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A sines nasce sin01, primo data center Ai alimentato da energie rinnovabili e raffreddato con acqua di mare

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A sines, nel porto industriale del Portogallo, è stato inaugurato sin01, il primo modulo operativo di un campus da 1,2 gw dedicato esclusivamente all’intelligenza artificiale. Questo data center si distingue per l’uso innovativo dell’acqua dell’oceano atlantico come sistema di raffreddamento, evitando prodotti chimici e impattando minimamente l’ambiente marino. Il progetto, realizzato da schneider electric e start campus, rappresenta un nuovo modello per i centri dati ad alto consumo energetico, combinando sostenibilità e tecnologia di punta.

Il contesto del progetto sin01 in porto industriale di sines

sin01 è nato dalla riconversione di una vecchia centrale elettrica dismessa situata nel porto di sines, una località strategica per il trasporto marittimo e l’industria portoghese. Il campus dedicato all’intelligenza artificiale si sviluppa su una potenza di 1,2 gw, un investimento significativo che punta a ospitare carichi computazionali di ultima generazione. L’area ha beneficiato della preesistente infrastruttura industriale e dell’accesso diretto all’acqua di mare, risorsa che è stata sfruttata per sviluppare un sistema di raffreddamento completamente innovativo e sostenibile.

La scelta di sines non è casuale: la presenza di una rete elettrica robusta, con una capacità superiore a 1 gw, ha facilitato l’approvvigionamento energetico. L’impianto funziona esclusivamente con fonti rinnovabili, riducendo l’impatto ambientale tipico dei data center che operano con carichi energetici elevati. Un ruolo importante nell’avvio del progetto ha avuto il governo portoghese, che ha riconosciuto il campus come “progetto di interesse nazionale”, supportando così il piano di espansione e sviluppo locale.

Sistema di raffreddamento a base di acqua di mare: innovazione e sostenibilità

La caratteristica che rende sin01 unico è il raffreddamento con acqua dell’oceano atlantico. I data center tradizionali utilizzano solitamente aria o sistemi interni a liquido per gestire il calore prodotto dai processori. Qui invece si è adottato un metodo circolare che prevede il prelievo di acqua marina, il suo passaggio attraverso i sistemi di raffreddamento, e la restituzione al mare con una differenza di temperatura molto contenuta, appena un grado in più e senza immettere sostanze chimiche.

Pablo Ruiz Escribano, vicepresidente di schneider electric europe, sottolinea che si tratta del primo data center Ai a raffreddato su questa scala industriale grazie all’acqua marina. Questo processo non soltanto migliora le prestazioni termiche, ma consente di sfruttare il calore recuperato per riscaldare aree limitrofe, integrando in questo modo più livelli di utilizzo energetico. Il sistema ecoStruxure garantisce inoltre un controllo in tempo reale dei flussi energetici, mantenendo l’impianto sotto costante osservazione.

La scelta di utilizzare l’acqua di mare elimina problemi legati al consumo di acqua potabile e ai refrigeranti classici, che possono avere impatti ecologici negativi. Anche il raffreddamento efficiente permette di aumentare la densità computazionale senza aumentare l’impatto termico ambientale o richiedere impianti aggiuntivi di raffreddamento.

Controllo ambientale e monitoraggio continuo del sito

sin01 ha previsto un monitoraggio ambientale puntuale fin dalla fase di progettazione e realizzazione. Il campus è seguito da due centri di ricerca indipendenti che effettuano verifiche mensili sotto la superficie marina e rilasciano rapporti trimestrali sugli effetti dell’impianto sui sistemi biologici locali. India Oliveira, responsabile della sostenibilità per start campus, conferma che l’aumento minimo della temperatura dell’acqua restituita non crea problemi e, in alcuni casi, potrebbe migliorare la qualità del microhabitat.

Un altro passaggio rilevante riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale per la gestione delle emissioni carboniche. Attraverso un sistema integrato nel building information model , è possibile prevedere e migliorare l’impatto ambientale ancor prima di costruire, modificando caratteristiche dei materiali e processi logistici in tempo reale per ridurre le emissioni di CO2. Questo approccio coinvolge l’intera filiera, dal reperimento delle materie prime fino alla consegna.

Il metodo adottato consente di mantenere trasparenza e precisione nei dati ambientali, garantendo che sin01 mantenga gli standard richiesti e limiti al massimo il proprio contributo al riscaldamento globale.

L’intelligenza artificiale che gestisce sin01 dentro e fuori i sistemi

sin01 non è un semplice contenitore di tecnologie di intelligenza artificiale, ma un impianto governato dall’IA stessa. Soluzioni robotiche con visione automatica si occupano della sorveglianza degli spazi, mentre modelli predittivi identificano potenziali malfunzionamenti, programmando interventi solo quando strettamente necessari. Questo riduce sprechi di risorse e pericoli legati agli interventi fisici.

Pablo Ruiz Escribano paragona l’IA oggi all’elettricità di un secolo fa, sottolineando come stia modificando i modi di costruire e gestire i data center. Per sin01 si è scelto un modello di costruzione standardizzato e prefabbricato, elementi che velocizzano la realizzazione e riducono i costi, così come le emissioni legate ai trasporti e alle movimentazioni.

La collaborazione tra start campus e schneider electric ha portato a soluzioni di raffreddamento a liquido che all’inizio non erano disponibili nel portfolio dell’azienda, integrate con successo durante il progetto. Il risultato è un impianto efficiente e flessibile, con tecnologie adattabili al mutare delle esigenze future legate all’IA.

Impatti occupazionali e opportunità di replicabilità in europa e oltre

L’importanza di sin01 si misura anche dal punto di vista economico e occupazionale. Il governo portoghese ha definito il progetto “di interesse nazionale”, prevedendo un investimento totale di 8,5 miliardi di euro. start campus stima che verranno creati circa 1.200 posti di lavoro diretti e oltre 9.000 nell’indotto. Queste cifre indicano un impatto rilevante per il contesto locale e nazionale.

Il polo di sines si basa su fattori concretissimi: elettricità rinnovabile prodotta a costi contenuti e una rete elettrica robusta già operativa con più di 1 gw di capacità. Questo consente l’espansione senza sacrificare l’impatto ambientale, caratteristica che spesso limita altri progetti analoghi in Europa.

India Oliveira ricorda come l’elemento IA non fosse inizialmente parte del progetto, ma che la progettazione modulare e scalabile ha permesso di integrare queste nuove esigenze senza aumentare il carico sull’area. sin01 dimostra come un campus AI possa crescere in dimensioni e potenza rispettando vincoli territoriali e ambientali stringenti.

Il sistema realizzato a sines, quindi, si presenta come modello replicabile in altre regioni. Integra tecnologie di raffreddamento non invasive, monitoraggio ambientale puntuale e gestione attraverso intelligenza artificiale, elementi che insieme costituiscono un nuovo standard per i data center ad alto consumo di energia.

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