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la storia di andrea e la lotta al bullismo raccontata da teresa manes in una nuova edizione del libro

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Un libro che racconta la storia di Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo, torna in libreria con un’edizione aggiornata e pagine inedite dell’autrice Teresa Manes. La vicenda è diventata anche un film nel 2024, che ha raggiunto un vasto pubblico e riacceso l’attenzione sul tema del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole italiane.

Una nuova edizione di andrea, oltre il ragazzo dai pantaloni rosa

L’8 luglio del 2025 esce una nuova versione di “andrea, oltre il ragazzo dai pantaloni rosa” scritto da Teresa Manes e pubblicato da Fabbri Editori. Questa edizione si distingue per una copertina rinnovata e alcune pagine inedite che l’autrice ha aggiunto per offrire nuove riflessioni sulla vicenda personale che ha ispirato il libro. La storia è quella di suo figlio Andrea Spezzacatena, un ragazzo che ha subito bullismo e si è tolto la vita nel 2012.

Il libro è stato scritto poco dopo la tragedia, e da allora ha rappresentato un punto di riferimento per chi vuole capire gli effetti profondi della violenza psicologica tra i giovani. Anche se pubblicato anni fa, il testo mantiene una forza emotiva notevole per l’assenza di filtri e per la sincerità con cui Manes racconta il dolore e la ricerca di senso che ha attraversato dopo la perdita del figlio.

L’impatto del libro e del film

La vicenda narrata nel libro e raccontata nel film del 2024 ha permesso di ampliare il dibattito sul bullismo e sul cyberbullismo, temi di grande rilevanza nelle scuole italiane che coinvolgono migliaia di giovani ogni anno.

L’impegno di teresa manes contro bullismo e cyberbullismo in italia

Teresa Manes ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a combattere il bullismo, portando la sua esperienza nelle scuole di tutta Italia. Dopo la morte di Andrea, avvenuta il 20 novembre 2012, la donna ha attraversato un percorso difficile ma necessario per trasformare il lutto in azione. “Ha incontrato studenti, insegnanti e genitori per spiegare cos’è il bullismo, come riconoscerlo e contrastarlo.”

La sua attività ha ottenuto riconoscimenti istituzionali. Il presidente della repubblica Sergio Mattarella le ha conferito la onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, proprio per l’impatto sociale del suo impegno. Il lavoro di Teresa si concentra anche sul cyberbullismo, fenomeno sempre più diffuso e devastante per molti giovani.

Un approccio di sensibilizzazione

In questo senso, la sua testimonianza offre un contributo concreto alla sensibilizzazione, con un approccio che mette al centro il dolore di chi subisce vessazioni e la necessità di creare ambienti scolastici più accoglienti e rispettosi. Il libro e le sue attività pubbliche spiegano come a volte le parole e i gesti possano lasciare ferite difficili da curare.

Da una tragedia personale a un messaggio di speranza e consapevolezza

“andrea, oltre il ragazzo dai pantaloni rosa” racchiude non solo la storia di una vittima di bullismo, ma anche il tentativo di Teresa Manes di dare voce a un dolore difficile da esprimere. Andrea è raccontato come un ragazzo che non è riuscito a manifestare la sua sofferenza in modo chiaro, e questo silenzio ha portato a una conclusione tragica.

Nel libro si affrontano temi come il peso delle parole, i pregiudizi sociali e la solitudine di chi viene escluso o deriso. Manes si interroga su quanto possano ferire certi atteggiamenti dei coetanei e come questi influenzino la vita e la salute mentale dei giovani. La narrazione si distingue per la sua franchezza, senza edulcorazioni o facili consolazioni.

Un messaggio di speranza

Accanto al racconto del dolore emerge però anche un messaggio di speranza. L’autrice sottolinea come l’amore rimanga la forza che può aiutare chi soffre a sostenere l’esistenza. Questa idea torna più volte nel testo, come un invito a non arrendersi di fronte alle difficoltà e a coltivare relazioni umane più profonde.

Il volume si inserisce in un dibattito più ampio sulla prevenzione del bullismo, offrendo uno spunto di riflessione per famiglie, educatori e studenti. Il ricordo di Andrea serve a mantenere viva l’attenzione su un fenomeno che coinvolge migliaia di ragazzi ogni anno e che può avere conseguenze irreversibili.

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