La dissidente cubana berta soler, leader delle dame in bianco, è stata fermata nuovamente dalla polizia a l’avana. Gli episodi si sono verificati in pochi giorni e sono stati denunciati dal marito, Ángel moya, attivista noto e ex prigioniero politico. I fermi riguardano la sua attività nel quartiere di lawton, dove ha sede il suo movimento.
Secondo il racconto di Ángel moya, berta soler è stata fermata dalla polizia mentre lasciava la sede delle dame in bianco a lawton, un quartiere popolare dell’avena. Le immagini pubblicate da moya nei social media mostrano il momento dell’arresto, avvenuto nelle ultime ore. Non è la prima volta in tempi recenti. Domenica scorsa infatti, soler era stata fermata e trattenuta per alcune ore in commissariato, prima di essere rilasciata dopo un interrogatorio. Anche quel fermo aveva destato preoccupazioni e richieste di chiarimenti da parte di osservatori internazionali.
Gli arresti della soler si sommano a una serie di fermi, di breve durata, che frequente colpiscono membri del gruppo delle dame in bianco. La dinamica prevede spesso brevi detenzioni seguite da rilascio, manovre che – secondo i critici – servono a intimorire e limitare l’attività del gruppo.
Ángel moya ha raccontato che prima del recente arresto, berta soler era stata invitata dall’ambasciata degli Stati Uniti a un evento in onore del 4 luglio, data che celebra l’indipendenza americana ma che in questo contesto acquista rilevanza politica. Si tratta di un ricevimento che di solito richiama dissidenti e attivisti impegnati in cause democratiche o di diritti umani. La partecipazione di soler a questa cerimonia potrebbe aver contribuito a destare maggiore attenzione da parte delle autorità cubane.
Gli anni passati hanno visto la soler regolarmente accusare il governo cubano di condurre arresti arbitrari e attività di molestie contro il suo gruppo. La sua presenza e visibilità internazionale, anche attraverso eventi come questo del 4 luglio, rende la sua posizione delicata e soggetta a controlli da parte della sicurezza statale.
Le dame in bianco sono nate dopo le repressioni della primavera nera del 2003, un momento segnato dall’arresto di 75 dissidenti, inclusi giornalisti indipendenti. Il gruppo si è formato come un movimento di madri, mogli e parenti dei detenuti politici per chiedere la liberazione dei propri cari. Si riconoscono per gli abiti bianchi che indossano durante le manifestazioni pacifiche, spesso svolte dopo la messa domenicale.
Il loro metodo consiste nel marciare in silenzio per le strade delle città cubane, una forma di protesta pacifica ma determinata. Il gruppo ha mantenuto la sua attività nonostante le difficoltà e le restrizioni del regime, ottenendo attenzione internazionale e occasioni per denunciare le condizioni dei prigionieri politici sull’isola.
La figura di berta soler come leader resta centrale in questa lotta. La sua storia personale e il suo impegno quotidiano la mettono spesso nel mirino delle autorità. Le ripetute detenzioni, come quelle recenti, si inseriscono in un quadro più ampio di repressione verso chi contesta il potere a cuba.