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Turista argentino muore dopo una caduta di 250 metri in alta badia durante escursione al rifugio gardenaccia

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Un uomo argentino di 76 anni ha perso la vita in un incidente avvenuto sulle montagne di Alta Badia, zona nota per i suoi sentieri impegnativi e paesaggi naturali. L’episodio, riportato da Rai Alto Adige, si è verificato mentre il gruppo di escursionisti stava tornando dal rifugio gardenaccia, all’interno del parco naturale Puez-Odle. La caduta ha avuto conseguenze drammatiche, con il decesso immediato del turista. I soccorsi sono intervenuti rapidamente ma ogni tentativo di salvargli la vita è stato inutile.

Contesto e dinamica dell’incidente sul sentiero verso il rifugio gardenaccia

Il settantenne argentino faceva parte di una comitiva composta da circa dieci persone, tra familiari e amici. Il gruppo si trovava lungo il percorso di discesa dal rifugio gardenaccia, conosciuto per la sua esposizione e per tratti ripidi, situato nel cuore del parco naturale Puez-Odle in Alta Badia. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo camminava davanti agli altri componenti del gruppo quando, per cause ancora da chiarire, è scivolato perdendo l’equilibrio.

È successo in un tratto particolarmente accidentato del sentiero. Dopo la caduta, l’escursionista è precipitato per circa 250 metri lungo un versante ripido. La gravità del volo non ha lasciato scampo e il decesso è avvenuto sul colpo. Ancora non sono state rese note eventuali condizioni meteo o dislivelli precisi che potrebbero aver inciso sulla dinamica. Si è comunque trattato di un incidente estremamente serio, senza possibilità di interventi tempestivi da parte dei presenti.

Intervento del soccorso alpino e recupero della salma

Dopo la segnalazione della caduta, il soccorso alpino dell’Alta Badia si è attivato immediatamente. Allertato anche l’elisoccorso Aiut Alpin Dolomites, il personale ha raggiunto il punto dell’incidente, che dista diversi chilometri da eventuali vie di accesso stradali. L’area montana del parco naturale Puez-Odle presenta percorsi impervi, rendendo le operazioni di soccorso difficili e delicate.

I soccorritori hanno individuato la salma sul versante, a seguito di un’accurata ricerca. Le condizioni della zona hanno richiesto manovre di recupero lunghe e complesse. La presenza dell’elisoccorso ha facilitato il trasporto della vittima nei centri competenti per i successivi accertamenti. Il soccorso alpino ha collaborato con le autorità locali per accertare le cause e raccogliere testimonianze dal gruppo presente.

Riflessioni sull’incidentalità in escursioni ad alta quota

Gli incidenti in montagna, soprattutto sulle Dolomiti, vengono spesso causati dalla conformazione del terreno e da variabili ambientali. Le escursioni in parchi naturali come il Puez-Odle richiedono una preparazione adeguata, esperienza e attrezzature idonee. Diverse volte in passato camminatori hanno trovato difficoltà o subito infortuni per scivolate o smottamenti.

Importanza della cautela e preparazione

Qui si inserisce la necessità di cautela durante il passaggio su sentieri esposti o caratterizzati da pendenze elevate. Le situazioni di affaticamento, la scarsa attenzione o condizioni meteorologiche mutevoli possono determinare cadute fatali. In questo caso, anche la solitudine relativa del gruppo e la conformazione naturale della zona hanno reso impossibili interventi tempestivi.

La tragedia di Alta Badia sottolinea ancora una volta l’importanza della prudenza e del rispetto dei limiti personali durante le escursioni in montagna, soprattutto quando si tratta di persone anziane o poco esperte. Le autorità e gli operatori locali ricordano sempre di informarsi bene sulle condizioni del percorso e prepararsi con equipaggiamento adeguato per ridurre questi rischi.

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