La ministra degli esteri colombiana, Laura Sarabia, ha lasciato il suo incarico in seguito a forti dissensi con il presidente Gustavo Petro su questioni interne al ministero. La scelta è stata spiegata con una lettera aperta nella quale Sarabia esprime la sua impossibilità a sostenere alcune decisioni recenti legate alla gestione dei passaporti, che non ha condiviso.
Laura Sarabia ha motivato la rinuncia per divergenze legate a scelte messe in atto negli ultimi giorni, decisioni definite incompatibili con la sua posizione istituzionale. Nel testo rivolto a Gustavo Petro, la ministra ha richiamato la necessità di preservare coerenza personale e rispetto per le istituzioni, spiegando di non poter appoggiare le modifiche introdotte.
In particolare, sono emerse tensioni riguardanti la gestione del rilascio passaporti, un aspetto ritenuto cruciale nel campo della politica estera. Sarabia ha sottolineato che le nuove procedure e le responsabilità attribuite, soprattutto in seguito al coinvolgimento di figure chiave della presidenza, hanno lasciato aperti nodi irrisolti e dissensi sul funzionamento efficace dell’apparato diplomatico.
Alfredo Saade, capo di gabinetto del presidente Petro, è finito al centro delle polemiche per le sue competenze e modalità operative nell’ambito della supervisione del settore passaporti. Il suo coinvolgimento ha intensificato le difficoltà tra la ministra degli esteri e il presidente.
Saade viene descritto come una figura poco condivisa da parte di Sarabia, che ha espresso dubbi sulla sua gestione e sulla concentrazione di poteri nella sua figura. Le decisioni che hanno riguardato il passaporto, proprio su impulso di Saade, sono state viste come un fattore determinante nei dissapori culminati nella dimissione della ministra.
Le dimissioni di Laura Sarabia rappresentano un segnale di tensione all’interno della squadra di governo guidata da Gustavo Petro. La gestione dei documenti di identità e dei passaporti si conferma come un nodo sensibile, vista l’importanza strategica di questi strumenti nella circolazione internazionale e nella politica migratoria.
La situazione apre interrogativi sulle prossime mosse del presidente e sulle riorganizzazioni che saranno necessarie all’interno del ministero degli esteri. Sarà fondamentale seguire da vicino i nomi che saranno proposti per sostituire Sarabia e le direzioni politiche che saranno adottate per risolvere i contrasti interni, per garantire continuità e stabilità nelle relazioni internazionali della colombia.