Il bollo auto è un’imposta regionale che incide sugli automobilisti italiani e, a partire dal 2026, subirà importanti modifiche. Queste nuove disposizioni riguarderanno esclusivamente le vetture di nuova immatricolazione e apporteranno cambiamenti significativi nel modo in cui i contribuenti gestiranno il pagamento del tributo. In particolare, le novità riguardano la modalità di pagamento e le scadenze, che saranno adattate alle esigenze individuali di ciascun automobilista.
Modifiche al pagamento del bollo auto
A partire dal 2026, l’importo del bollo auto dovrà essere versato in un’unica soluzione, senza possibilità di rateizzazione. Questo cambiamento potrebbe semplificare la gestione delle scadenze per molti automobilisti. Attualmente, il pagamento del bollo può essere effettuato in rate quadrimestrali; tuttavia, con le nuove regole, questa opzione non sarà più disponibile. L’importo dovrà essere versato entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione del veicolo. Ad esempio:
- Se un’automobile viene immatricolata il 15 gennaio, il primo bollo dovrà essere pagato entro il 28 febbraio.
- Questa modifica rappresenta un significativo allontanamento dalla scadenza uniforme attuale, che prevede tre mesi per il pagamento, rendendo invece la scadenza personalizzata in base alla data di acquisto.
È importante sottolineare che queste nuove regole si applicheranno esclusivamente alle auto immatricolate a partire dal 2026. Per le vetture già in circolazione e immatricolate prima della fine del 2025, le normative attuali continueranno a essere valide.
Innovazioni nella compravendita di veicoli
Oltre ai cambiamenti riguardanti il pagamento del bollo auto, il nuovo schema di decreto legislativo introduce anche innovazioni significative nel contesto della compravendita di veicoli usati. A partire dal 2026, il soggetto passivo sarà individuato il primo giorno del periodo tributario, riducendo così le richieste di rimborso e il contenzioso. Questo cambiamento mira a creare una maggiore uniformità normativa su scala nazionale, un obiettivo sostenuto sia dalle Regioni sia dagli operatori del settore automobilistico.
Inoltre, un’altra novità rilevante riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Gli automobilisti dovranno comunque versare il bollo auto anche se il veicolo è sottoposto a fermo, contrariamente a quanto stabilito da una sentenza della Corte Costituzionale del 2017.
Semplificazioni per i commercianti di veicoli usati
Il decreto legislativo prevede anche semplificazioni per i commercianti di veicoli usati. La cessione a un operatore professionale interromperà l’obbligo di pagamento del bollo solo se la vendita viene registrata al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) entro 60 giorni dalla transazione. Inoltre, viene eliminato l’obbligo di redigere un elenco quadrimestrale con i dati dei proprietari e dei contratti, riducendo così il carico burocratico.
Le modifiche al bollo auto per il 2026 non solo semplificano il pagamento per i nuovi automobilisti, ma affrontano anche alcune problematiche del settore automobilistico, rendendo il sistema più equo e meno complesso. Con la continua evoluzione della legislazione in materia fiscale e automobilistica, è fondamentale che i cittadini rimangano informati e preparati ad affrontare questi cambiamenti.