Un incendio di vaste dimensioni colpisce la zona agroforestale di ierapetra a creta con evacuazioni e interventi massicci

Nel tardo pomeriggio di ieri, un incendio di grandi proporzioni è divampato a ierapetra, nell’area orientale dell’isola di creta. Il rogo ha interessato una zona agroforestale vicina al sito di ahlia, facente parte della prefettura di lasithi. Le autorità locali hanno subito emesso un allarme per gli abitanti, invitandoli a lasciare le proprie abitazioni in sicurezza. L’incendio ha richiesto un intervento rapido e imponente da parte dei vigili del fuoco e dei mezzi di soccorso aerei.

Le caratteristiche dell’incendio e l’area colpita a creta

L’area interessata dall’incendio è prevalentemente una zona mista di vegetazione e terreni agricoli, situata nella parte sudorientale di creta, attorno a ahlia. Questa parte dell’isola è nota per i suoi boschi e l’agricoltura, condizioni che in presenza di vento e temperature elevate possono favorire lo sviluppo rapido di roghi. I primi segnali di fumo sono stati rilevati poco prima del tramonto, ma il fronte delle fiamme si è subito ampliato, spingendo le autorità locali a prendere misure drastiche.

L’andamento del fuoco ha rischiato di raggiungere aree abitate, spingendo gli abitanti a evacuare. Le condizioni meteo, con un certo grado di secchezza, hanno complicato le operazioni di spegnimento, rallentando il contenimento del fronte di fuoco.

La risposta dei vigili del fuoco e l’impiego dei mezzi aerei

Sul posto sono intervenuti 155 vigili del fuoco con 38 mezzi terrestri, un numero consistente che ha indicato la gravità della situazione. Il corpo dei pompieri ha lavorato per diverse ore, organizzando squadre per isolare i focolai principali e impedire che il rogo avanzasse verso aree residenziali e coltivate.

Per rafforzare l’azione di contenimento, sono stati messi in campo due velivoli lancia-acqua, strumenti fondamentali per contrastare il fuoco dall’alto e raggiungere zone difficili da fronteggiare via terra. Questi attacchi aerei hanno contribuito a rallentare la diffusione delle fiamme, permettendo agli operatori a terra di intervenire con maggiore efficacia.

L’evacuazione degli abitanti e le misure di sicurezza adottate

Le autorità locali e i servizi di emergenza hanno dato l’ordine di evacuazione per le comunità vicine all’area interessata. I residenti sono stati invitati a spostarsi immediatamente verso zone sicure, lontano dal passaggio dell’incendio. Per facilitare la fuga, sono stati predisposti punti di raccolta e vie di uscita libere da ostacoli.

L’intervento delle forze dell’ordine e di volontari è stato fondamentale per garantire l’ordine e l’assistenza a chi ha lasciato la propria abitazione. Nei centri di accoglienza è stata assicurata assistenza sanitaria e supporto psicologico. Non si segnalano per ora vittime né feriti gravi, ma la situazione resta delicata, vista la vastezza e la rapidità con cui l’incendio si è sviluppato.

I rischi ambientali e le conseguenze per il territorio di creta

L’incendio ha colpito una zona ricca di vegetazione, con conseguenze importanti per l’ambiente locale. La distruzione di boschi e coltivazioni rischia di compromettere l’equilibrio naturale, causando erosione del suolo e perdita di habitat per molte specie. Gli incendi di questo tipo influiscono anche sulla qualità dell’aria nella zona, con emissione di fumo e sostanze nocive.

Gli effetti sulla popolazione umana si estendono oltre l’evacuazione momentanea: danni alle coltivazioni possono incidere sull’economia locale, soprattutto in un’area dove l’agricoltura rappresenta una parte importante delle attività tradizionali. Il monitoraggio post-incendio sarà quindi necessario per valutare le ripercussioni e pianificare interventi di recupero e prevenzione.

L’incendio di ieri a creta testimonia ancora una volta le difficoltà nel contenere fuochi in aree dove la natura e la presenza umana si intrecciano. Le autorità, vigili del fuoco e volontari restano impegnati nei lavori di bonifica e controllo, in attesa di condizioni atmosferiche più favorevoli per mettere fine all’emergenza.

Published by
Ludovica Norietta