
La procura di Napoli ha chiesto l’archiviazione del fascicolo aperto per la frana che nel novembre 2022 colpì Casamicciola, provocando la morte di dodici persone. Il procedimento riguardava ipotesi di disastro colposo e omicidio colposo a carico di ignoti. I familiari delle vittime, le parti offese e le istituzioni coinvolte hanno ricevuto comunicazione ufficiale e possono presentare opposizione entro venti giorni.
Dettagli principali della richiesta della procura di napoli
La procura di Napoli, ottava sezione, ha avanzato formale richiesta di archiviazione del procedimento penale per la frana di Casamicciola avvenuta il 26 novembre 2022. L’inchiesta si concentrava su due capi di imputazione: disastro colposo e omicidio colposo. Le indagini non hanno, secondo gli inquirenti, individuato responsabili specifici, motivo per cui si è deciso di chiudere il fascicolo nei confronti di ignoti.
La comunicazione è stata inviata a tutti gli interessati: familiari delle 12 vittime, soggetti danneggiati, Comune di Casamicciola, la Società Italiana di Geologia Ambientale , il Codacons. Questi soggetti adesso dispongono di venti giorni dalla notifica per chiedere un’eventuale opposizione, previa lettura delle motivazioni fornite dalla procura. L’iter prevede una fase di verifica da parte del gip prima di decidere se accogliere o respingere la richiesta.
L’attività della procura si è basata sulle evidenze raccolte, comprese perizie geologiche, testimonianze, documentazioni amministrative. Nonostante la gravità dell’evento, allo stato l’organo inquirente non ritiene disponibili elementi idonei a sostenere un processo penale contro figure individuabili.
La dinamica della frana a casamicciola
La frana che travolse Casamicciola alta si è verificata in seguito a piogge intense e prolungate cadute sull’isola di Ischia nella giornata del 26 novembre 2022. Dalla cima del monte Epomeo si staccò una colata di fango consistente, che precipitò lungo il pendio verso la zona del Celario. L’alluvione di detriti distrusse numerose abitazioni, causando gravi danni strutturali e spingendo diverse centinaia di residenti a lasciare le proprie case.
Le vittime accertate sono state dodici, tra queste un’intera famiglia composta da cinque persone, di cui quattro bambini. Questo dettaglio ha evidenziato la drammaticità della tragedia e alimentato una forte attenzione mediatica e sociale sul tema della sicurezza idrogeologica nelle aree abitate a rischio. L’evento ha inoltre rivelato criticità nella gestione del territorio e nella prevenzione di eventi naturali così violenti.
Il danno causato alla comunità si misura anche nei lunghi periodi di sgombero e nelle difficoltà logistiche per le operazioni di soccorso e recupero. Oltre alle vittime umane, decine di edifici sono risultati inagibili, condizionando pesantemente la vita quotidiana degli abitanti e spingendo le istituzioni locali a intervenire con misure urgenti.
Ruolo di enti e associazioni dopo la richiesta di archiviazione
Il Comune di Casamicciola, Sigea e il Codacons hanno seguito da vicino gli sviluppi giudiziari dopo la frana del 2022. La comunicazione della richiesta di archiviazione ha suscitato reazioni, soprattutto tra i familiari delle vittime che attendono risposte. Gli enti hanno a disposizione i documenti della procura e valutano la possibilità di opporsi nei prossimi giorni.
Azioni e prospettive future degli enti coinvolti
Sigea, come associazione di geologi, ha collaborato con le autorità per analisi e perizie sulla stabilità del territorio circostante il monte Epomeo. Questo lavoro scientifico mira a evidenziare condizioni e fattori che hanno favorito lo smottamento. Il ruolo tecnico dell’associazione si lega anche a spunti normativi per evitare simili tragedie in futuro.
Il Codacons rappresenta la tutela delle parti offese, soprattutto per le famiglie coinvolte. L’associazione valuta ora le azioni giudiziarie da intraprendere a tutela dei diritti dei soggetti danneggiati. Le famiglie potrebbero decidere di presentare opposizione alla richiesta di archiviazione per mantenere aperto il percorso giudiziario.
L’iter successivo sarà decisivo per stabilire se il caso si chiuderà con la richiesta della procura o se si andrà avanti con ulteriori verifiche. Le ricadute sulla comunità di Casamicciola e l’interesse pubblico restano molto alti, da parte degli abitanti e delle istituzioni regionali e nazionali coinvolte.