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Artigiani milanesi superano di tre volte i dipendenti di Stellantis

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Artigiani milanesi superano di tre volte i dipendenti di Stellantis
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L’artigianato a Milano rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia locale, con un numero di addetti che supera di gran lunga quello dei dipendenti di Stellantis, uno dei maggiori gruppi automobilistici a livello mondiale. Secondo un’analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, gli occupati nell’artigianato milanese sono più di 134.000, un dato che è tre volte superiore agli 43.000 dipendenti di Stellantis distribuiti su tutto il territorio italiano. Questa comparazione mette in luce l’importanza cruciale che il settore artigiano riveste non solo a Milano, ma in tutta Italia.

L’importanza dell’artigianato milanese

L’artigianato, spesso sottovalutato rispetto alle grandi industrie, presenta una dimensione occupazionale nettamente superiore rispetto a quella dei colossi industriali. La Cgia di Mestre evidenzia che, a livello nazionale, le imprese artigiane sono circa 1,24 milioni e gli addetti nel settore ammontano a circa 2,8 milioni. Nel 2022, il valore aggiunto generato dall’artigianato ha raggiunto i 143 miliardi di euro, in contrasto con i 2,8 miliardi realizzati da Stellantis. Questi dati pongono l’accento su una realtà economica che, pur essendo meno sotto i riflettori, gioca un ruolo vitale nel sostenere l’occupazione e l’economia locale.

Varietà dei settori artigiani

La Città Metropolitana di Milano si distingue non solo per il numero assoluto di addetti artigiani, ma anche per la varietà dei settori in cui operano. Tra le principali categorie troviamo:

  1. Lavorazione del legno
  2. Produzione di articoli in pelle
  3. Attività di ristorazione
  4. Servizi alla persona

L’artigianato milanese è un mosaico di competenze e tradizioni che contribuiscono significativamente al tessuto socioeconomico della città. In questo contesto, la presenza di Stellantis, sebbene importante, appare come un tassello di un mosaico molto più ampio.

Resilienza nell’industria automobilistica

Se si guarda alla filiera dell’auto, un settore che ha storicamente rappresentato un pilastro dell’economia italiana, le imprese artigiane specializzate sono oltre 72.600, con un totale di 389.000 addetti. Questo dato è impressionante se confrontato con il numero di dipendenti di Stellantis, che a fine 2023 era di 43.000. È interessante notare che molte autofficine e carrozzerie operano come parte dell’indotto di Stellantis, ma esistono anche numerosi autoriparatori indipendenti, che non dipendono direttamente dal gruppo automobilistico. Questa diversificazione del settore evidenzia la resilienza dell’artigianato, capace di adattarsi e prosperare anche in un contesto di grande competizione.

Riconoscere il valore dell’artigianato

Purtroppo, nonostante la rilevanza dell’artigianato, l’attenzione dei media e della politica italiana è spesso rivolta principalmente ai giganti industriali come Stellantis. Questo porta a una sottovalutazione del contributo che le piccole e medie imprese artigiane offrono all’economia. Nella narrazione economica italiana, le storie di successo delle piccole attività artigiane spesso rimangono nell’ombra, mentre i risultati e le strategie delle grandi aziende sono costantemente analizzati.

Tuttavia, è fondamentale riconoscere che l’artigianato non è solo un settore economico, ma rappresenta anche un patrimonio culturale e sociale. Le tradizioni artigiane, le tecniche di produzione e l’attenzione al dettaglio sono elementi che caratterizzano il “made in Italy” e conferiscono al nostro Paese un’identità unica a livello globale.

In conclusione, l’artigianato a Milano non è un semplice settore economico, ma una vera e propria forza lavoro che sostiene l’occupazione e la cultura locale. La visibilità e il supporto a questo settore sono essenziali per garantire un futuro prospero e sostenibile, non solo per gli artigiani stessi, ma per l’intera comunità milanese.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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