A Madrid, le strade del centro si sono trasformate in un grande palcoscenico a cielo aperto per il pride 2025. Una folla imponente ha invaso vie e piazze per ribadire i diritti delle persone lgbtiq+ e festeggiare il ventesimo anniversario della legge sui matrimoni ugualitari, varata nel 2005. La manifestazione, organizzata da Mado , ha unito musica, immagini e messaggi contro i discorsi d’odio e i rischi di regressioni legislative.
Il ruolo della piattaforma mado nel coordinamento del pride
Mado, acronimo di Madrid Orgullo, è la piattaforma statale che organizza il pride nella capitale spagnola. Questo gruppo coordina eventi, manifestazioni e iniziative culturali per dare visibilità al mondo lgbtiq+. Nell’edizione di quest’anno, Mado ha allestito una parata colorata e vivace fatta di oltre 50 carrozze su cui si alternano musica ad alto volume, balli e canti. Le strade di Madrid hanno visto una parata piena di energia che ha coinvolto decine di migliaia di persone.
Il messaggio lanciato da Mado punta a contrastare la diffusione di discorsi d’odio contro la comunità lgbtiq+ e ad opporsi a eventuali tentativi legislativi di limitare i diritti acquisiti. Secondo gli organizzatori, sia a livello spagnolo sia internazionale, il contesto attuale risulta sempre più complesso e ostile per il mondo lgbtiq+, rendendo fondamentali manifestazioni come il pride per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica.
Il contesto e il significato della legge sui matrimoni ugualitari in spagna
Nel 2005 la Spagna ha introdotto una legge storica, riconoscendo alle coppie formate da persone dello stesso sesso gli stessi diritti delle unioni eterosessuali. La normativa, approvata dall’allora governo socialista guidato da José Luis Zapatero, ha incluso anche il diritto all’adozione per queste coppie. Non si tratta solo di un traguardo legislativo, ma di un punto di svolta nella cultura e nella società spagnola. Il pride di quest’anno ha scelto lo slogan «20 anni avanzando nei diritti. Non un passo indietro» proprio per ricordare questo passaggio chiave.
La legge ha segnato un cambiamento all’interno del paese, influenzando le discussioni pubbliche sui diritti civili e sull’uguaglianza. Il riconoscimento dei matrimoni egualitari ha inoltre aperto la strada a successive norme a tutela delle persone lgbtiq+, facendo di Madrid un punto di riferimento europeo per le battaglie in questo ambito.
La partecipazione delle autorità e i messaggi politici alla manifestazione
Fra i protagonisti della sfilata in prima fila sono spiccati diversi esponenti del governo spagnolo di orientamento progressista. Tra loro, Yolanda DÃaz, vicepremier e fondatrice del movimento Sumar. DÃaz ha già guidato la delegazione spagnola al pride di Budapest, manifestazione organizzata in opposizione al divieto imposto dal primo ministro ungherese Viktor Orban. Accanto a lei c’erano anche la ministra della sanità Monica Garcia e l’eurodeputata di Podemos Irene Montero.
Questi personaggi politici hanno confermato l’impegno delle istituzioni a sostegno dei diritti lgbtiq+ e hanno messo in guardia dai rischi di passi indietro legislativi o culturali. Il loro ruolo di primo piano durante la manifestazione testimonia l’importanza di mantenere un fronte politico compatto e visibile nelle lotte contro le discriminazioni.
Le richieste della federazione statale felgtbi+ e gli appuntamenti serali a madrid
Nel corso del corteo, la presidente della federazione statale FELGTBI+, Paula Iglesias, ha preso la parola per chiedere un intervento urgente dello Stato. Nella sua dichiarazione ha sottolineato la necessità di un patto nazionale contro i discorsi di odio rivolti ai gruppi vulnerabili, sollecitando misure concrete per proteggere le persone lgbtiq+ da aggressioni verbali e sociali.
La festa del pride non si è limitata alla sfilata. La serata ha visto eventi musicali e spettacoli distribuiti su quattro grandi palchi in vari punti della città . Queste iniziative hanno mantenuto vivo l’entusiasmo dei partecipanti e hanno amplificato l’impatto culturale della manifestazione. Madrid si è confermata così una capitale che oltre a festeggiare, continua a combattere per i diritti e la visibilità delle comunità lgbtiq+.