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Protesta in ospedale di vibò valentia uomo si cosparge di benzina contro ritardo intervento chirurgico

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Un episodio di forte tensione è avvenuto nel reparto di ortopedia dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Un uomo di 66 anni ha deciso di protestare in modo estremo contro il rinvio dell’intervento chirurgico alla madre, un’anziana ultranovantenne ricoverata da più di una settimana per una frattura al femore. Il gesto ha rischiato di sfociare in tragedia ma è stato fermato prontamente dal personale sanitario.

La protesta disperata e il gesto estremo

L’uomo ha scelto una forma di protesta radicale, cospargendosi di benzina sul corpo nel reparto stesso dove si trova la madre. La sua azione era accompagnata dalla minaccia di darsi fuoco, per attirare l’attenzione sulle condizioni della madre e sul mancato intervento chirurgico. Questo gesto ha messo in allarme operatori e pazienti presenti. La situazione si è fatta subito critica, poiché la presenza di un accendino nelle mani dell’uomo aumentava il rischio concreto di un incendio o di gravi lesioni. La tensione è salita rapidamente, suscitando paura e preoccupazione tra chi si trovava nei pressi.

L’intervento decisivo del caposala e l’arrivo dei carabinieri

Il corpo sanitario ha svolto un ruolo fondamentale per riportare la calma e impedire che la protesta degenerasse in tragedia. Un caposala, intervenuto prontamente, ha sottratto all’uomo l’accendino, togliendo così il pericolo immediato. La sua azione ha permesso di evitare conseguenze peggiori. Dopo aver calmato l’uomo, il personale sanitario ha allertato le forze dell’ordine. I carabinieri, infatti, sono giunti sul posto poco dopo, per gestire la situazione e raccogliere dettagli su ciò che era accaduto. Il tempestivo intervento dei soccorritori ha evitato che la protesta si trasformasse in atto di autolesionismo o in episodio di violenza.

Il caso della madre ultranovantenne e il ritardo dell’operazione

Alla base della protesta c’è la condizione della madre dell’uomo, una donna di oltre novant’anni immobilizzata da una frattura al femore. Ricoverata già da più di una settimana nel reparto di ortopedia, la paziente non aveva ancora ricevuto l’intervento chirurgico necessario. Questo ha causato malcontento e preoccupazione nella famiglia, che ha lamentato ritardi inspiegabili nel programma operatorio. Un problema comune in molte strutture sanitarie, legato spesso a difficoltà organizzative o alla priorità nella gestione dei casi. La frattura al femore, soprattutto in età avanzata, richiede un trattamento rapido per evitare complicazioni e favorire la ripresa della mobilità.

L’intervento del direttore sanitario e l’esito della protesta

Dopo la segnalazione, il direttore sanitario dell’Asp di Vibo Valentia, Francesco Ascoli, è intervenuto direttamente sul posto. Il suo coinvolgimento ha facilitato una rapida risposta da parte della struttura sanitaria. La protesta dell’uomo ha portato a una svolta positiva: la madre ha subito l’intervento chirurgico nella mattinata seguente. L’episodio ha evidenziato sia la fragilità della paziente che le difficoltà nella gestione dei tempi in ospedale. Restano comunque aperte domande sull’organizzazione degli interventi nelle strutture pubbliche, specie quando si tratta di pazienti anziani e vulnerabili. Lo scontro tra esigenze di cura e problematiche organizzative continua a essere un nodo centrale nelle strutture sanitarie italiane.

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