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Calo delle immatricolazioni auto a giugno 2025 con forte impatto sulle elettriche a breve termine

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I dati sulle immatricolazioni di auto a giugno 2025 indicano un calo significativo rispetto allo stesso mese del 2024, con 132.191 veicoli registrati e una contrazione del 17,4%. La flessione colpisce in particolare le auto elettriche, frenate in parte dal confronto con il boom incentivato dell’anno passato. Nel primo semestre si registrano però segnali opposti per le elettriche pure, mentre le immatricolazioni totali mostrano comunque una leggera diminuzione rispetto al 2024.

Andamento generale delle immatricolazioni auto a giugno 2025

Nel mese di giugno 2025, le immatricolazioni complessive di auto in Italia sono state 132.191, in discesa del 17,4% rispetto allo stesso mese del 2024 quando il volume aveva toccato quota 160.120. Il calo è più marcato rispetto a maggio 2025, confermando una fase difficile per il mercato auto.

A incidere è anche la stagnazione delle immatricolazioni di auto elettriche pure. Il Ministero dei Trasporti ha rilevato 7.974 nuove registrazioni di veicoli full electric, che segnano una contrazione del 39,8% rispetto a giugno 2024. Va sottolineato che l’anno scorso, in questo stesso periodo, erano attivi incentivi importanti come l’Ecobonus, che avevano portato a una crescita anomala.

Effetto degli incentivi sul mercato

Il risultato di giugno mostra come l’effetto degli incentivi possa influire fortemente sul mercato, e suggerisce un momento di assestamento in attesa dei nuovi supporti previsti per il 2025.

Performance delle auto elettriche nel primo semestre 2025

Nonostante il tonfo di giugno, il bilancio dei primi sei mesi del 2025 è più positivo per le auto full electric. In questo periodo le immatricolazioni hanno toccato quota 44.774 unità, pari a un incremento del 29,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La quota di mercato si è consolidata al 5,2%, in crescita rispetto al 3,9% registrato nel primo semestre del 2024.

Il parco circolante di auto elettriche in Italia al 30 giugno 2025 ammonta a 319.489 veicoli. Nonostante ciò, il mercato globale delle auto non vive lo stesso slancio: le immatricolazioni totali da gennaio a giugno sono state 854.690, con una riduzione del 3,6% sul 2024.

Fabio Pressi, presidente di Motus-E, ha sottolineato che l’attesa per nuovi incentivi basati sull’ISEE sta influenzando negativamente gli ordini. Questo potrebbe rallentare la diffusione dell’elettrico nel nostro Paese, facendolo arretrare rispetto agli altri grandi mercati europei quando si tratta di elettrificazione.

Andamento delle auto ricaricabili e ibride a giugno 2025

L’andamento dei veicoli ricaricabili mostra un quadro eterogeneo. Le auto full hybrid e mild hybrid registrano un calo del 7,1%, con un andamento in discesa che coinvolge anche alcune ibride. L’unica eccezione sono le ibride plug-in , che evidenziano un aumento del 70% nelle immatricolazioni a giugno 2025, portando la loro quota di mercato dal 3,5% al 7,2% in un solo anno.

Questa crescita si lega anche alle normative sui fringe benefit, che incentivano la scelta di questi modelli. Complessivamente, la quota delle auto a basse o zero emissioni si attesta al 13,2% del mercato.

Un segnale positivo arriva dal comparto dei veicoli commerciali leggeri elettrici, che a giugno hanno registrato 1.437 immatricolazioni, una crescita del 261,1% rispetto all’anno precedente. Nei primi sei mesi del 2025, i veicoli commerciali elettrici sono stati 4.260, in aumento del 124,6%.

Crescita nel segmento dei veicoli commerciali elettrici

Il forte incremento sottolinea un maggior interesse e adozione nel settore professionale verso soluzioni a basso impatto ambientale.

Il declino delle auto con motore endotermico

Il settore delle auto alimentate da motori endotermici mostra segnali di contrazione a giugno 2025. Le immatricolazioni delle auto a benzina scendono del 2,9% rispetto a giugno 2024, con una quota di mercato che cala al 23,6%. Sul cumulato dei primi sei mesi la quota registrata è stata del 26,1%, anch’essa in discesa.

Il diesel perde in modo ancora più marcato: il calo dei volumi raggiunge il 35,8%, scendendo al 10% di quota nel mese e al 9,9% nel primo semestre. Anche le immatricolazioni di auto a GPL cedono mezzo punto di mercato, attestandosi al 9,6% a giugno e al 9,1% sul cumulato annuo.

Questi dati riflettono una progressiva riduzione di motorizzazioni tradizionali nel mercato italiano che lascia spazio a forme di alimentazione diverse.

Emissioni medie di CO2 e distribuzione per fasce a giugno 2025

Le emissioni medie di CO2 delle auto immatricolate a giugno 2025 mostrano aleggiare intorno ai 112,3 grammi per chilometro, registrando un leggero calo dello 0,2% rispetto a giugno 2024. Nel primo semestre dell’anno la riduzione raggiunge il 4,3%, con valore medio a 114,5 g/Km.

La distribuzione delle immatricolazioni in base alle fasce di emissioni evidenzia andamenti legati alla crescita delle auto elettriche e ibride plug-in. La categoria 0-20 g/Km copre il 9,4% del mercato, mentre la fascia tra 21 e 60 g/Km rappresenta il 3,6%. La maggior parte del mercato si concentra nella fascia 61-135 g/Km, pari al 62,6%.

Le auto con emissioni più elevate, da 136 a 190 g/Km, salgono al 20,3%, mentre quelle sopra i 190 g/Km limitano la propria quota al 2,2%. Questo conferma come il mercato stia lentamente virando verso modelli con emissioni più contenute.

Tendenza verso modelli meno inquinanti

La riduzione delle emissioni medie riflette la crescente attenzione alle normative ambientali e alle preferenze di acquisto.

Confronto delle auto elettriche in italia e in europa

A maggio 2025, la quota di mercato delle auto elettriche in Italia si attestava al 5,2%, dati confermati dalle rilevazioni più recenti. Questo risultato è inferiore rispetto ad altri paesi europei.

In Francia la quota era al 15,7%, in Germania al 18,1%. In Spagna l’elettrico copriva l’8,1% delle immatricolazioni, mentre nel Regno Unito si raggiungeva il 21,8%. Sul podio dei mercati più proiettati all’elettrico si trovano Belgio e Olanda con percentuali rispettivamente del 32,6% e 34,7%.

Questi numeri evidenziano il ritardo dell’Italia nel processo di elettrificazione rispetto a Paesi dove le politiche di incentivazione o la domanda dei consumatori mostrano segnali più solidi.

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