L’Italia sta vivendo un clima estremo che spinge da un lato ondate di caldo record e dall’altro piogge intense e temporali soprattutto al nord. La situazione più critica ha portato a vittime sul lavoro, allagamenti e disagi nella viabilità e nei trasporti. Gli effetti del maltempo si fanno sentire soprattutto in Lombardia e Piemonte, mentre al centro e sud prosegue l’allarme afa con temperature oltre i 40 gradi. Le autorità hanno avviato interventi urgenti per contrastare gli effetti più pericolosi di queste condizioni anomale.
Caldo record e conseguenze al centro-sud
Nelle regioni del centro e del sud Italia le temperature hanno raggiunto livelli eccezionali nei giorni scorsi, superando i 40 gradi in diverse località. Il caldo ha creato condizioni di forte disagio fisico e ha provocato anche una tragedia a Macerata, dove un operaio di 51 anni, Savino Lettini, è morto mentre lavorava all’elettrificazione della linea ferroviaria Civitanova-Albacina. L’uomo, di origine pugliese e padre di tre figli, si è sentito male sotto il sole cocente a Sferzacosta senza possibilità di soccorso. Questa morte si aggiunge purtroppo ad altri incidenti simili avvenuti nello stesso periodo, legati all’esposizione prolungata al caldo intenso.
L’emergenza clima ha spinto alcune Regioni, come il Lazio, a emanare norme più restrittive per proteggere i lavoratori. In particolare, dal 2025 è stato esteso il divieto di lavoro durante le ore più calde, tra le 12:30 e le 16:00, a settori come l’agricoltura, l’edilizia e la logistica, includendo anche i rider. Questa misura è valida fino a metà settembre nei giorni più a rischio climaticamente. L’obiettivo è ridurre drasticamente i casi di malessere e incidenti da colpi di calore durante le giornate infuocate.
Maltempo e danni al nord, le province lombarde in difficoltà
Mentre al centro-sud si soffre il caldo, al nord Italia molte province sono state colpite da forti temporali e nubifragi. Le piogge intense hanno causato allagamenti gravi in Lombardia, interessando zone come Milano, Monza e Brianza, Como, Bergamo e Cremona. Numerose strade sono state invase dall’acqua, sottopassi si sono riempiti di fango, e in alcuni casi intere famiglie sono state evacuate. Nel comune di Lentate sul Seveso, in provincia di Monza e Brianza, l’esondazione del fiume ha causato l’allontanamento di quindici persone, le cui case sono finite sotto il fango.
La protezione civile comunale ha attivato una vasca di laminazione a Milano per evitare che il Seveso sommerga ulteriori quartieri, ma ha annunciato la necessità di svuotarla presto vista la persistenza delle piogge. La gestione dell’emergenza è stata oggetto di tensioni tra amministrazione comunale e Regione Lombardia: l’assessore comunale Marco Granelli ha invitato la Regione a intervenire, mentre l’assessore regionale Gianluca Comazzi ha risposto ricordando gli interventi già effettuati e sottolineando che non si risolvono i problemi con i post sui social.
Danni strutturali e disagi nei trasporti a causa dei temporali
Le piogge e i venti forti hanno provocato danni materiali in molte aree del nord Italia. A Como, diversi sottopassi sono stati allagati e chiusi al traffico. A Erba, una persona è rimasta bloccata in un’auto uscita di strada durante un temporale intenso. A Cantù il crollo del muro di cinta di una villa ha richiesto interventi immediati, mentre nel bergamasco diverse strutture civili e industriali hanno subito danni da vento e fulmini, compresi pannelli fotovoltaici divelti e linee elettriche interrotte.
Anche il trasporto aereo ha risentito del maltempo. All’aeroporto di Orio al Serio, vicino a Bergamo, tredici voli in arrivo sono stati dirottati su altre destinazioni: nove voli sono stati mandati a Bologna, tre a Milano Malpensa e uno a Verona. Sono stati registrati ritardi anche sulle partenze. Questa situazione ha causato disagi ai viaggiatori e ulteriori complicazioni nella logistica regionala.
Variazioni meteo per il weekend e prospettive meteo per la prossima settimana
Dopo giorni di caldo intenso, un cambiamento meteo è atteso a partire dal weekend. Un fronte freddo proveniente dal Nord Europa porterà un calo delle temperature al nord e forti temporali con possibilità di grandinate. Le zone più interessate saranno Lombardia e settori alpini nella giornata di domenica 6 luglio, con temporali che si sposteranno dal nord al centro Italia nei giorni successivi. Il meteorologo Federico Brescia ha indicato come la durata di queste ondate di caldo sia più lunga rispetto al passato, e che proprio l’interazione di questo caldo con l’arrivo del fronte umido scatenerà fenomeni intensi.
Le previsioni indicano per venerdì 5 luglio un clima ancora caldo e soleggiato al centro-sud, con qualche temporale sui rilievi e in Lombardia. Domenica saranno previste piogge violente al nord, mentre il centro e sud manterranno condizioni estive con qualche acquazzone sull’Appennino. Lunedì 7 luglio arriverà un’altra ondata di temporali su Lombardia e Triveneto, mentre il centro e sud rimarranno con tempo stabile e temperature elevate. In seguito l’anticiclone dovrebbe tornare a prevalere, riportando temperature più consone alla stagione su tutto il Paese.
L’Italia si trova, ormai da giorni, a dover fare i conti con una spaccatura netta delle condizioni climatiche, tra estremo caldo e perturbazioni violente, e con le ripercussioni su vite, lavoro e infrastrutture. Le emergenze di queste ore stanno spingendo le autorità a misure urgenti per tutelare la popolazione e gestire la viabilità e i danni causati dal maltempo.