L’inchiesta sull’omicidio di chiara poggi, avvenuto a garlasco nel 2007, riapre nuovi sviluppi con ulteriori esami di laboratorio. La questura di milano ha infatti predisposto, nella mattinata del 4 luglio 2025, nuove campionature su reperti biologici chiave raccolti all’epoca. Questi approfondimenti riguardano tamponi e tracce di sangue ancora non valutate approfonditamente, in vista di accertamenti genetici più aggiornati. L’obiettivo è fornire ulteriori dettagli utili alla ricostruzione dei fatti e alla verifica delle attribuzioni dell’impronta digitale coinvolta nell’indagine.
Campionamenti genetici sui reperti mai analizzati e nuove tracce ematiche
Tra le attività di oggi in questura si segnala il prelievo di campioni su tre tamponi appartenenti a chiara poggi, uno dei quali mai sottoposto a esame finora. Questa operazione mira a ottenere nuovi profili genetici, più precisi rispetto al passato. Sul tavolo dei consulenti ci sono anche due o tre tracce di sangue estratte da un gruppo più ampio di oltre cento macchie repertate nel 2007, che allora non avevano prodotto risultati utili.
Questi campioni saranno inviati a laboratori specializzati per le analisi del dna, con l’intento di chiarire eventuali punti oscuri sulle circostanze del delitto. È prevista una risposta entro la prossima settimana, quando i risultati dovrebbero fornire dati aggiornati sulle caratteristiche biologiche degli elementi rinvenuti sul luogo del delitto. Questi accertamenti svincolano nuove ipotesi e possono ampliare la panoramica delle prove a disposizione della procura.
Il tappetino da bagno e il sospetto sulle tracce di sangue raccolte
Un altro punto centrale delle nuove indagini riguarda tre microtracce di sangue individuate su un frammento del tappetino da bagno trovato nell’abitazione di chiara. Tra queste, è stato confermato il profilo genetico della vittima su una macchia. Altre macchie, invece, non avevano fornito risultati in passato e oggi vengono sottoposte a ulteriori approfondimenti.
Il tappetino rappresenta un elemento di interesse per ricostruire la dinamica dell’aggressione, perché le tracce ematiche potrebbero indicare movimenti o collocazioni dei soggetti coinvolti. L’analisi dettagliata di questi frammenti può confermare o escludere presenze non rilevate negli esami precedenti. Su un altro fronte, è previsto l’esame di peli o capelli trovati nella spazzatura di casa poggi. Questi campioni potranno suggerire nuovi indizi sulle persone entrate in contatto con l’ambiente domestico poco prima o subito dopo l’omicidio.
Contestazione sulla validità dell’impronta attribuita ad andrea sempionella
La questione dell’impronta digitale numero 33, che alcuni consulenti della procura avevano collegato ad andrea sempio, rimane al centro delle controversie. Luciano garofano, ex comandante del Ris di parma e consulente della difesa di sempio, ha sostenuto che le caratteristiche della cosiddetta “impronta” non corrispondono a quelle dell’indagato. Secondo garofano, 15 punti distintivi utilizzati per l’attribuzione non sono rilevabili nei rilievi originali.
Garofano ha spiegato che la sovrapposizione dell’immagine dell’impronta di sempio su quella latente presenta errori di orientamento. Alcuni dettagli che gli esperti della procura avevano usato provengono dalla struttura muraria del luogo del delitto e non dal dito. Il ricorso a un software di elaborazione non ottimale avrebbe causato questa errata attribuzione. La difesa di andrea sempio annuncia ulteriori integrazioni tecniche e documentali che dovrebbero giungere già entro lunedì, con l’intento di ribadire la mancata appartenenza dell’impronta al proprio assistito.
Dettagli sugli altri oggetti esaminati e sul prosieguo delle verifiche
Tra i reperti non sottoposti a nuove analisi figura un cucchiaino già esaminato nelle fasi precedenti dell’inchiesta. Su questo utensile era già stato accertato il profilo genetico di chiara poggi. Non sono previste quindi ulteriori manovre su questo elemento, considerato esaurito nelle prove.
Le attività in corso puntano a rafforzare o correggere i dati raccolti in passato attraverso tecniche più aggiornate di laboratorio. Le verifiche sui reperti biologici e sulle tracce digitali contribuiranno a dare maggiore solidità alle conclusioni dell’indagine. Le decisioni della procura si baseranno quindi sulle novità che emergeranno da questi nuovi esami e sul confronto fra perizie tecniche di accusa e difesa.