Un evento drammatico ha scosso Roma, dove un’esplosione in una stazione di servizio ha messo a repentaglio la vita di molte persone. Tra i protagonisti di questa storia di coraggio c’è il maresciallo Gregorio Assanti, appartenente alla prima sezione del nucleo radiomobile dei carabinieri. La sua prontezza e determinazione sono state decisive nel salvare la vita di un uomo di 67 anni, attualmente ricoverato in codice rosso a causa delle gravi ustioni riportate.
l’incidente nella stazione di servizio
L’incidente è avvenuto in una pompa di benzina e GPL nella capitale. L’uomo, identificato come addetto alla sicurezza della stazione, è rimasto gravemente ferito dopo le esplosioni che hanno colpito l’impianto. Le immagini del video diffuso dalle forze dell’ordine mostrano il drammatico intervento del maresciallo Assanti, che ha vissuto momenti di grande paura e confusione.
Assanti ha dichiarato: «Siamo stati sbalzati due volte durante le due grosse esplosioni». La prima esplosione ha creato una nube di fiamme e fumi tossici che ha reso difficile la visibilità. Nonostante il panico, il maresciallo ha mantenuto la lucidità necessaria per agire. «Quando mi sono rialzato, le fiamme ci impedivano di vedere, ma sono riuscito a scorgere un uomo a fianco alla sua auto incendiata dopo la deflagrazione: era in terra con ustioni su tutto il corpo perché era stato avvolto dalle fiamme», ha aggiunto.
il caos e le difficoltà dei soccorsi
La scena era caotica, con diversi militari e agenti di polizia accorsi per prestare soccorso. Il maggiore Andrea Quattrocchi, comandante della compagnia Casilina, ha confermato che l’intervento dei carabinieri è stato fondamentale. La situazione è stata complicata ulteriormente dalla presenza di ambulanze adiacenti, che, a causa delle esplosioni, sono state anch’esse avvolte dalle fiamme. Questo ha reso difficile il trasporto dei feriti, costringendo i soccorritori a improvvisare.
Assanti ha descritto le difficoltà nel reperire un mezzo di soccorso, sottolineando il caos che circondava la scena. «Era ancora vigile ma sotto choc. Lo abbiamo subito soccorso e portato via per trasportarlo in ospedale, ma l’ambulanza però era incendiata. Non ci siamo persi d’animo, lo abbiamo caricato su una nostra pattuglia portando con noi anche un infermiere e abbiamo raggiunto l’ospedale», ha spiegato il maresciallo. La dedizione e il coraggio di Assanti si sono tradotti in un salvataggio tempestivo, nonostante anche lui abbia rimediato delle ustioni durante il suo eroico intervento.
la sicurezza dei bambini e i danni causati
Mentre le operazioni di soccorso si svolgevano, c’era anche una preoccupazione per la sicurezza dei bambini che si trovavano nel vicino centro estivo di Villa De Sanctis. Alessandro Graziani, un educatore di 28 anni, ha raccontato di aver assistito all’orrore mentre si dirigeva verso la struttura per verificare la presenza dei piccoli. «Mentre andavo verso il centro sportivo, per accertarmi non ci fosse più nessuno, è esplosa un’ambulanza e ho visto un pezzo di lamiera volare verso la mia direzione», ha ricordato.
Al momento dell’esplosione, cinque bambini erano già presenti nel centro, insieme a due animatrici e un addetto alla manutenzione. Graziani ha descritto il panico che si è diffuso tra i presenti, raccontando di aver visto pezzi di metallo volare e di essere caduto mentre cercava di mettersi al riparo.
Le esplosioni hanno causato danni significativi non solo alla pompa di benzina, ma anche alla struttura sportiva adiacente, che ha subito danni ingenti. La rapidità con cui i soccorritori hanno risposto all’emergenza è stata fondamentale per limitare i danni e salvare vite. Le immagini del video mostrano la determinazione e il coraggio di uomini e donne in uniforme, che non hanno esitato a mettere in pericolo le proprie vite per aiutare gli altri.
L’eroismo del maresciallo Assanti e degli altri soccorritori è un promemoria della dedizione e del sacrificio che caratterizzano le forze dell’ordine. In situazioni di emergenza come questa, è essenziale avere personale preparato e coraggioso, pronto a intervenire per proteggere e salvare vite umane. La comunità di Roma si stringe attorno a chi ha subito danni e a chi, come Assanti, ha dimostrato che, anche nei momenti più bui, ci sono sempre eroi pronti a rispondere alla chiamata.