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Il curupira scelta come mascotte della Cop30 per ribadire il valore delle foreste nella lotta al clima

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La conferenza delle Nazioni Unite sul clima, in programma dal 10 al 21 novembre 2025 a Belém, nello stato di Pará, apre un nuovo capitolo nella discussione globale sulle foreste e le emissioni di gas serra. Il governo brasiliano ha presentato il curupira, figura mitologica amazzonica, come simbolo ufficiale dell’evento. La scelta richiama la tradizione indigena e sottolinea il ruolo cruciale delle foreste nel contrasto al riscaldamento globale.

Il curupira e il suo legame con la foresta amazzonica

Il curupira, nella mitologia locale, è uno spirito protettore della foresta noto per la sua caratteristica più riconoscibile: i piedi rivolti all’indietro. Questa peculiarità serve a confondere chiunque provi a inseguirlo, conservando così la foresta dalle minacce esterne. Non a caso, nella rappresentazione grafica presentata dal governo, il curupira appare come un bambino dai capelli infuocati che simboleggiano energia e vitalità dell’ambiente naturale.

Negli ultimi anni il curupira è diventato il simbolo della difesa ambientale nelle campagne locali e nazionali, motivo per cui la sua adozione come mascotte della Cop30 assume un significato profondo. L’immagine trasmette un messaggio forte sul ruolo delle comunità indigene nel preservare gli ecosistemi più delicati, soprattutto dal punto di vista climatico. Il legame tra il personaggio e le foreste rende evidente l’importanza di tutelare questi spazi per mantenere in equilibrio il clima mondiale.

Il contesto mitologico e culturale

“Il curupira protegge la natura con astuzia e forza, insegnando il rispetto per l’ambiente”, si legge in alcune fonti tradizionali. Questa figura suggerisce una connessione profonda tra spiritualità e tutela ambientale nel territorio amazzonico.

La cop30 come decennale dell’accordo di parigi

La conferenza di Belém si svolge a dieci anni dall’adozione dell’accordo di Parigi, un momento che impone una riflessione sui risultati raggiunti e sulle strategie future. Il Brasile ha scelto di porre al centro dell’incontro il tema cruciale delle foreste, il cui ruolo nella lotta contro le emissioni di gas serra è ormai riconosciuto a livello internazionale. La Cop30 diventa quindi un banco di prova per consolidare e ampliare gli impegni globali in questa direzione.

André Corrêa do Lago, presidente della Cop30, ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di ascoltare la scienza e rivalutare il ruolo delle foreste e delle comunità indigene. Le foreste, ha detto, rappresentano un alleato fondamentale per “guadagnare tempo” in una fase in cui la finestra per azioni efficaci sul clima si sta restringendo. In questa prospettiva, la conferenza assume un valore strategico per ridisegnare politiche e azioni a livello internazionale.

Un appuntamento decisivo per il clima

L’anno 2025 è considerato cruciale per valutare progressi e rilanciare intenti sul fronte ambientale dopo un decennio dall’accordo di Parigi.

Il ruolo simbolico della mascotte e gli obiettivi della presidenza brasiliana

La scelta del curupira come simbolo della Cop30 non è casuale, ma intende rafforzare l’identità dell’evento legandola alle radici culturali e naturali del Brasile. L’emblema rappresenta l’impegno della presidenza brasiliana nel promuovere misure concrete per la riduzione delle emissioni e per la salvaguardia delle foreste. Da un lato, si riconosce l’importanza della scienza ambientale più avanzata; dall’altro, si sottolinea il valore delle tradizioni e dei saperi indigeni nella gestione degli spazi naturali.

Questo approccio si riflette nelle discussioni previste alla Cop30, dove si punterà su azioni coordinate per proteggere la foresta amazzonica e, più in generale, tutti gli ecosistemi forestali. Il governo brasiliano, guidando un dibattito che coinvolgerà nazioni, organizzazioni e comunità locali, vuole dimostrare come scienza e cultura possano integrarsi nella risposta globale al cambiamento climatico. La figura del curupira sintetizza questa volontà di unire passato e futuro nella stessa visione di salvaguardia ambientale.

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