Le borse europee hanno mostrato un rallentamento significativo nelle ultime sessioni, mentre Wall Street si presenta con un andamento contrastato. I dati sull’occupazione negli Stati Uniti hanno sorpreso gli analisti, registrando un inatteso calo di 33.000 posti di lavoro nel mese di giugno. Questa notizia ha contribuito a creare un clima di incertezza sui mercati, influenzando le performance degli indici.
Andamento delle borse europee
A Milano, l’indice FTSE MIB ha chiuso la giornata con un modesto guadagno dello 0,1%, riflettendo una certa resilienza in un contesto di mercato instabile. Ecco un riepilogo delle performance delle principali borse europee:
- Milano: +0,1%
- Francoforte: +0,1%
- Madrid: +0,25%
- Parigi: +0,9%
- Londra: -0,4%
Questo quadro evidenzia una disparità tra le diverse piazze europee, con alcune che riescono a mantenere il segno positivo nonostante le notizie macroeconomiche meno favorevoli.
Mercato delle materie prime e tassi di interesse
In attesa della pubblicazione delle scorte settimanali di greggio, i mercati stanno monitorando attentamente le trattative sui dazi americani, con il 9 luglio che si avvicina come data cruciale. Questo è infatti l’ultimo giorno della tregua concessa dal presidente Donald Trump, il quale ha avviato misure protezionistiche che potrebbero avere un impatto significativo sulle relazioni commerciali globali.
Sul fronte dei titoli di stato, si è registrato un calo dello spread tra Btp e Bund tedeschi, che si attesta a 85,8 punti. Il rendimento dei Btp italiani ha visto un incremento di 7 punti, portandosi al 3,52%, mentre il rendimento dei Bund resta stabile al 2,65%. Questi dati sono fondamentali per comprendere il clima di fiducia degli investitori nei confronti dell’Italia rispetto alla Germania.
Settori in evidenza
Il mercato delle materie prime ha visto il prezzo del greggio WTI salire leggermente, con un aumento dello 0,35% a 65,7 dollari al barile. Tuttavia, le quotazioni del gas naturale sono scese sotto la parità, con una diminuzione dello 0,02% a 33,69 euro al MWh. Anche l’oro ha evidenziato una flessione, con un calo dello 0,3% a 3.334,8 dollari l’oncia. In contrapposizione, il dollaro ha guadagnato terreno, scambiandosi a 0,85 euro e poco sotto le 0,74 sterline.
Tra i settori che hanno destato maggiore interesse, spicca il balzo dei produttori di semiconduttori, come StMicroelectronics (STM), che ha visto un incremento del 4,38%, e Infineon, con un guadagno dell’1,5%. Questi risultati positivi sono stati alimentati da un aggiornamento delle stime sul settore da parte degli analisti di Oddo Bhf, i quali prevedono una ripresa nel comparto automotive, particolarmente significativo per l’industria europea.
In particolare, il settore automobilistico ha mostrato segni di vitalità, con BMW che ha guadagnato il 4,2% dopo aver annunciato risultati semestrali incoraggianti. Al contrario, Porsche ha registrato una flessione del 2,67%, mentre altri grandi nomi come Mercedes (+2,35%), Renault (+2%), Volkswagen (+1,7%) e Stellantis (+1%) hanno mostrato andamenti favorevoli.
Nel settore bancario, Sabadell ha fatto registrare un incremento del 4,15%, grazie alla recente cessione della controllata inglese TSB a Santander, in crescita dell’1,1%. Altre banche hanno avuto performance positive, tra cui Commerzbank (+2,4%) e Credit Agricole (+1,55%), mentre Banco BPM è aumentata dell’1,2%. Anche Popolare Sondrio (+0,66%) e Unicredit (+0,32%) hanno chiuso in territorio positivo, mentre Intesa ha mantenuto un guadagno contenuto dello 0,2%. Tuttavia, MPS ha subito una flessione del 0,64%, e Mediobanca è scesa addirittura del 2,3%, evidenziando le difficoltà che alcune istituzioni finanziarie stanno affrontando.
In sintesi, l’andamento contrastato delle borse europee e americane riflette l’incertezza che caratterizza i mercati in questo periodo. Con la pubblicazione di dati economici chiave e le trattative sui dazi che si avvicinano al termine, gli investitori sono chiamati a rimanere vigili e pronti a reagire a ogni nuova informazione che possa influenzare le dinamiche di mercato.