La corte d’assise di Cagliari ha inflitto la massima pena a igor sollai, ritenuto colpevole dell’omicidio volontario aggravato di Francesca Deidda, la moglie scomparsa nel maggio del 2024 a San Sperate. L’uomo dovrà scontare l’ergastolo con un anno di isolamento diurno, una decisione che fa seguito al ritrovamento dei resti della vittima e all’intero iter giudiziario. I fatti e le motivazioni della sentenza chiariscono un dramma che ha scosso la provincia di Cagliari.
I fatti alla base della condanna
Francesca Deidda, 42 anni, è stata trovata morta dopo una lunga scomparsa iniziata il 10 maggio 2024 a San Sperate, un Comune a circa venti chilometri da Cagliari. La donna risultava irreperibile da settimane, finché il suo corpo è stato scoperto il 18 luglio in un borsone nascosto nelle campagne tra Sinnai e San Vito. L’indagine si è subito concentrata su igor sollai, 43 anni, marito della vittima, arrestato e accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
Dichiarazioni di sollai
Sollai ha ammesso le proprie responsabilità durante le indagini, confermando il coinvolgimento nel delitto. L’assenza della vittima aveva generato grande allarme nella comunità locale, mentre le forze dell’ordine hanno lavorato senza sosta per raccogliere prove e testimonianze utili a chiarire le dinamiche della tragedia. L’identificazione dei resti ha confermato la natura violenta della morte e ha fatto avviare il processo.
La sentenza e le aggravanti riconosciute
Il tribunale di Cagliari ha deciso di non concedere attenuanti e ha condannato igor sollai all’ergastolo, considerando tutte le aggravanti richieste dalla pubblica accusa tranne quella relativa ai futili motivi. In particolare, l’omicidio è stato valutato aggravato per la premeditazione, la relazione di parentela con la vittima e le modalità con cui è stato perpetrato il delitto. Lo conferma la natura delle prove raccolte e l’ammissione dello stesso imputato.
Isolamento diurno
Il giudice ha ulteriormente stabilito un anno di isolamento diurno da scontare in carcere, misura che prevede la permanenza separata durante le ore del giorno. Questa decisione mira a sottolineare la gravità delle azioni di sollai e a escludere benefici penitenziari derivanti da condotte ritenute particolarmente gravi o incompatibili con un trattamento meno severo. L’esclusione del motivo futile come aggravante indica che, pur essendo un omicidio volontario con dinamiche complesse, non è stata ritenuta una causa banale o insignificante.
Impatto sulla comunità e successive procedure legali
La vicenda ha creato sgomento nella zona di San Sperate e nei comuni limitrofi coinvolti nel ritrovamento del corpo. La morte di Francesca Deidda era seguita da mesi di incertezza sulla sua sorte. Il processo ha dato risposte definitive, tuttavia rimane viva l’attenzione sulle dinamiche di violenza all’interno dei nuclei familiari e sulle misure di tutela delle donne. La pubblica opinione segue con interesse anche le possibili evoluzioni della vicenda nelle sedi giudiziarie superiori.
Prospettive legali
L’avvocato difensore di igor sollai potrebbe presentare ricorso, così come previsto dal codice penale. Il tribunale d’assise ha però stabilito le condanne sulla base di dati probatori ritenuti solidi. L’ergastolo con isolamento diurno rappresenta una condanna severa e uno dei massimi livelli di pena che un imputato può affrontare nel sistema giudiziario italiano. Il caso viene tuttora monitorato.