Il fenomeno dello spopolamento dei piccoli borghi è un tema di crescente rilevanza in molte regioni italiane. In risposta a questa problematica, la provincia di Trento ha lanciato un progetto sperimentale che offre fino a 100.000 euro di contributi a fondo perduto per incentivare le persone a trasferirsi in alcuni comuni del Trentino, spesso dimenticati e a rischio di abbandono. Questo progetto mira non solo a rivitalizzare le comunità locali, ma anche a preservare il patrimonio culturale e architettonico di queste aree.
Come funziona il progetto
Il progetto è stato avviato con l’intento di attrarre nuovi residenti in aree che hanno visto un significativo calo demografico negli ultimi anni. La prima finestra per la presentazione delle domande si è chiusa il 30 giugno 2023, mentre la seconda si aprirà l’8 settembre 2023. I primi dati sono incoraggianti: secondo quanto riportato dal Corriere del Trentino, gli uffici del dipartimento urbanistica della provincia hanno ricevuto un numero elevato di richieste, con ben 291 domande presentate, incluse alcune da cittadini stranieri.
Requisiti per accedere al bando
Per partecipare al bando e accedere ai contributi, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici:
- Essere proprietari o titolari di un immobile situato in uno dei comuni selezionati per il progetto.
- Non superare il limite massimo di tre unità abitative per ogni richiedente.
- Non richiedere il contributo per abitazioni di tipo signorile.
- Realizzare un intervento di recupero sull’immobile destinato a diventare la propria prima casa, che dovrà essere abitato o affittato a canone moderato per un periodo minimo di dieci anni.
Queste misure sono pensate per prevenire speculazioni immobiliari e garantire che gli interventi siano sostenibili nel lungo periodo.
Dettagli sui finanziamenti
Chi riesce a soddisfare i requisiti richiesti può beneficiare di un sostanzioso contributo economico per le spese di ristrutturazione. Il finanziamento pubblico può coprire fino al 40% delle spese di recupero, con un massimo di 200.000 euro per gli immobili che fanno parte di insediamenti storici. Per gli altri casi, la percentuale scende al 35%. Inoltre, se si acquista un immobile da ristrutturare, è possibile ricevere un ulteriore contributo di fino a 20.000 euro, a condizione che non superi il 20% del prezzo totale di acquisto. In questo modo, i finanziamenti disponibili possono arrivare fino a 100.000 euro, un incentivo notevole per chi desidera trasferirsi in Trentino.
I comuni coinvolti
I comuni coinvolti nel progetto sono stati selezionati in base al calo demografico registrato tra il 2000 e il 2023. Tra i comuni che partecipano al progetto ci sono:
- Altavalle
- Bleggio Superiore
- Bondone
- Borgo Chiese
- Bresimo
- Canal San Bovo
- Castel Condino
- Castello Tesino
- Cis
- Cinte Tesino
- Dambel
- Frassilongo
- Grigno
- Livo
- Luserna
- Mezzano
- Novella
- Ospedaletto
- Peio
- Pieve di Bono-Prezzo
- Pieve Tesino
- Rabbi
- Rumo
- Sagron Mis
- Segonzano
- Sover
- Terragnolo
- Tre Ville (eccetto la località Palù di Madonna di Campiglio)
- Valdaone
- Valfloriana
- Vallarsa
- Vermiglio
Particolarmente significativo è il comune di Vermiglio, che ha guadagnato notorietà di recente grazie al film “Maternal” di Maura Delpero, il quale ha messo in luce le bellezze e le peculiarità di questo territorio. Questa visibilità può rappresentare un ulteriore incentivo per attrarre nuovi residenti, portando a una rinascita delle comunità locali.
Le prospettive future
Il progetto della provincia di Trento potrebbe rappresentare un modello replicabile in altre regioni italiane afflitte dal fenomeno dello spopolamento. Con il giusto mix di incentivi economici e politiche di supporto, è possibile invertire la tendenza e riportare vita e vitalità in borghi che altrimenti rischiano di cadere nell’oblio. L’iniziativa non è solo un’opportunità per i nuovi residenti, ma anche un modo per valorizzare il patrimonio culturale e naturale del Trentino, contribuendo a una maggiore sostenibilità sociale e ambientale.
In un’epoca in cui le aree urbane sono sempre più congestionate, la proposta di vivere in un piccolo borgo immerso nella natura, con un forte senso di comunità e tradizioni locali, potrebbe rivelarsi un’ottima alternativa per molti. Con l’apertura della seconda finestra di presentazione delle domande, cresce l’attesa per vedere quanti altri saranno attratti da questa opportunità unica e quali saranno gli sviluppi futuri di questo ambizioso progetto.