Home News Il consulente della difesa di andrea sempio contesta l’attribuzione dell’impronta 33 sulla scena del caso garlasco
News

Il consulente della difesa di andrea sempio contesta l’attribuzione dell’impronta 33 sulla scena del caso garlasco

Share
Share

L’indagine sul caso garlasco torna al centro dell’attenzione dopo il deposito di una nuova perizia difensiva relativa a uno dei principali indagati, andrea sempio. L’impronta palmare numero 33, scoperta sul muro vicino alla cantina dove è stato ritrovato il corpo di chiara poggi, è al centro del dibattito tra le parti. I consulenti della difesa hanno infatti rimesso in discussione l’attribuzione di quel segno all’amico del fratello della vittima, affermando che la corrispondenza con l’impronta di sempio è decisamente insufficiente.

Cosa rappresenta l’impronta 33 e il suo ruolo nell’indagine

L’impronta 33 è una traccia lasciata sul muro della scala che conduce alla cantina nella villa di chiara poggi, a garlasco, provincia di pavia. Qui la giovane fu trovata senza vita nel 2007, episodio che ha scosso la comunità locale e attirato l’attenzione nazionale. La presenza di questa impronta ha assunto un ruolo cruciale nell’inchiesta giudiziaria poiché potrebbe collocare la persona a cui appartiene direttamente sulla scena del crimine. I pm di pavia avevano attribuito quell’impronta a andrea sempio, un amico della famiglia, che era sotto indagine nel procedimento. Per la procura, la corrispondenza tra l’impronta trovata sulla scena e quella di sempio risultava sufficientemente chiara per includerlo nel fascicolo, rafforzando così l’accusa a suo carico.

Le argomentazioni tecniche della difesa di andrea sempio

Oggi i consulenti della difesa di sempio, assistito dagli avvocati massimo lovati e angela taccia, hanno depositato una nuova relazione tecnica con cui contestano la perizia della procura. Secondo questo nuovo documento, l’impronta palmare 33 presenta soltanto cinque punti in comune con quella di sempio. Una cifra molto più bassa rispetto ai quindici punti di corrispondenza indicati dai consulenti dei pm. Questi minimi dettagli comuni, chiamati “minuzie” dagli esperti difensivi, non sarebbero sufficienti a stabilire una connessione certa fra le due tracce. Ogni dettaglio rilevato nella perizia della difesa è stato descritto con attenzione, evidenziando differenze nelle caratteristiche geometriche e nelle dimensioni delle creste digitali. La relazione mette in luce come un’impronta possa sembrare simile a un’altra per pochi elementi isolati, ma non raggiungere la soglia necessaria per un confronto affidabile in sede giudiziaria.

Possibili conseguenze dell’esito difensivo nel processo

Questo nuovo documento potrebbe influenzare l’andamento del procedimento legale che riguarda andrea sempio. Se i giudici riterranno fondate le osservazioni della difesa, la posizione dell’indagato potrebbe modificarsi in modo rilevante. L’impossibilità di attribuire in maniera certa l’impronta palmare sul muro aiuterà a ridurre la pressione probatoria contro sempio. Il procedimento rimane in corso a pavia e ogni elemento raccolto può contribuire a chiarire dinamiche e responsabilità. Gli avvocati di sempio hanno concentrato le loro risorse sulla verifica dei dettagli tecnici della scena del crimine, cercando di smontare i punti meno solidi dell’impianto accusatorio. La discussione scientifica sulle impronte digitali rappresenta uno degli aspetti più delicati in questo caso ancora aperto, dove ogni prova è esaminata per valutarne la reale affidabilità e il peso probatorio.

Il contesto più ampio del caso garlasco e l’importanza delle prove digitali

Il caso garlasco, iniziato nel 2007 con il ritrovamento del corpo di chiara poggi, resta uno dei più seguiti nella cronaca giudiziaria italiana. Sono passati anni ma il fascicolo ha subito diverse evoluzioni e rietichettature di protagonisti, indagini, e risultati peritali. Le prove digitali come le impronte e il dna hanno sempre svolto un ruolo decisivo nelle fasi processuali successive, assumendo il compito di confermare o smentire ipotesi investigative. La scena del crimine è stata analizzata più volte con strumenti diversi, spesso suscitando polemiche su verità parziali o interpretazioni contrastanti. La battaglia tra accusa e difesa sulle impronte come quella numero 33 svolge una funzione fondamentale nel garantire che si rispettino criteri di precisione scientifica durante le valutazioni in aula. Anche se le prove non fornissero da sole un quadro definitivo, ogni nuovo elemento contribuisce al mosaico investigativo che circonda un delitto complesso e sentito a livello nazionale.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.