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Decreto mit del 27 giugno 2025 definisce le caratteristiche della targa per monopattini elettrici

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L’arrivo della targa per i monopattini elettrici costituisce un passo importante nella regolamentazione della mobilità urbana in Italia. Il decreto firmato il 27 giugno 2025 dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti stabilisce le specifiche tecniche e le modalità di applicazione del cosiddetto targhino. Questa novità segna la fine di una fase in cui molti monopattini circolavano senza un’identificazione chiara. Il provvedimento punta a dare maggiore ordine e sicurezza sulle strade, inserendo i monopattini in un quadro normativo simile a quello degli altri veicoli leggeri.

Caratteristiche e produzione del targhino per monopattini

Il targhino destinato al monopattino elettrico sarà un piccolo contrassegno, prodotto dal poligrafico dello stato e distribuito tramite la motorizzazione civile. Ogni targa sarà collegata direttamente alla persona a cui viene rilasciata, poiché i monopattini non hanno numero di telaio né registrazione negli archivi nazionali veicoli. Questo sistema serve a garantire una tracciabilità precisa, evitando il fenomeno dei monopattini “selvaggi”, senza titolare definito.

Il decreto specifica che il targhino avrà forma rettangolare, con larghezza di 5 centimetri e altezza di 6 centimetri. Il supporto sarà in plastica adesiva, plastificato e non rimovibile. Il colore di base sarà bianco riflettente, mentre i caratteri neri con in trasparenza la scritta “M.E.F.” per indicare la conformità ufficiale.

Struttura e design della targa

La targhetta porterà sei caratteri disposti su due righe da tre simboli ciascuna. Le lettere accettate saranno esclusivamente quelle dell’alfabeto usato per i veicoli: B, C, D, F, G, H, J, K, L, M, N, P, R, S, T, V, W, X, Y, Z. I numeri, invece, varieranno da 2 a 9. Sul targhino comparirà anche l’emblema della repubblica italiana, simile a quello previsto sulle targhe automobilistiche tradizionali.

Modalità di applicazione del targhino e obblighi

Secondo il decreto mit, il targhino deve essere applicato in posizione ben visibile sul monopattino. Se il veicolo possiede un alloggiamento specifico, la targa va posta al centro del parafango posteriore, perpendicolarmente al piano longitudinale. In assenza di tale alloggiamento, il contrassegno deve essere fissato nella parte anteriore del piantone dello sterzo, con altezza compresa tra 20 centimetri e 1,20 metri dal suolo.

La mancata applicazione della targa comporta sanzioni previste dall’articolo 1, comma 75-undecies della legge 27 dicembre 2019, n. 160, che prevede multe e possibili provvedimenti accessori. Il decreto ribadisce quindi la necessità di rispettare questa normativa per poter circolare legalmente.

Sanzioni e obblighi

Il mancato rispetto degli obblighi relativi alla targa comporta conseguenze sanzionatorie che mirano a garantire il rispetto delle nuove regole e la sicurezza in ambito urbano.

Tempistiche di entrata in vigore e costi dei targhini

Il decreto diventerà operativo quindici giorni dopo la sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. In quel momento, il poligrafico potrà iniziare la produzione delle targhe per monopattini. Rimane ancora da definire il prezzo di rilascio al pubblico, che sarà oggetto di un successivo decreto del mit. Per questo motivo, non si conoscono ancora con precisione i tempi entro i quali i possessori di monopattini dovranno munirsi del targhino.

Definizione del prezzo e tempistiche di adeguamento

La fase di introduzione quindi continuerà con la definizione degli aspetti amministrativi e di costo. Gli utenti di questi mezzi dovranno tenere sotto controllo l’evoluzione normativa per mettersi in regola e evitare sanzioni.

Conseguenze sulla regolamentazione e assicurazione dei monopattini

Con l’attivazione del sistema di targatura per i monopattini elettrici, i mezzi saranno inquadrati nelle regole del codice della strada come i veicoli. Questo comporterà l’obbligo di assicurazione per il monopattino, da attivare una volta che la targa sarà disponibile.

Già oggi esistono norme da rispettare come l’obbligo del casco, il divieto di circolare su marciapiedi o contromano. In futuro, quindi, il quadro normativo si farà più rigido, affrontando anche problematiche di responsabilità in caso di incidenti. Quest’ultimo passaggio punta a una maggiore sicurezza degli utenti e dei pedoni.

Impatto sul traffico urbano

Il decreto del mit punta a mettere ordine nel traffico urbano, dove i monopattini hanno avuto un impatto significativo negli ultimi anni senza sempre rispettare le regole. L’ingresso nel sistema delle targhe e assicurazioni rappresenta un cambio deciso verso una mobilità più controllata.

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