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Rovagnati stabilizza 140 lavoratori degli appalti per gli stabilimenti di Biassono e Villasanta

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Il gruppo Rovagnati ha firmato un accordo sindacale che prevede la stabilizzazione di 140 lavoratori attivi negli appalti dei propri stabilimenti di Biassono e Villasanta, in provincia di Monza e Brianza. Questa mossa rappresenta un passaggio significativo per la gestione del personale nell’industria alimentare, con conseguenze importanti sul piano occupazionale e sociale sul territorio. L’intesa è stata sottoscritta con i sindacati FAI, FLAI e UILA, e riguarda l’assunzione diretta con contratto collettivo nazionale.

L’accordo tra rovagnati e sindacati

La recente intesa stipulata tra il gruppo Rovagnati e le sigle sindacali FAI, FLAI e UILA, prevede la conversione del rapporto lavorativo di 140 dipendenti che operano tramite appalto negli stabilimenti produttivi di Biassono e Villasanta. In pratica, questi lavoratori passeranno da un contratto indiretto a un’assunzione diretta con l’azienda, seguendo il contratto collettivo nazionale dell’industria alimentare.

Benefici per i lavoratori

Il cambiamento garantisce a questi dipendenti una continuità occupazionale, ovvero la sicurezza di mantenere il lavoro senza rischi legati a scadenze di appalto o cambi di fornitori. Al tempo stesso, il gruppo Rovagnati ha messo al centro la valorizzazione delle competenze specifiche acquisite dai lavoratori. Questo significa riconoscere e tutelare il ruolo assunto nelle fasi produttive, favorendo un ambiente professionale più stabile.

Il passaggio dall’appalto all’assunzione diretta risponde pure a una necessità di ordine organizzativo, dove l’azienda vuole evitare la frammentazione del personale e favorire una relazione più diretta con i collaboratori. Inoltre, la scelta trova terreno fertile in una politica industriale che privilegia il capitale umano rispetto al semplice costo del lavoro.

Impatto sociale e clima aziendale

Secondo le organizzazioni sindacali coinvolte, questa operazione rappresenta un progresso nel garantire ambienti di lavoro più stabili e con tutele concrete per i dipendenti. Eliminare la distanza tra appalto e assunzione diretta contribuisce anche a rafforzare una cultura aziendale che basa le proprie radici sulla considerazione delle persone, non solo come forza lavoro, ma come patrimonio da salvaguardare.

Il gruppo Rovagnati ha dichiarato che questo passo si inserisce in una visione strategica che mette al centro i collaboratori, promuovendo condizioni di lavoro migliori da un punto di vista sociale e umano. La riduzione delle tensioni derivanti dall’incertezza degli appalti può generare, infatti, un clima più positivo e la crescita di un senso di appartenenza verso l’azienda.

Questo effetto potrebbe favorire anche la produttività, visto che il personale stabile e valorizzato tende a operare con maggiore attenzione e motivazione. Da un lato quindi si costruisce un modello organizzativo più coeso; dall’altro si tutela la qualità della vita dei lavoratori sui due siti produttivi di Biassono e Villasanta.

Impatto economico e territoriale sul monzese

L’accordo trae risonanza anche a livello territoriale, considerando che Rovagnati rappresenta un punto di riferimento per l’occupazione nel Monzese. Stabilizzare 140 lavoratori significa garantire affari più certi e un’iniezione di fiducia per l’economia locale. La presenza di un gruppo industriale che si muove in questa direzione manda un segnale netto alle istituzioni e alla comunità.

Questa operazione si traduce in una maggiore sicurezza per le famiglie dei dipendenti e riduce rischi di discontinuità economica legati a cambi di appalto. Allo stesso modo, l’accordo può consolidare i rapporti con fornitori e altri operatori del territorio, stimolando un ambiente più stabile dal punto di vista commerciale.

Ruolo di rovagnati nel territorio

Rovagnati si conferma così attenta all’ambiente in cui opera e alle esigenze sociali della zona, impegnandosi non solo nella produzione alimentare ma anche nel mantenere un legame saldo con i propri collaboratori e con la comunità dove investe. La scelta di passare all’assunzione diretta testimonia un interesse concreto per il futuro occupazionale nel Monzese.

Con questo accordo, inoltre, si apre una strada che potrebbe influenzare altre aziende del territorio, spingendo verso una maggiore regolarizzazione e stabilità dei rapporti di lavoro nell’industria alimentare regionale. È un passaggio che guarda oltre il breve periodo, puntando a solidità e attenzione socioeconomica.

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