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Nove casi di disidratazione e uno scompenso cardiaco al San Martino a Genova durante l’ondata di caldo

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Le alte temperature che stanno interessando la Liguria hanno provocato un aumento degli accessi al pronto soccorso del Policlinico San Martino di Genova, dove oggi sono stati registrati nove pazienti anziani con problemi legati alla disidratazione. Uno di questi, un uomo di 85 anni con condizioni di salute già compromesse, è deceduto a causa di uno scompenso cardiaco. Le autorità ospedaliere hanno fornito aggiornamenti sull’accaduto evidenziando il peso che le ondate di calore stanno avendo sul sistema sanitario locale.

L’ondata di caldo e il suo impatto sulle persone anziane a genova

Nel corso della giornata odierna il pronto soccorso del San Martino ha accolto nove persone, tutte anziane e con condizioni cliniche particolarmente delicate, affette da disidratazione o patologie correlate allo stress termico. Questi pazienti presentavano co-morbidità, cioè malattie croniche preesistenti, che hanno reso la loro situazione più fragile. Le alte temperature amplificano il rischio, soprattutto per chi ha difficoltà a mantenere l’idratazione o ha problemi cardiocircolatori.

I medici del Policlinico hanno sottolineato come l’afa può accelerare complicazioni in soggetti con patologie croniche, e ogni caso ha richiesto interventi tempestivi per ristabilire un equilibrio idrico adeguato. Non solo disidratazione ma anche scompensi cardiovascolari sono stati riscontrati in diversi pazienti. L’ospedale ha incrementato l’attenzione verso queste situazioni, monitorando costantemente i segnali di peggioramento legati al caldo.

Il decesso dell’anziano di 85 anni e le complicazioni cardiache

Il caso più grave si è verificato con un uomo di 85 anni arrivato in pronto soccorso proprio per disidratazione ma con già evidenti problemi cardiaci. Dopo le prime cure, l’anziano ha sviluppato uno scompenso cardiaco acuto che ha portato purtroppo al decesso. Le co-morbidità presenti, probabilmente patologie croniche quali insufficienza cardiaca o diabete, hanno reso più difficile la gestione clinica.

Il Policlinico San Martino ha confermato la morte legata a complicanze da scompenso cardiaco in un contesto di disidratazione grave. Questi eventi mostrano quanto il caldo possa aggravare condizioni mediche preesistenti. Le strutture sanitarie si stanno preparando ad affrontare eventuali altri casi drammatici, consapevoli della vulnerabilità della popolazione anziana durante ondate di caldo prolungate.

Strategie ospedaliere e consigli per la popolazione fragile

Il Policlinico San Martino sta adottando misure per far fronte al numero crescente di accessi dovuti al caldo, predisponendo team specializzati e protocolli rapidi per trattare la disidratazione e le sue complicanze. Gli operatori sanitari ricordano che la prevenzione resta fondamentale, soprattutto per chi ha più di 65 anni, soffre di malattie croniche o vive in condizioni di fragilità.

Si consiglia di mantenere un’adeguata idratazione durante la giornata, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde e monitorare eventuali sintomi come vertigini, tachicardia o difficoltà respiratorie. Le strutture sanitarie invitano familiari e caregiver a prestare particolare attenzione ai soggetti a rischio, con controlli frequenti e supporto per minimizzare rischi legati alle temperature elevate.

La situazione attuale e le prospettive future

I dati di oggi al San Martino mettono in evidenza l’impatto immediato del caldo sulle persone più vulnerabili. La situazione invita a una maggiore cautela nei prossimi giorni, soprattutto se le condizioni climatiche dovessero mantenersi così critiche.

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