A borgo mezzanone, uno dei ghetti più ampi d’Europa, circa 5 mila migranti vivono in situazioni difficili, aggravate dal caldo estremo che in questi giorni ha raggiunto valori record. Le abitazioni informali, spesso baracche di lamiera esposte a temperature oltre i 40 gradi, rappresentano un grave rischio per la sicurezza e la salute delle persone. La mancanza di servizi adeguati contribuisce a peggiorare le condizioni di vita di chi abita nel sito. Le autorità e diverse organizzazioni chiedono interventi immediati per garantire spazi più sicuri e dignitosi.
Le condizioni abitative nelle baracche a borgo mezzanone
Le abitazioni nel ghetto di borgo mezzanone sono spesso costruite con materiali precari, in particolare lamiere metalliche che assorbono il calore durante il giorno. Giovanni Tarantella, segretario generale della Flai Cgil di Foggia, ha segnalato che le temperature al suolo arrivano a 49 gradi, mentre quelle sulle superfici metalliche superano i 40. Questi valori rendono insopportabile il clima all’interno delle baracche e causano rischi concreti d’incendio. Molti migranti cercano di modificare gli spazi abitativi realizzando moduli in mattoni, nella speranza di avere strutture più solide e sicure.
L’acqua, essenziale per resistere al caldo, è fornita soltanto a giorni alterni, tramite autobotti e cisterne. Questa modalità limita fortemente la possibilità di mantenere condizioni igieniche sufficienti. Inoltre, i servizi igienici sono pressoché assenti, aggravando la situazione sanitaria. La mancanza di infrastrutture adeguate spinge i migranti a cercare refrigerio presso le fontane della borgata, un tentativo di trovare un minimo di sollievo nelle ore più calde. Molti abitanti provengono da paesi come Nigeria, Mali e Ghana e affrontano anche difficoltà legate alla convivenza in spazi ristretti e privi di organizzazione.
La necessità di spazi più sicuri e dignitosi per i migranti
Negli anni scorsi, nel territorio di borgo mezzanone sono stati installati più di cento moduli abitativi, ma la disponibilità attuale non soddisfa affatto le esigenze di chi vive nel ghetto. Giovanni Tarantella ha sottolineato l’urgenza di realizzare una foresteria o strutture che offrano condizioni minime di dignità e sicurezza. La precaria situazione abitativa va di pari passo con difficoltà sul piano lavorativo per molti migranti, soprattutto quelli che non hanno più il permesso di soggiorno valido.
L’assenza di un riconoscimento giuridico influisce direttamente sul loro accesso al lavoro regolare. La maggior parte di queste persone si trova a vivere in condizioni di forte disagio sociale, esposta a rischi di sfruttamento e marginalità. Gli operatori del settore chiedono un’attenzione mirata non solo sul versante abitativo, ma anche verso politiche che possano migliorare l’inclusione e la protezione degli stranieri nel territorio. L’intervento pubblico rimane insufficiente di fronte alle crescenti esigenze di questa popolazione.
La visita di parlamentari e rappresentanti europei al ghetto di mezzanone
Il pomeriggio del 2025 ha visto la visita al ghetto di mezzanone di parlamentari italiani, rappresentanti europei e membri della commissione Ue. L’iniziativa, promossa dalla Flai Cgil e dalla federazione europea dei sindacati Effatt, si è concentrata su strategie contro il caporalato e lo sfruttamento nei contesti agricoli e non solo. L’obiettivo principale è elaborare proposte per garantire condizioni abitative dignitose alternative agli insediamenti informali diffusi nel sud Italia.
Questa missione mostra l’attenzione internazionale ai problemi che colpiscono i migranti nel territorio foggiano. Giovanni Tarantella ha dichiarato che “l’Europa ha deciso di verificare direttamente sul campo le condizioni vissute nella borgata.” Solo con un confronto diretto sarà possibile impostare misure più efficaci che si traducano in miglioramenti concreti. Il nodo degli alloggi e dello sfruttamento del lavoro migrante resta molto complesso e richiede risposte condivise tra istituzioni locali ed europee.
Situazione critica in attesa di interventi
Nell’attesa di interventi strutturali, la situazione di borgo mezzanone rimane critica, con migliaia di persone esposte a rischi legati al caldo e a carenze fondamentali di servizi. Il confronto avviato dalle parti coinvolte rappresenta un tassello importante ma deve tradursi in azioni urgenti sul territorio.