Le forze russe hanno lanciato un attacco su larga scala in Ucraina nelle ultime ore, usando droni e missili S-300 che hanno colpito diverse zone tra est, sud e nord-est. Le autorità ucraine hanno confermato la morte di almeno sette civili causata dai bombardamenti, mentre le difese aeree hanno cercato di fermare l’offensiva. L’attacco ha interessato sia obiettivi militari sia infrastrutture civili, danneggiando numerosi edifici e causando danni significativi.
Attacchi con droni e missili, numeri e obiettivi colpiti
Durante la notte, secondo quanto riferito dalle autorità ucraine e riportato dai media locali, le forze russe hanno lanciato un attacco massiccio utilizzando almeno 157 droni e 4 missili tipo S-300. Gli obiettivi duramente colpiti si trovano in almeno 19 punti diversi del territorio ucraino. Le difese ucraine hanno intercettato e abbattuto 98 droni, impedendo che raggiungessero i loro bersagli, mentre altri 19 droni sono scomparsi dai radar o sono caduti in aree non popolate.
I missili S-300, pensati originariamente per la difesa aerea, sono stati impiegati in modo offensivo per colpire infrastrutture critiche. L’attacco via drone e missili ha coinvolto non solo obiettivi strategici ma anche aree residenziali, con conseguenti danni e perdite tra la popolazione civile.
Vittime e danni nelle regioni di donetsk, kherson e kharkiv
Le regioni di Donetsk, Kherson e Kharkiv hanno subito i principali colpi dell’offensiva. Le autorità ucraine segnalano che almeno sette civili sono morti negli attacchi: cinque vittime nelle zone di Donetsk e Kherson e due nella città di Kharkiv. Queste aree, situate rispettivamente nell’est, nel sud e nel nord-est del paese, sono state centrali per l’offensiva russa, con diversi bombardamenti diretti a insediamenti urbani.
Nel dettaglio, in queste zone gli attacchi hanno causato la distruzione o il danno a edifici e infrastrutture essenziali. Cinque grattacieli e sei abitazioni private sono state danneggiate, eventi che hanno aumentato il numero di sfollati e la difficoltà della popolazione a trovare rifugio sicuro.
Danni al porto fluviale di mykolaiv senza vittime
Tra le infrastrutture colpite dal bombardamento ci sono anche strutture strategiche come il porto fluviale di Mykolaiv, situato nella regione omonima nel sud dell’Ucraina all’estuario del fiume Bug. Questa area è molto importante per il trasporto e il commercio sul fiume, nonché per le operazioni militari logistiche.
L’attacco al porto ha provocato danni materiali, compromettendo parte delle operazioni ma non ha causato vittime tra la popolazione e il personale presente. La situazione rimane complessa però, dato che il porto svolge un ruolo chiave per la regione sia civile sia militare.
Intensificazione dell’offensiva russa
Gli attacchi nella notte confermano un’intensificazione dell’offensiva russa contro l’Ucraina, con un mix di armi convenzionali e droni usati per colpire sia obiettivi militari che infrastrutture civili. Le forze di difesa ucraine continuano a lavorare per respingere gli attacchi e proteggere le aree abitate, ma la situazione resta tesa in molte zone del paese.