La ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza è considerata una delle dieci linee ferroviarie più belle al mondo, un vero e proprio gioiello che attraversa paesaggi mozzafiato, unendo la pianura piemontese con le splendide coste liguri e della Costa Azzurra. Questo straordinario percorso si snoda attraverso i parchi naturali delle Alpi Marittime e del Mercantour, offrendo ai viaggiatori un’esperienza unica che va ben oltre il semplice spostamento da un luogo all’altro.
Nel 2020, la Cuneo-Ventimiglia-Nizza è stata incoronata vincitrice della decima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, un’iniziativa del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) che ha come obiettivo la valorizzazione dei luoghi di particolare rilevanza culturale e paesaggistica in Italia. Grazie a questo riconoscimento, la ferrovia è diventata protagonista di un ambizioso progetto di valorizzazione culturale, denominato “A bordo della Meraviglia”.
Il progetto “A bordo della meraviglia”
Questo progetto, inaugurato dal FAI, si propone di restituire voce a un patrimonio che è tanto storico quanto attuale. L’idea è quella di utilizzare diversi mezzi di comunicazione – dai fumetti ai video – per raccontare le storie e le esperienze di chi vive lungo il tracciato della ferrovia. Il racconto si sviluppa come un filo conduttore che unisce storia, ambiente, identità culturale e prospettive future del territorio.
Un ruolo centrale in questo progetto è ricoperto dal fumettista Claudio Marinaccio, il quale ha intrapreso un viaggio lungo la linea ferroviaria, incontrando le persone che quotidianamente vivono e lavorano in queste terre. Il suo lavoro ha portato alla creazione di una storia a fumetti, curata da Raffaele Riba, docente della Scuola Holden di Torino. Questa narrazione visiva è accompagnata da brevi video e da un documentario realizzato dal regista Davide Cerreja Fus, che insieme contribuiscono a dipingere un quadro vivido e dinamico della vita lungo la ferrovia.
Installazioni e coinvolgimento della comunità
Il progetto “A bordo della Meraviglia” non si limita alla creazione di contenuti multimediali. Infatti, sono previste anche installazioni permanenti nelle stazioni di Cuneo e Ventimiglia, insieme a pannelli informativi che si estendono da Borgo San Dalmazzo a Olivetta San Michele. Questi elementi tangibili sono pensati per coinvolgere i viaggiatori e gli abitanti, rendendo il patrimonio ferroviario parte integrante della loro vita quotidiana.
Come sottolinea Daniela Bruno, direttrice culturale del FAI, “Per salvare un luogo bisogna raccontarlo. E nessuno può farlo meglio delle comunità che lo abitano”. Questa affermazione riflette un concetto fondamentale: la necessità di una narrazione condivisa che possa risvegliare l’interesse per un’infrastruttura che, per molti anni, è stata considerata obsoleta. In realtà, la Cuneo-Ventimiglia-Nizza è una ferrovia vitale, che permette di mantenere la connessione tra territori altrimenti a rischio di abbandono.
Storia e importanza della ferrovia
La storia della ferrovia è affascinante e ricca di eventi significativi. La sua costruzione fu concepita da Camillo Benso, conte di Cavour, a metà dell’Ottocento, con l’intento di collegare il Piemonte alla città di Nizza, che all’epoca era parte del Regno di Sardegna. Tuttavia, dopo la cessione di Nizza alla Francia nel 1860, la linea fu deviata verso Ventimiglia. L’infrastruttura subì danni significativi durante la Seconda guerra mondiale, ma fu ricostruita e riattivata nel 1979 grazie a un accordo tra Italia e Francia.
Malgrado gli investimenti per un totale di 29 milioni di euro, il servizio ferroviario rimane limitato. Tuttavia, dal luglio a settembre, sono previsti treni storici e corse aggiuntive tra Ventimiglia e Nizza, offrendo ai turisti e ai pendolari nuove opportunità di esplorare la bellezza del percorso.
Le istituzioni locali, come la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, evidenziano l’importanza della ferrovia non solo come un mezzo di trasporto turistico, ma anche come una risorsa quotidiana per molti lavoratori. “Speriamo che questa iniziativa serva anche a migliorare il servizio”, ha dichiarato, sottolineando l’aspettativa di un rinnovato interesse per la linea.
Anche Flavio Di Muro, sindaco di Ventimiglia, ha descritto la ferrovia come “un simbolo di connessione e memoria collettiva”. Questa infrastruttura non è solo un collegamento fisico tra due Paesi, ma rappresenta anche un legame tra culture diverse e una testimonianza della storia condivisa di Italia e Francia.
Infine, Federico Borgna, consigliere di amministrazione della Fondazione Crc, sottolinea il valore strategico della ferrovia: “È un patrimonio comune che vogliamo far conoscere e preservare”. Questo appello alla comunità e ai viaggiatori è fondamentale per garantire che la Cuneo-Ventimiglia-Nizza continui a essere una fonte di identità e memoria, contribuendo a costruire un futuro sostenibile per i territori che attraversa.