Incendi in Creta: fiamme nel comprensorio di Koutsounari mettono in fuga residenti e turisti

Un vasto incendio ha interessato ieri pomeriggio l’area di Koutsounari, sull’isola di Creta, spinto dal vento caldo e dalla vegetazione secca. Le fiamme sono divampate intorno alle 16.00, costringendo agli evacuazioni decine di persone tra residenti e turisti. L’intervento tempestivo delle autorità e dei vigili del fuoco ha limitato l’espansione del rogo, ma la situazione rimane sotto osservazione.

Sviluppo dell’incendio e prime evacuazioni a koutsounari

L’incendio nella zona di Koutsounari è partito in un’area caratterizzata da una vegetazione brulla e facilmente infiammabile. Le alte temperature del mese di giugno, insieme a un vento caldo, hanno alimentato rapidamente le fiamme. A confermarlo è la testimonianza di Francesca, residente a Creta da oltre dieci anni, che ha raccontato l’esperienza dei suoi zii, una coppia sessantenne originaria di Roma.

Le fiamme, divampate intorno alle 16.00, hanno spinto gli abitanti della zona a trovare rifugio sulla spiaggia. Con l’intensificarsi del rogo è stato necessario un ordine di evacuazione, arrivato intorno alle 20.00. Molti residenti si sono spostati verso zone più sicure, soprattutto verso nord, ospitati da familiari o amici. La paura era alta, ma la presenza di un vento che, seppur fresco, favoriva la diffusione degli incendi ha complicato le operazioni di contenimento.

Gestione degli sfollati e impatto sul turismo locale

L’evacuazione ha coinvolto anche numerosi turisti, ancora in alta stagione sull’isola. Molti di loro sono stati trasferiti in palestre e scuole utilizzate come centri di accoglienza temporanei. La scelta di queste strutture ha permesso di offrire un riparo immediato e di garantire condizioni dignitose per la notte.

L’intervento pronto delle autorità locali ha evitato crisi maggiori, grazie anche al supporto arrivato da Atene con squadre di rinforzo dei vigili del fuoco e mezzi aerei. I residenti del luogo sono abituati a questo tipo di emergenze, poiché la zona di Koutsounari è da anni soggetta a incendi estivi, dovuti principalmente alla vegetazione secca e alle temperature elevate.

Condizioni ambientali e rischio incendi a creta

La combinazione di vento secco e caldo con la vegetazione brulla rappresenta un rischio noto per Creta soprattutto nei mesi estivi. Il meltemi, vento che spira da nord, porta aria fresca ma con temperature già alte durante il giorno alimenta il fuoco. Questo fenomeno crea una condizione ideale per la rapida espansione degli incendi, soprattutto in aree poco boscose ma con molta vegetazione secca.

La gestione del territorio e dei rischi legati agli incendi resta una sfida per le autorità locali. La prevenzione si affianca agli interventi tempestivi, che spesso richiedono rinforzi da altre zone della Grecia. La stagione turistica e la presenza costante di visitatori accentuano la necessità di una risposta rapida, per salvaguardare sia le persone sia le attività economiche legate al turismo.

Situazione attuale e prospettive dopo l’incendio

Allo stato attuale l’incendio si sta circoscrivendo grazie a un impegno intenso dei vigili del fuoco e ai rinforzi giunti da Atene. Le autorità monitorano con attenzione possibili nuovi fronti, ma la situazione tende verso il miglioramento. La coppia di sessantenni, scappata dalla zona di Koutsounari, ha trovato rifugio a Ierapetra, a sud dell’isola, in una abitazione messa a disposizione da conoscenti.

L’attenzione rimane alta perché la vegetazione secca, unita a eventi meteorologici come il meltemi, rende ancora possibile la riapertura di nuovi focolai. Il monitoraggio costante del territorio è fondamentale per evitare che l’incendio riprenda vigore e possa interessare zone abitate o turistiche. Le autorità stanno ancora valutando l’impatto complessivo sull’ambiente e sulle attività economiche della zona interessata.

Published by
Ludovica Norietta