Un’ondata di freddo senza precedenti ha investito l’Argentina, il Cile e l’Uruguay, portando temperature sotto lo zero durante l’inverno nell’emisfero australe. Le condizioni estreme hanno costretto i governi a intervenire con misure urgenti per garantire gas e assistenza soprattutto alle fasce più vulnerabili della popolazione. Il freddo ha provocato almeno 15 morti tra i senzatetto, e i problemi energetici si sono estesi fino alla produzione di gas nella Patagonia argentina.
L’impatto del freddo estremo su argentina, cile e uruguay
Negli ultimi giorni di giugno 2025, le temperature in Argentina, Cile e Uruguay sono precipitate ben al di sotto dello zero, un fenomeno piuttosto raro per queste regioni. Questo brusco calo termico ha creato condizioni di estrema difficoltà per le persone più fragili, soprattutto i senzatetto nelle grandi città. In Argentina, la ong Proyecto 7 ha segnalato nove morti tra gli indigenti, vittime dell’esposizione al gelo intenso. Anche in Uruguay sono stati registrati sei decessi tra le persone prive di un’abitazione fissa.
Le amministrazioni locali stanno fronteggiando un’emergenza sociale e sanitaria. L’Uruguay ha dichiarato l’allerta rossa nazionale, privilegiando lo spostamento obbligatorio dei senzatetto verso strutture di accoglienza. Il Cile ha fatto partire l’attivazione di rifugi temporanei, soprattutto nelle aree urbane dove la concentrazione di persone senza casa è più alta. Questi paesi stanno monitorando costantemente la situazione per evitare ulteriori vittime causate dall’ondata di freddo.
Restrizioni sulle forniture di gas per far fronte alla domanda crescente
Per far fronte all’aumento improvviso dei consumi energetici, diversi governi hanno limitato le forniture di gas destinate al settore industriale e commerciale. In Argentina, le autorità hanno bloccato temporaneamente la fornitura di gas alle industrie e ai distributori di benzina con l’obiettivo di garantire la copertura delle abitazioni private, dove la richiesta di riscaldamento è salita a livelli mai visti.
La catena di rifornimento è stata messa sotto pressione anche in Cile: l’associazione dell’industria del gas naturale ha comunicato che le consegne via terra dall’Argentina sono state ridotte per i clienti con contratti a trasporto intermittente. La domanda eccezionale di gas argentino, dovuta al clima rigido, ha costretto il Paese confinante a rivedere i propri impegni contrattuali. Questa situazione ha creato ulteriori tensioni nella distribuzione energetica regionale.
In Uruguay, il governo ha istituito schemi di razionamento e monitoraggio della domanda di energia. Il gas naturale, fonte principale per il riscaldamento in molti punti del territorio, è stato oggetto di un utilizzo più scrupoloso per evitare blackout o interruzioni durante la stagione più fredda dell’anno.
Problemi alla produzione di gas nella patagonia argentina
Oltre all’aumento dei consumi, l’ondata di freddo ha prodotto difficoltà operative negli impianti di estrazione del gas in Patagonia. Le strutture di La Calera, gestite da Pluspetrol, e Aguada Pichana Este, di Total Austral, hanno subito blocchi alle apparecchiature durante i giorni più gelidi. Questi guasti hanno fatto diminuire l’iniezione di gas naturale nella rete dei gasdotti nazionali di circa il 5 per cento, aggravando la disponibilità complessiva di energia.
Vaca Muerta sotto pressione
Vaca Muerta, il secondo giacimento mondiale di shale gas, ha quindi registrato una contrazione della produzione proprio nel momento di picco della domanda. Questo incidente tecnico ha spinto le autorità e le compagnie a intervenire con procedure di emergenza per il ripristino delle operazioni e il mantenimento della stabilità della rete energetica.
I problemi registrati a Vaca Muerta sottolineano le vulnerabilità della filiera energetica, soprattutto in condizioni climatiche estreme, e mettono in luce la necessità di piani di contingenza più robusti per far fronte a questi eventi.
In entrambe i Paesi coinvolti, la gestione della crisi energetica rimane una priorità nei prossimi giorni, mentre le istituzioni continuano a gestire gli interventi per la protezione delle persone a rischio e la salvaguardia delle utenze domestiche.