Una scossa di terremoto con magnitudo 2.6 ha fatto tremare l’area dei campi flegrei la mattina intorno alle 9. L’evento sismico è stato percepito chiaramente anche nei quartieri di bagnoli e fuorigrotta a napoli, suscitando attenzione tra la popolazione locale.
La collocazione geografica e la profondità della scossa
Il sisma è stato individuato a una profondità di circa 2,3 chilometri nella zona di agnano, parte del vasto campo flegreo noto per la sua attività vulcanica e sismica. Questa profondità relativamente bassa spiega la percezione del terremoto anche in città, dato che le onde sismiche hanno impiegato pochi secondi per raggiungere la superficie. Agnano si trova in una zona caratterizzata da frequenti attività geotermiche, non nuove a eventi simili negli ultimi anni che restano sotto la soglia di allarme per la popolazione.
L’impatto sulla popolazione e le segnalazioni dai quartieri vicini
La scossa è stata avvertita distintamente non solo ad agnano ma anche nei quartieri di bagnoli e fuorigrotta, aree densamente abitate di napoli occidentale. Numerose segnalazioni agli enti locali e ai vigili del fuoco hanno confermato la percezione del terremoto senza però riportare danni materiali o feriti. La prontezza delle autorità nel monitorare la situazione ha evitato allarmismi eccessivi, ma la zona resta sorvegliata a causa del contesto geologico complesso.
Monitoraggio sismico continuo e precauzioni in atto
A seguito della scossa, i centri di monitoraggio sismico nazionali e regionali hanno intensificato l’osservazione di tutta l’area flegrea. Si tratta di una regione altamente controllata da decenni, data la sua natura vulcanica e la storia di fenomeni sismici di varia entità. Le autorità locali hanno ricordato ai cittadini le procedure da adottare in caso di scosse più forti e la necessità di mantenere la calma seguendo le indicazioni ufficiali. Il sistema di rilevamento resta operativo h24 per garantire l’immediata segnalazione di eventuali nuove perturbazioni telluriche.