Il 21º congresso straordinario del Partito Popolare si apre oggi a Madrid con la conferma scontata della guida di Alberto Núñez Feijoo. L’evento serve a consolidare la dirigenza e a preparare la formazione ad un possibile ritorno anticipato alle urne, in un clima politico spagnolo agitato dalla crisi che scuote il governo socialista guidato da Pedro Sánchez. Il rinnovamento ai vertici del PP segna anche una svolta verso profili più orientati all’ala conservatrice, pronta a sfidare l’esecutivo in carica.
La conferma di feijoo e la nuova squadra di comando nel pp
Alberto Núñez Feijoo affronta il congresso ritrovandosi praticamente senza opposizione interna. La sua leadership viene ratificata senza discussioni, confermando l’obiettivo di spodestare il premier Pedro Sánchez dalla Moncloa. Feijoo ha lavorato per ridurre al minimo le tensioni all’interno del partito, e la rinuncia della governatrice della comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, a candidarsi ne è la prova più evidente.
Il congresso non solo ribadisce la guida di Feijoo ma modifica la struttura del comando. Cuca Gamarra lascia il ruolo di segretaria generale, sostituita da Miguel Tellado, che rappresenta l’ala più rigorosa del PP. A sua volta, Tellado cederà la carica di portavoce al congresso a Ester Muñoz. Questa manovra rafforza la presenza nel partito di figure decise a legare la linea politica a battaglie più nette, in vista di un eventuale ritorno alle urne.
L’evento si svolge allo Ifema, complesso fieristico di Madrid, nel fine settimana, in un clima di attesa e preparazione strategica. Non ci sono tensioni evidenti, e il messaggio interno è unità attorno a Feijoo e alla sfida serrata contro Sánchez. La scelta degli uomini chiave è pensata per consolidare il controllo e segnare un profilo più definito sul piano politico.
Una strategia cauta senza polemiche ideologiche nel partito popolare
Durante il congresso il PP ha evitato temi che potrebbero scatenare divisioni nella base del partito. Questioni come immigrazione, aborto ed eutanasia sono state lasciate volutamente da parte. Questa assenza di confronto su temi sensibili lascia aperta la possibilità di alleanze con il partito di estrema destra Vox.
Vox, guidato da Santiago Abascal, rimane il cosiddetto “elefante nella stanza”. Gli ultimi sondaggi indicano il partito di destra radicale al 15%, una forza che il PP – attestato intorno al 33% – non può ignorare se vuole costruire una maggioranza alternativa. Questa alleanza potenziale è stata solo accennata ma non discussa apertamente durante il congresso.
La squadra di Feijoo, con Miguel Tellado e Ester Muñoz in posizioni chiave, mostra una preferenza verso una linea più dura ed energica. Il congresso ha lanciato lo slogan “prendi partito per la Spagna”, più che un semplice motto, sembra un richiamo alla destra spagnola per consolidarsi e agire in vista di un possibile voto anticipato.
Il clima interno del PP appare concentrato su questo piano pratico, non su battaglie ideologiche divisive. Questo approccio dovrebbe mantenere compatta la base e permettere al partito di affrontare meglio la sfida di governo una volta che si apriranno formalmente le trattative o le votazioni.
Crisi nel governo psoe e sfide politiche in vista delle elezioni
Intanto il governo socialista, in forte difficoltà, si appresta a convocare il comitato federale domani per una serie di cambiamenti ai vertici. La crisi è dovuta al cosiddetto “caso Cerdán”, un’indagine su presunte irregolarità negli appalti pubblici che coinvolge figure di spicco del Psoe, tra cui l’ex numero tre Santos Cerdán e l’ex ministro José Luis Ébalos.
Questa inchiesta ha indebolito ulteriormente la stabilità del governo Sánchez. Il PP osserva la situazione con attenzione, convinto che le elezioni anticipate siano prossime. Cuca Gamarra ha ribadito il messaggio secondo cui la fine del “sanchismo” è vicina.
Nonostante ciò, Feijoo non è riuscito ancora a ottenere la maggioranza in aula per presentare una mozione di sfiducia efficace contro Sánchez. Gli alleati del Psoe rimangono saldi nel sostegno al premier, anche se percepito in difficoltà.
Nel proprio campo, Miguel Tellado ha ammesso che la maggioranza alternativa sono ancora lontani dall’unire le forze necessarie per un governo di destra. Il PP continua a prepararsi, ma i numeri, almeno per ora, non sono a loro favore. La partita politica si concentra quindi su eventuali mosse nei prossimi mesi, con un’attenzione particolare ai segnali che arriveranno dal Psoe e dai suoi alleati.
Un quadro politico spagnolo in movimento
In questo contesto si definisce un quadro politico spagnolo in movimento, con un’opposizione che si ricompatta e un’esecutivo alle prese con scandali interni e tensioni crescenti. La strada verso un voto anticipato resta aperta, ma ogni mossa avrà conseguenze immediate sul futuro politico del paese.