A Napoli, un gruppo di disoccupati ha manifestato nel pomeriggio davanti al Maschio Angioino, durante un consiglio comunale straordinario dedicato alla situazione a Gaza. La protesta, organizzata dal movimento di lotta 7 novembre, è poi proseguita in piazza Carità, dove il traffico è stato bloccato per alcune ore.
Il raduno davanti al maschio angioino durante il consiglio comunale
Nel pomeriggio del 15 aprile 2025, negli spazi antistanti il Maschio Angioino a Napoli, decine di disoccupati si sono raccolti per manifestare. La seduta del consiglio comunale, convocata straordinariamente per discutere della crisi a Gaza, ha avuto un impatto minimo sulla protesta. I partecipanti hanno scelto la presenza nel luogo simbolo della città per far sentire la propria voce in un momento di grande attenzione politica. I manifestanti hanno esposto cartelli e scandito slogan, evidenziando la loro richiesta di ascolto da parte delle istituzioni locali. La scelta del Maschio Angioino non era casuale, vista la sua posizione strategica e il valore simbolico come sede della amministrazione comunale di Napoli. Il consiglio, pur molto focalizzato sugli avvenimenti internazionali, ha lasciato al momento fuori il tema delle questioni occupazionali locali, scatenando insoddisfazione tra i partecipanti.
Spostamento della protesta e blocco del traffico in piazza carità
Dopo alcune ore di presidio, i disoccupati del movimento di lotta 7 novembre hanno deciso di spostare la protesta in piazza Carità, nel cuore del centro storico di Napoli. In questa zona, hanno bloccato il traffico veicolare, causando rallentamenti e disagi alla circolazione cittadina. Diverse linee di autobus hanno subito deviazioni per permettere agli agenti di regolare gli spostamenti in sicurezza. L’intervento della polizia si è concentrato nel contenimento della manifestazione, senza però procedere a interventi repressivi immediati. I disoccupati hanno voluto sottolineare con questo gesto la gravità dei problemi legati alla mancanza di lavoro in città, segnalando la loro assenza da qualsiasi confronto diretto con il sindaco. Il blocco di piazza Carità ha rafforzato il messaggio di emergenza sociale, portando la questione al centro dell’attenzione pubblica e mediatica cittadina.
Il movimento di lotta 7 novembre e le richieste al sindaco di napoli
Il movimento di lotta 7 novembre rappresenta un gruppo di disoccupati e precari che da anni sollecitano soluzioni concrete alle istituzioni non soltanto su Napoli ma anche in altre parti della regione Campania. Durante questa manifestazione, hanno ribadito la loro frustrazione per non essere stati ricevuti dal sindaco. “Hanno denunciato la mancanza di dialogo e l’assenza di risposte su temi cruciali come l’occupazione giovanile, i servizi sociali e le politiche di sostegno al reddito.” La richiesta principale rimane l’apertura di un tavolo di confronto diretto e la promozione di nuove iniziative pubbliche per l’inserimento lavorativo. I rappresentanti del movimento hanno paventato nuove forme di protesta qualora fosse confermato il silenzio da parte dell’amministrazione comunale. Questa manifestazione si inserisce nel quadro di tensioni sociali che attraversano il capoluogo campano, dove la disoccupazione resta una delle criticità più pressanti, amplificata dalla scarso ricorso a politiche di inclusione efficaci. A Napoli, dove il fenomeno è percepito con forza, il movimento di lotta 7 novembre continua a monitorare la situazione politica con attenzione, cercando risposte dai vertici cittadini.