L’ultimo Angelus di papa Leone XIV prima della partenza per Castel Gandolfo ha rilanciato un appello forte alla pace nel mondo. Il pontefice ha sottolineato la necessità di sostituire la violenza delle armi con la via del dialogo, rivolgendosi direttamente ai governanti. Nel contesto attuale segnato da conflitti e tensioni, il suo messaggio richiama attenzione sull’urgenza di un cessate il fuoco ovunque.
L’appello di papa leone xiv contro la violenza armata
Durante l’Angelus, papa Leone XIV ha espresso una richiesta chiara ai leader globali: “fermare le guerre e avviare conversazioni costruttive”. Ha definito la pace come un desiderio universale e un grido di aiuto da parte di chi soffre per i conflitti. Il pontefice ha chiesto a Dio di toccare i cuori dei governanti, spingendoli a scegliere il dialogo al posto delle armi. Questo tema torna spesso nei suoi discorsi, ma questa volta assume un rilievo particolare proprio per la situazione internazionale. L’invito a chiudere le ostilità si lega anche al recente incontro con i bambini ucraini, a cui Leone XIV ha parlato di fratellanza. Ha incoraggiato i più giovani a diventare costruttori di pace, un messaggio semplice ma carico di speranza.
Fede vissuta come impegno quotidiano e non semplice ritualità
Nel corso della preghiera domenicale, il papa ha invitato i fedeli a tradurre la fede in azioni concrete della vita quotidiana. Ha criticato chi si limita a manifestare la religione come una “etichetta esteriore”, ricordando che essere cristiani significa lavorare ogni giorno nel “campo di Dio”. È un richiamo a coltivare il vangelo dentro sé stessi e portarlo in famiglia, sul lavoro, a scuola e nei rapporti sociali. Il pontefice ha messo in guardia dall’essere “cristiani delle occasioni”, cioè persone che si dedicano alla fede solo in momenti sporadici o eventi speciali. L’impegno deve essere invece costante e visibile nelle scelte di ogni giorno.
Il ricordo delle vittime delle alluvioni in texas e l’addio temporaneo al vaticano
Papa Leone XIV ha dedicato un pensiero alle vittime delle recenti alluvioni in Texas, esprimendo pubblicamente le sue condoglianze e invitando la piazza San Pietro a unirsi in preghiera per loro. Nel clima caldo che avvolge la città, il pontefice ha riconosciuto il coraggio dei fedeli che attraversano le Porte Sante, definendoli ammirevoli. L’Angelus si è concluso con la partenza di Leone XIV verso Castel Gandolfo, che ospita nuovamente un papa dopo l’assenza durante il pontificato di Francesco. Il soggiorno è definito una “vacanza operativa”, lasciando intendere un periodo di riposo comunque dedicato ad attività e riflessioni.
Attenzione e solidarietà di fronte alle crisi
Ogni parola di questo Angelus ricorda l’urgenza della pace e la necessità di un impegno autentico nella fede, in un momento di grande tensione internazionale e calamità naturali che richiedono attenzione e solidarietà.
