche come quelle verificatesi. La scelta della pro loco di confermare la manifestazione anche in caso di brutto tempo ha suscitato discussioni, specie in relazione alla sicurezza dei partecipanti e al controllo delle aree interessate.

La reazione della procura di busto arsizio e le misure investigative

La procura di busto arsizio ha aperto il fascicolo a modello 45, tipologia utilizzata per fatti rilevanti che non costituiscono reato, senza iscrivere indagati al momento. La pm susanna molteni ha disposto il sequestro della porzione dell’alzaia interessata dalla caduta dell’albero. Questa misura serve a preservare le condizioni del luogo per le indagini tecniche. Gli esperti agronomi incaricati dovranno effettuare perizie sullo stato della pianta, per accertare se presentasse problemi di stabilità o lesioni pregresse prima del cedimento.

Indagini sul corpo e lo stato attuale delle procedure

Non è stata invece disposta l’autopsia sul corpo di viviana maria baldassini, che è stata restituita alla famiglia per le esequie. La tipologia di fascicolo aperto e la mancanza di indagati indicano che, fino a oggi, non emergono colpe o mancanze da parte degli enti proprietari o responsabili del territorio. L’inchiesta sembra concentrarsi pertanto su ricostruzioni tecniche e chiarimenti sulle cause materiali dell’incidente.

Prospettive sulle responsabilità e sulle verifiche ambientali

Nel contesto dell’inchiesta, si segue con attenzione la verifica delle condizioni di manutenzione degli alberi lungo il percorso dell’alzaia, soprattutto dopo l’episodio tragico di robecchetto con induno. La mancanza di responsabilità immediatamente evidenti resta un aspetto cruciale, ma le autorità puntano a chiarire se vi siano state carenze nella cura del verde pubblico o nell’allerta meteo durante lo svolgimento dell’evento.

La gestione delle attività all’aperto in situazioni di maltempo rientra tra i temi di interesse di questa vicenda, perché coinvolge la tutela delle persone durante manifestazioni promosse da enti locali e associazioni. Gli accertamenti tecnici affidati agli agronomi potranno fare luce sulle condizioni dell’albero, ad esempio se fosse malato, se la pianta fosse stata soggetta a controlli periodici o se altri fattori abbiano determinato la caduta.

Riflessioni sul futuro della gestione delle aree verdi

Gli enti competenti dovranno probabilmente rivedere le modalità di gestione delle aree verdi e delle iniziative pubbliche in situazioni meteorologiche avverse, nel tentativo di evitare incidenti simili in futuro. La procura continua a monitorare la situazione, in attesa di conclusioni tecniche che possano chiarire ogni aspetto della tragedia.

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