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Carla Zambelli chiede di partecipare via video al processo per la revoca del mandato nella camera brasiliana

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La deputata brasiliana Carla Zambelli, attualmente latitante in Italia, ha avanzato la richiesta di partecipare alle sedute della camera attraverso videoconferenza. Il procedimento giudiziario a cui sta partecipando potrebbe portar al ritiro del suo mandato parlamentare. Zambelli è accusata di un grave coinvolgimento in un attacco informatico al sistema del Consiglio brasiliano di giustizia che ha portato alla sua condanna a dieci anni di carcere.

La posizione di carla zambelli nel processo di revoca

La parlamentare si trova in una posizione delicata. Dal 5 giugno è stata inserita nella lista rossa dell’Interpol, un provvedimento che segnala il suo status di latitante internazionale. L’avvocato difensore, Fábio Pagnozzi, ha dichiarato che è stata già fatta una richiesta ufficiale per farla ascoltare dalla Commissione Costituzione e Giustizia della camera. Questo organo è incaricato di discutere il procedimento di revoca del mandato. Pagnozzi ha spiegato che, se la commissione riterrà opportuno, Zambelli potrà prendere parte all’intero processo tramite collegamento video senza riserve.

Il ruolo del relatore diego garcia

Il punto chiave resta la decisione della Ccj, in particolare del relatore Diego Garcia, deputato del partito Republicanos. Garcia ha il compito di stabilire se autorizzare o meno la partecipazione a distanza di Zambelli. Il partito di Garcia è tra quelli che sostengono il governo guidato dal presidente con il ministro Silvio Costa Filho, responsabile dei Porti e Aeroporti, il che aggiunge una dimensione politica alla vicenda.

Le accuse e la condanna a carla zambelli per l’invasione del sistema giudiziario

Zambelli è stata condannata a dieci anni di reclusione per aver collaborato con l’hacker Walter Delgatti, ora detenuto a San Paolo, nell’invasione del sistema del Consiglio brasiliano di giustizia. Questo episodio rappresenta un serio attentato ai meccanismi della giustizia del paese. Nonostante la sentenza, la deputata nega fermamente ogni coinvolgimento nel caso. Il suo avvocato ha sostenuto che Delgatti è “un bugiardo abituale” e ha cambiato versione più di sei volte durante le testimonianze.

Richiesta di confronto diretto

Pagnozzi ha chiesto che venga concesso un confronto diretto fra la sua cliente e Delgatti davanti alla Commissione Costituzione e Giustizia, in modo da chiarire le contraddizioni e le discrepanze nelle dichiarazioni dell’hacker. Questa richiesta rappresenta un tentativo di difesa importante nel corso del processo di revoca del mandato, che si sta svolgendo all’interno dell’organo parlamentare.

Le implicazioni politiche e procedurali della vicenda zambelli

La questione coinvolge non solo aspetti giudiziari ma anche un’importante fase politica nella camera brasiliana. La partecipazione di Zambelli tramite videoconferenza aprirebbe un precedente significativo per casi simili, soprattutto in situazioni dove il parlamentare si trova all’estero in condizioni legali complicate. Il relatore Diego Garcia e la commissione dovranno valutare con attenzione aspetti di regolamento parlamentare e norme procedurali che disciplinano la presenza a distanza.

Il contesto politico nazionale

Il caso si intreccia con la scena politica nazionale, visto il coinvolgimento del partito Republicanos e l’appoggio al governo in carica. Ogni decisione presa sul processo ha ripercussioni dirette sull’immagine delle istituzioni e sulla credibilità del parlamento brasiliano. La delicata questione della partecipazione remota resta al centro del dibattito in corso, mentre l’attenzione mediatica si concentra sulla sorte del mandato di Carla Zambelli.

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