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Petro denuncia il suo ex ministro Leyva per presunta cospirazione e sedizione in Colombia

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Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha formalizzato una denuncia penale contro l’ex ministro degli Esteri Álvaro Leyva, accusandolo di gravi reati tra cui cospirazione a fini di sedizione, tradimento della patria e calunnia aggravata. Questa denuncia arriva in seguito a un presunto piano ordito dall’82enne ex cancelliere per rovesciare il governo, emerso dopo un’inchiesta pubblicata dal quotidiano spagnolo El País. Le tensioni tra i due si intensificano in un contesto politico già delicato, con implicazioni che coinvolgono anche protagonisti della scena colombiana e diplomatica internazionale.

La denuncia di Gustavo Petro contro Álvaro Leyva e le accuse principali

La denuncia penale è stata depositata nell’aprile 2025 dall’avvocato Alejandro Carranza, legale di Petro, che ha illustrato dettagli importanti del presunto complotto. Leyva avrebbe organizzato una rete per destabilizzare il governo, formulando accuse infondate sul presidente, e cercando allo stesso tempo sostegni all’estero per facilitare un colpo di stato. L’accusa include anche istigazione a delinquere, un reato che riguarda l’incitamento a commettere crimini contro lo stato.

Motivazioni legate a Jorge Leyva Valenzuela

Parte della motivazione, secondo la denuncia, appare legata alla mancata nomina di Jorge Leyva Valenzuela, figlio di Álvaro Leyva, a ruoli diplomatici come ambasciatore o cancelliere. Jorge era stato in precedenza sospeso da cariche pubbliche per 10 anni dalla procura colombiana, a causa di un’inchiesta relativa a una gestione irregolare di un contratto sui passaporti.

Il legale di Petro ha sottolineato come il comportamento del ministro degli Esteri debba essere orientato alla protezione dello stato, non al suo indebolimento. Inoltre ha fatto notare l’assenza di iniziative legalmente riconosciute da parte di Leyva o suo figlio nelle sedi ufficiali di procura o parlamentari, sollevando dubbi sulla legittimità delle azioni contestate.

La campagna di accuse e il coinvolgimento di Francia Márquez

Le tensioni tra Petro e Leyva erano emerse pubblicamente attraverso una campagna social dell’ex ministro, in cui è stata diffusa una lettera contenente accuse circa una presunta dipendenza di Petro da sostanze stupefacenti. Leyva aveva chiesto esplicitamente le dimissioni del presidente, mantenendo alta l’attenzione mediatica sul caso per diverse settimane.

Secondo quanto riportato da El País, Leyva avrebbe inoltre tentato di coinvolgere il governo degli Stati Uniti in questo progetto di rimozione di Petro, senza tuttavia trovare sostegno. L’obiettivo sarebbe stato quello di insediare alla presidenza la vicepresidente Francia Márquez. Márquez ha rifiutato con decisione questa ipotesi. Ieri ha espresso la sua contrarietà all’uso del proprio nome in complotti di questa natura, chiedendo che la procura colombiana apra un’indagine per chiarire i fatti e attribuire eventuali responsabilità.

Posizione di Francia Márquez

“Rifiuto categoricamente qualsiasi coinvolgimento in progetti che mirano a destabilizzare il nostro paese. La giustizia deve fare chiarezza,” ha dichiarato Francia Márquez.

Implicazioni e contesto politico dietro la crisi

Questo episodio si inserisce in un clima politico particolarmente teso in Colombia, dove il cambiamento portato dalla presidenza Petro ha scatenato diverse reazioni da parte di vari attori politici. La denuncia contro Leyva alimenta il dibattito pubblico, soprattutto per gli elementi che riguardano, oltre alle accuse di sedizione e tradimento, anche relazioni internazionali con i governi stranieri.

La figura di Leyva resta al centro di forti polemiche, sia per la sua esperienza politica sia per la vicenda personale che coinvolge suo figlio. La mancata nomina e l’interdizione dai pubblici uffici pesano sulle accuse mosse nei confronti dell’ex ministro.

L’intervento di Francia Márquez, vicepresidente attiva in politica, ha contribuito a smontare alcune delle ipotesi circolate, garantendo una presa di posizione pubblica che richiama al rispetto delle procedure giudiziarie e alla trasparenza.

Monitoraggio internazionale

In questa fase, le autorità colombiane sono chiamate a verificare i dettagli delle accuse attraverso gli strumenti giuridici, mentre la politica nazionale rimane osservata con attenzione anche dai partner internazionali, preoccupati dalle possibili crisi istituzionali.

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