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Raid Idf nella striscia di Gaza: almeno 15 morti a al-mawasi e demolizioni a khan younis

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Gli scontri nella Striscia di Gaza continuano a provocare vittime e danni. Nelle prime ore della mattina del 2025, attacchi dell’esercito israeliano hanno colpito la zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan Younis, provocando almeno 15 morti e numerosi feriti secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, legata all’Autorità nazionale palestinese . Sul fronte opposto, demolizioni di abitazioni sono state registrate nel nord di Khan Younis.

Demolizioni a khan younis nord: distrutti edifici residenziali

Parallelamente agli attacchi a al-mawasi, le forze israeliane hanno portato avanti demolizioni di abitazioni nella parte settentrionale di Khan Younis. Questo intervento si inserisce nel quadro delle strategie militari finalizzate a smantellare presunti rifugi o depositi di armi. Le abitazioni distrutte erano abitate da famiglie palestinesi e la distruzione ha causato uno sfollamento significativo. Ancora non è chiaro quante unità abitative siano state coinvolte esattamente.

Le demolizioni si svolgono in un contesto di alti conflitti sociali e difficoltà logistiche per la popolazione locale, con servizi di base compromessi e limitato accesso all’acqua e all’energia elettrica. Gli abitanti colpiti hanno denunciato “l’impossibilità di trovare soluzioni abitative alternative in tempi brevi”, aggravando la situazione di emergenza già presente nella zona.

Attacchi a al-mawasi: il bilancio delle vittime e il contesto operativo

Al-mawasi, un’area complessa a sud della Striscia di Gaza, è stata bersaglio di attacchi da parte delle forze armate israeliane. Fonti palestinesi collegano gli eventi agli scontri in corso, che da settimane segnano questa regione. Le operazioni militari della mattina hanno provocato almeno 15 morti, compresi alcuni civili, e diversi feriti che sono stati trasferiti negli ospedali della zona. La dinamica precisa degli attacchi non è stata resa pubblica, ma si segnala un’intensificazione nelle bombe aeree e azioni di terra coordinate dall’Idf.

Il luogo è noto per essere densamente popolato, con scuole e strutture civili nelle vicinanze. Questa concentrazione urbana rende le operazioni militari ancora più rischiose per la popolazione civile, come confermato dagli alti numeri di vittime registrati negli ultimi giorni. Le agenzie locali monitorano la situazione, ma le linee di comunicazione restano complicate per la presenza di continue interruzioni elettriche e di collegamenti.

Il bilancio complessivo della guerra nella striscia di gaza secondo fonti palestinesi

Dal momento che il conflitto è precipitato, le cifre ufficiali indicano un bilancio gravissimo. Le fonti palestinesi riferiscono che almeno 57.130 persone sono morte e più di 135.173 sono rimaste ferite dall’inizio della guerra in questa area. Questi numeri riflettono la gravità della crisi umanitaria presente ormai da mesi, con una popolazione civile pesantemente colpita e una rete sanitaria quasi al collasso.

Le organizzazioni internazionali denunciano spesso la difficoltà a verificare in modo indipendente le cifre a causa delle limitazioni nella raccolta dati sul terreno di guerra. Anche se queste statistiche provengono da fonti palestinesi, vengono considerate indicative del dramma vissuto nella Striscia. La comunità internazionale continua a seguire con attenzione gli sviluppi sul campo, chiedendo a più riprese “cessate il fuoco per limitare ulteriori perdite”.

Le tensioni restano molto alte e ogni nuova azione militare, come quelle a Al-Mawasi e a Khan Younis, contribuisce a peggiorare una situazione già estremamente delicata per i civili e le infrastrutture della regione.

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