L’eritrea resta una terra poco esplorata nel Corno d’Africa e proprio per questo suscita curiosità tra chi cerca esperienze autentiche fuori dai classici itinerari turistici. Il tour organizzato da shiruq by mappamondo, in partenza da milano il 9 ottobre 2025, propone un percorso di nove giorni che combina la ricchezza storica, i paesaggi naturali e la cultura locale di questo paese. Il viaggio offre la possibilità di vivere le dinamiche delle città principali e di immergersi in ambienti naturali ancora incontaminati, focalizzandosi su una scoperta profonda più che sul semplice spettacolo.
La partenza è prevista da asmara, capitale posta ad un’altitudine superiore ai 2300 metri. Qui il clima fresco permette di visitare con calma il centro storico iscritto tra i patrimoni unesco, dove restano evidenti le tracce dell’architettura coloniale italiana. Si tratta di un esempio unico e raro di città africana con forti influenze europee, che nel periodo dell’occupazione italiana rappresentò un laboratorio urbano intenso. Tra i luoghi più rilevanti, la cattedrale di santa maria costruita in mattoni rossi è uno dei simboli riconosciuti, insieme alla chiesa copta ‘nda mariam, punto di riferimento spirituale per molti eritrei, e alla grande moschea, testimonianza di un tessuto culturale variegato.
Dopo alcuni giorni ad asmara il viaggio conduce verso keren, la seconda città più popolata del paese che conserva un’atmosfera di vita quotidiana raccontata principalmente dai suoi mercati. Qui si possono osservare diverse aree dedicate a specifiche mercanzie: il mercato del bestiame raggruppa allevatori e acquirenti, mentre quello alimentare offre prodotti freschi legati alla tradizione locale. Le zone dove lavorano i sarti si alternano a quelle per la vendita di legna, carbone o argento, quasi una piccola ecosistema economico tradizionale. I luoghi di memoria includono i cimiteri militari britannici e italiani, resti di un passato segnato da conflitti. Spicca il santuario della madonna del baobab, con la sua immagine intagliata all’interno di un albero secolare, venerata come protettrice del popolo eritreo.
Lasciandosi l’altopiano alle spalle, il percorso scende verso la costa affacciata sul mar rosso e arriva a massawa, una città storica che conserva tracce architettoniche di diverse epoche e influenze. Da qui parte la fase più intensa del viaggio, la visita all’arcipelago delle dahlak. Formato da circa 200 isole, solo quattro sono abitate, tra cui dahlak kebir e nora, dove si incontrano comunità di pescatori che vivono in simbiosi con l’ambiente circostante. Le isole sono caratterizzate da spiagge di sabbia bianca e acque limpide protette da barriere coralline ricche di biodiversità.
Questa parte del tour offre un contatto diretto con un mare ancora poco alterato dal turismo di massa. Durante due giorni si può vivere un’esperienza a stretto contatto con la natura, lontano dalle infrastrutture turistiche convenzionali. La sensazione è quella di trovarsi in un ambiente selvaggio, in una porzione di mondo quasi incontaminata che regala momenti di pace e osservazioni naturalistiche.
La permanenza nelle dahlak richiede una certa disponibilità a rinunciare a comodità standard. I pernottamenti sono previsti in tende igloo, attrezzate con sacchi a pelo, letti da campo e zanzariere. L’acqua per la doccia è limitata e si fa uso di tende toilette, rendendo l’esperienza più austera rispetto agli hotel tradizionali. Questa modalità aiuta a mantenere l’impatto sul territorio contenuto e a vivere una dimensione più vicina a quella degli abitanti locali.
Per l’alimentazione c’è un cuoco dedicato che prepara pasti con le risorse del mare e ingredienti tradizionali. La dieta comprende pesce fresco, pane tipico, pasta e riso, offrendo ai partecipanti uno sguardo sulle abitudini gastronomiche eritree. Fra le specialità c’è anche il foul, piatto a base di fave e peperoncino, consumato soprattutto a colazione. Questa esperienza permette di assaporare sapori inediti e di inserirsi nel contesto culturale senza grandi artifici.
Con il ritorno da dahlak a massawa e da qui a milano, il viaggio si chiude con una conoscenza più nitida di un territorio che spesso rimane fuori dalle rotte abituali. L’eritrea, con le sue città ricche di storia, mercati animati e isole quasi deserte, propone un itinerario che punta all’essenza di un paese ancora da scoprire e raccontare.