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Il fondo verde per il clima approva 1,225 miliardi di dollari per nuovi progetti nei paesi in via di sviluppo

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Il fondo verde per il clima ha appena stabilito un record storico approvando 1,225 miliardi di dollari in una sola riunione del consiglio di amministrazione. Questa somma rappresenta il più grande aumento mai concesso dal fondo, destinato a finanziare 17 nuovi progetti sparsi in tutto il mondo per affrontare le conseguenze del riscaldamento globale nei paesi più vulnerabili. I finanziamenti rientrano in una strategia più ampia che coinvolge già 314 iniziative e risorse per 18 miliardi di dollari, cifra che cresce fino a 67 miliardi se si considerano i cofinanziamenti provenienti da altre fonti.

Un aumento senza precedenti per il fondo verde per il clima

Il consiglio di amministrazione del fondo verde per il clima ha deliberato un incremento di risorse mai visto, pari a 1,225 miliardi di dollari. Questa decisione è arrivata durante l’ultima riunione settimanale, convocata per rispondere alla crescente urgenza di sostenere paesi a basso reddito e piccole isole particolarmente esposte agli effetti del cambiamento climatico. L’apertura di nuovi finanziamenti riflette la necessità di ampliare la capacità d’azione del fondo e permettere una risposta più tempestiva e concreta a livello globale.

Espansione delle attività del gcs

Il GCS, noto come il più grande fondo multilaterale dedicato alla lotta contro il riscaldamento globale, ha visto un’espansione significativa delle sue attività quest’anno. Dal 2025 il numero totale di progetti attivi ha superato quota 300, mentre le risorse complessive assegnate dal fondo ammontano a 18 miliardi di dollari. A questa cifra si aggiungono altrettanti 49 miliardi di cofinanziamenti, erogati da enti pubblici e privati che collaborano nelle iniziative climatiche globali.

La crescita del fondo si riflette anche nella sua capacità di coinvolgere nuovi partner e territori: l’incremento permette di includere paesi che storicamente avevano ricevuto pochi o nessun sostegno diretto, allargando così la rete di intervento e ampliando l’impatto globale.

Destinazione dei finanziamenti: adattamento e mitigazione nei paesi più vulnerabili

I fondi approvati dal GCS si concentreranno su due aree principali: l’adattamento e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. I progetti finanziati punteranno soprattutto a sostenere quei paesi più esposti agli impatti climatici, incluse le piccole isole a basso reddito come santa lucia, o stati africani con economie fragili. Al loro interno, si riscontrano iniziative per rafforzare infrastrutture, migliorare la gestione delle risorse naturali e promuovere tecnologie sostenibili.

Nuovi paesi beneficiari

Per la prima volta, il fondo finanzierà iniziative in nazioni come la mauritania, santa lucia e papua nuova guinea. Questo segna una svolta nella strategia del GCS, che cerca di offrire un sostegno più mirato e personalizzato alle realtà che soffrono maggiormente gli effetti della crisi climatica.

Oltre ai progetti pubblici, una parte degli stanziamenti sarà dedicata anche a investimenti privati legati alla finanza verde. Tra questi spicca un investimento azionario di 227 milioni di dollari nella global green bonds initiative, un progetto che mira a creare nuovi strumenti finanziari verdi, in particolare nell’africa subsahariana. Un’altra quota da 200 milioni di dollari sarà investita in programmi destinati a sostenere la finanza sostenibile in india, paese chiave nella lotta alle emissioni globali ma che ancora deve gestire numerose sfide ambientali.

Il ruolo e la struttura del fondo verde per il clima

Il fondo verde per il clima lavora attraverso una vasta rete di circa 150 agenzie partner, che comprendono banche multilaterali di sviluppo, agenzie delle Nazioni unite, banche commerciali e altre realtà pubbliche, private e no profit. Questo sistema articolato assicura la diffusione delle risorse su scala globale, facilitando anche il coinvolgimento diretto degli enti locali.

Rete partner e funzionamento

Le agenzie partner favoriscono la realizzazione di progetti diffusi in vari contesti geografici e socioeconomici, adattando le soluzioni alle diverse necessità e condizioni locali. La rete include oltre cento istituzioni nazionali e regionali, che operano sul territorio per garantire l’efficacia e la trasparenza degli interventi.

Il copresidente del fondo, Leif Holmberg, ha sottolineato il successo della riunione che ha portato all’approvazione di questo incremento record. Holmberg ha evidenziato come alcune modifiche al sistema di accesso al credito renderanno più rapido il processo per i paesi richiedenti, pur mantenendo i controlli sulla trasparenza e la responsabilità nell’uso delle risorse. “Il miglioramento del meccanismo di accesso diretto dovrebbe permettere inoltre di rafforzare la partecipazione dei partner locali, favorendo interventi più immediati e mirati.”

Le novità approvate mirano anche a rendere il fondo più efficiente, velocizzando le procedure e permettendo una più ampia diffusione di finanziamenti che coinvolgano realtà diverse, dal pubblico al privato. Il potenziamento della rete partner rappresenta una leva chiave per estendere la copertura degli interventi ambientali e garantire un monitoraggio puntuale dei risultati sul campo.

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